Cos’è l’Alta Via dei Parchi
L’unione fa la forza e, se si tratta di parchi, fa anche “avventura”. E così, un solo tracciato di circa 500 km, unisce 8 parchi dell’Emilia-Romagna. Si tratta appunto dell’Alta Via dei Parchi che inizia nel parmense, a Berceto, nei pressi del passo della Cisa, comprende le aree protette di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena, sconfina brevemente in Toscana a La Verna, e termina a Carpegna, in territorio marchigiano. Il logo che rappresenta il sentiero è proprio l’insieme delle parti che si fondono in un solo grande profilo e lo troverete sulla segnaletica e la cartellonistica. Non vi stiamo suggerendo di farlo tutto d’un fiato ma di lasciarvi incuriosire per conoscerne alcune tappe o programmare un lungo trekking; lungo la strada troverete rifugi, alberghi e ostelli per frazionare più o meno a piacere il cammino.
Gli habitat della parte settentrionale
Il parco nazionale Appennino Tosco Emiliano è l’area protetta più a settentrione, dove pareti di roccia si alternano a praterie e alture più dolci, sorvolate dalla maestosa aquila reale. È qui, lungo la via Francigena, che inizia il sentiero dell’Alta Via dei Parchi. La zona è ricca di laghetti e torbiere, habitat di piante e animali, tra cui il raro tritone alpestre.
Il parco è ricco di ambienti ma è la montagna a farla da padrona con vette che raggiungono i 2000 metri, paesaggi che mutano dalla prateria alle brughiere, corsi d’acqua e boschi di faggio e conifere abitati dal lupo. Di questa zona fa parte anche la Pietra di Bismantova, spettacolare altopiano dalle pareti verticali e dal profilo inconfondibile. Il percorso si addentra anche nel parco regionale delle valli del Cedra e del Parma – compenetrato al parco nazionale – in cui scoprire i suoi “100 laghi“.
Dal monte Cimone alla valle del Reno
La vetta del monte Cimone è il culmine dell’intero crinale appenninico settentrionale, tutelato dal parco regionale Alto Appennino Modenese, dove si snodano alcune delle tappe più panoramiche. Distese colorate come quella del rododendro si alternano a verdi dorsali, torrenti e cascate. Immediatamente contiguo è il parco regionale Corno alle Scale, ultimo tratto dell’alto crinale emiliano, dal quale fa capolino la montagna bolognese e la discesa verso la valle del Reno. Un massiccio composto da strati di arenaria, circondato da vaste foreste di latifoglie e praterie in quota.
La tappa più lunga si snoda nel parco regionale Laghi di Suviana e Brasimone, scendendo di quota. La zona si estende attorno ai due bacini, dove non faticherete troppo ad avvistare la fauna selvatica, in particolare i cervi. Il parco regionale Vena del Gesso Romagnola devia l’Alta Via dei Parchi verso nord-est per far giungere il sentiero fino alla dorsale grigio-argentea che interrompe i rilievi collinari con affioramenti rocciosi; camminerete con modesti saliscendi lungo un terreno composto da cristalli di gesso, tra le valli del Sellustra e del Lamone.
Le foreste più fitte
Lunghe passeggiate tra distese di foreste lussureggianti vi aspettano invece nel parco nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, una delle zone più boscate d’Italia. Qui le tappe prevedono, tra l’altro, il passaggio dalla cascata dell’Acquacheta, Camaldoli e dall’eremo de La Verna, uno dei luoghi di San Francesco. Dal Montefeltro inizia l’ultimo tratto del sentiero all’interno del parco interregionale Sasso Simone e Simoncello, armonico contrasto tra alti rilievi calcarei e dossi argillosi, coperto di foreste di faggi, aceri e noccioli.
Alta Via dei Parchi online
Se siete alla ricerca di informazioni dettagliate, l’Alta Via è on line nella sezione del sito “Parchi Aree protette e rete Natura 2000”, all’interno del portale istituzionale della Regione Emilia-Romagna; qui troverete tutte le info, le tappe e potrete scaricare le tracce GPX al seguente link
Informazioni
Alta Via dei Parchi
www.altaviadeiparchi.eu