Il sentiero del Viandante, camminare sul lago di Como

di Redazione
Lombardia
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Montagna
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Trekking
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Un’antica mulattiera lungo la riva orientale del Lario vi aspetta per una giornata o un weekend insolito in cui scoprire un lato segreto del Lago di Como. Le 8 tappe e 2 varianti del Sentiero del Viandante (ma non dovete farle per forza tutte), collegano Lecco a Colico unendo antichi borghi tra natura e grandi panorami.

Più di una passeggiata in pianura, meno di un trekking in quota! Se vi piace camminare senza eccessi, godere di panorami esagerati e respirare le atmosfere dei piccoli borghi rivieraschi, non vi resta che scegliere la tappa che fa per voi e scoprire a passo lento il Sentiero del Viandante.

Il Sentiero del Viandante: cosa non perdere

Vi aspetta una lunga passeggiata in saliscendi lungo cui si alternano mulattiere nel bosco, chiesette, e stretti vicoli. I punti per la sosta sono tanti e spesso affacciati sul lago e sulle montagne che lo circondano. Lecco e Colico sono i due estremi di questa antica via che superava per intero il Lario lungo la sponda lecchese ma, se non volete dedicare più giorni per percorrere l’intero cammino, iniziate con una tappa o con un luogo che vi piacerebbe scoprire; il treno potrà comodamente riportarvi alla partenza. Ecco qualche spunto per una sosta lungo l’itinerario anche se, il bello, sta proprio nel viaggio e negli scorci che si aprono lungo il cammino.

Si parte dal cuore di Lecco perciò, se non ci siete mai stati, iniziate da qui per scoprire piazza XX Settembre, il palazzo delle Paure o il romantico lungolago; al termine della tappa vi aspetta la graziosa chiesetta di San Martino con un bel panorama sui Corni di Canzo e il monte Moregallo, che dominano il versante opposto.

Nella seconda tappa, gli affreschi del XV secolo della chiesa di San Giorgio precedono i terrazzamenti alle spalle di Mandello del Lario dove, con una piccola deviazione, potrete far visita al museo della Moto Guzzi; il percorso tocca poi Maggiana con la torre del Barbarossa, propone il bivio con la variante alta (fatela solo se la gamba è allenata), e si avvicina al profilo di Lierna protesa sull’acqua con il suo castello.

Mentre gustate la vista che si apre sulla punta del Triangolo Lariano con il borgo di Bellagio, sarete in prossimità delle sorgenti di Fiumelatte; citato da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico, è tra i fiumi più corti d’Italia con i suoi 250 metri di spumeggiante lunghezza dalla sorgente alla foce. La piazzetta di San Giorgio a Varenna è a un passo, preceduta da Villa Monastero, antica dimora con uno splendido giardino fronte lago ricco di piante esotiche, statue, tempietti e balaustre. La salita porta nel verde al castello di Vezio con la cinta muraria e la torre in pietra che svetta sull’abitato.

Tra Varenna e Bellano, da non perdere c’è senza dubbio un giro tra le pareti e le passerelle dell’Orrido dove il torrente Pioverna si tuffa e scorre in una gola naturale scavata nei secoli. Le stradine del borgo riportano alle atmosfere dei libri di Andrea Vitali.

All’inizio della quinta tappa che unisce Bellano e Dervio arriverete in salita al santuario della Madonna delle Lacrima di Lezzeno edificato nel 1690, due anni dopo il miracolo del 6 agosto 1688, quando Bartolomeo Mezzera vide la Madonna raffigurata in un medaglione in gesso che piangeva lacrime di sangue. È il posto giusto per una sosta ammirando la splendida vista sul lago.
Attraversata l’ombrosa valle Grande e i terrazzamenti detti balze dei Ronchi, si apre il panorama su Dervio dove fare tappa alla chiesa dei Santi Quirico e Giulietta con il suo campanile romanico.

Arroccato a dominare le case di Dervio si erge il castello di Orezia di cui svetta il torrione costruito nel tardo Medioevo per controllare l’accesso alla Valvarrone. Da qui camminate fino al Monastero di San Clemente degli Umiliati per poi perdervi tra le case in pietra del borgo medievale di Corenno Plinio; dal castello, scendete tra i vicoli fino al piccolo molo. Il percorso riprende su mulattiera e prosegue fino all’abitato di Dorio.

Dopo un tratto che porta all’isolata chiesa della Madonna dei Monti, scendete fino a Posallo lungo la strada in cemento che attraversa un bel castagneto e, proseguendo lungo la costa della montagna, vi troverete ad attraversare su una passerella il Rio Perlino prima di giungere a Colico.

Poco distanti dall’abitato, tra distese di prati e campi, fermatevi per una visita al Forte Montecchio Nord – con i grandi cannoni che dominano l’alto lago – e all’antico Forte di Fuentes. Raggiunta la ciclabile che costeggia per un breve tratto il fiume Adda, entrerete nella riserva naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, una zona umida dominata da canneti, boschi e zone agricole che ospita molte specie di uccelli da ammirare grazie ai numerosi punti di osservazione lungo i percorsi naturalistici.

Superato il fiume Mera camminate lungo la pista ciclopedonale che costeggia il fiume Mera e sarete in breve a Sorico.

Informazioni

www.leviedelviandante.eu

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