Da un “gigante di ferro” sul lago Maggiore
Sulla sponda piemontese del lago Maggiore vi aspetta Arona con ben due panorami “da paura”: per il primo salite alla rocca sul dosso che precipita con una bastionata rocciosa verso il lago e scende dolce verso il borgo. Sulla cima – che si raggiunge con una breve passeggiata – troverete un grande prato con un punto di ristoro e dei giochi per i più piccoli; per voi i resti della rocca e un panorama spettacolare sul lago e la rocca di Angera proprio di fronte a voi.
Godetevi il secondo panorama da un punto ancor più suggestivo; lo guadagnerete raggiungendo la statua del San Carlone, un colosso in metallo di 35 metri che potrete esplorare dall’interno. Si, perché, nella statua potrete entrare e salire fino alla testa lungo ripide scalette e ammirare il paesaggio dai suoi occhi, dalle orecchie e da alcune finestrelle.
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Dal campanile della città più bella del mondo
Raggiungere la magnifica piazza San Marco, affacciata sull’acqua con la basilica, palazzo Ducale e il celebre campanile, costruito nel 1173 con la funzione di faro. Non vi resta che buttare il naso all’insù per vederne la cima dal basso e infilare il comodo ascensore che vi porterà dritti dritti lassù, regalandovi una veduta esagerata sulla città dai suoi 93 metri. Da qui lo sguardo spazia solo sulla meraviglia! Sarete anche da due passi dalle grandi campane che, se tutto va bene, suoneranno al momento giusto!
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Dalla piramide del Barro sui laghi della Brianza
Una piramide verde di quasi 1000 metri protetta da un parco si alza tra la Brianza e le prime montagne: il posto perfetto per una passeggiata (o più). Prima tappa: incantarsi davanti al panorama. Salendo da Galbiate (strada chiusa alle auto in estate ma percorribile con navetta), sbucherete dal bosco nel piazzale degli Alpini; vi basterà girare la testa per affacciarvi al primo dei grandi panorami che offre il monte Barro: quello sui laghi di Annone, Pusiano e Alserio e sulla Brianza. Da qui la stradina asfaltata si stringe e torna tra gli alberi per una breve passeggiata in salita fino al piazzale dell’Eremo dove si trovano la chiesa di Santa Maria e il centro Parco. Salite ancora a sinistra lungo un vialetto sterrato e sarete al secondo balcone panoramico sul versante opposto, davanti ai Corni di Canzo, al monte Moregallo e al luccichio del lago di Como sovrastato dal massiccio delle Grigne. Se non vi accontentate e siete disposti a un po’ di fatica, salendo alla vetta, potrete ammirare il panorama libero a 360°!
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Dalla torre di un antico castello sull’acqua
Un esile lembo di terra interrompe la distesa blu del lago di Garda. Qui un castello “sull’acqua” protegge Sirmione, borgo dal fascino mediterraneo che ha saputo incantare Catullo e Foscolo. Entrate e… salite!
Vi aspettano le mura merlate della possente rocca Scaligera circondata dalle acque; dall’alto degli oltre 30 metri della sua torre si apre un panorama unico con le case del borgo abbracciate dal lago e l’antica darsena fortificata, rifugio della flotta scaligera.
Anche se l’accesso al castello ha perso la sua “identità” di ponte levatoio, attraversare l’arco d’ingresso vi riempirà di suggestione. Attraverserete la prima corte, lo spazio più ampio che ospitava il corpo di guardia e sarete nel secondo cortile e alla darsena. Dal fondo dello spazio principale una scalinata raggiunge la parte superiore con i camminamenti e la torre. Non resta che fotografare!
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Sulle colline dalla misteriosa Pietra di Bismantova
Tanto misteriosa da aver stuzzicato le fantasie di Dante che la cita nel Purgatorio, la Pietra di Bismantova è un enorme monolite che si alza improvviso e isolato dominando i crinali del parco nazionale dell’appenino Tosco-Emiliano. Perfetta per chi cerca una passeggiata con un gran panorama in questa natura bizzarra.
Attorno alla Pietra si snodano diversi sentieri e potrete scegliere per un giro completo del massiccio alla sua base come per un anello lungo il pianoro sommitale camminando a poca distanza dallo strapiombo.
Per una tranquilla passeggiata vi consigliamo il sentiero CAI 697 che “non si perde quasi nulla” delle tante cose da vedere: dall’eremo stretto fra pareti strapiombanti al rifugio della Pietra. Da qui salirete tra gli alberi fino a raggiungere il prato che precede lo strapiombo, un salto verso il basso di quasi 300 metri che vi consigliamo di ammirare con stupore e la giusta distanza. Con una meritata sosta, consumate il pic-nic di fronte alle sinuose colline dell’Appennino.
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