Via Romea Nonantolana: sulle tracce dei pellegrini

di Redazione
Emilia Romagna
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La Via Romea Nonantolana riscopre un itinerario che nei secoli ha collegato la pianura padana con il crinale dell'Appennino tosco-emiliano. Oggi come allora potrete partire alla scoperta di questo percorso che dal cuore dell'Emilia conduce fino al confine con la Toscana tra borghi, pievi, castelli e i preziosi segni che la storia ci ha consegnato.

La Via Romea Nonantolana

Se vorrete percorrere la Via Romea Nonantolana potrete scegliere tra due direttrici: il percorso occidentale, che si sviluppa lungo la sponda sinistra del fiume Panaro, e il percorso orientale che attraversa, invece, la sponda destra. Entrambi i tracciati (percorribili a piedi, in bici o a cavallo) partono da Nonantola e si ricongiungono a Fanano per poi proseguire verso il passo di Croce Arcana (1.642 mt) o, secondo una variante, il passo della Calanca (1.748 mt). L’itinerario prevede tre raccordi di congiunzione tra il sentiero occidentale e quello orientale così da creare funzionali percorsi ad anello. Il percorso orientale è collegato in più punti anche al percorso storico denominato “La Piccola Cassia”.

Due passi nella storia

Per scoprire l’origine della Via Romea Nonantolana bisogna risalire all’epoca in cui il centro e il nord Italia era scenario delle guerre di spartizione tra Longobardi e Bizantini. Nel VII secolo i re Longobardi ebbero la necessità di creare vie di comunicazione verso la Toscana e Roma lontane dai possedimenti bizantini. Nel 749 Anselmo, monaco benedettino cognato di Re Astolfo, fondò a Fanano un monastero e un ospizio benedettino e, tre anni dopo, l’abbazia di Nonantola. La Via Romea Nonantolana, che collegava Nonantola con Fanano, assunse così importanza strategica di tutto rilievo e, nei secoli, fu percorsa da pellegrini, viandanti, mercanti ed eserciti, collegando l’Europa settentrionale con quella meridionale.

Lungo il Cammino

Le terre attraversate da questa storica Via sono ricche di pievi, ospitali, borghi storici e castelli che ancora oggi regalano al visitatore un patrimonio storico-culturale di tutto rilievo. Da non perdere: l’abbazia di San Silvestro a Nonantola, il duomo di Modena (dichiarato nel 1997 patrimonio dell’Umanità dall’Unesco), la rocca dei Contari a Vignola, la chiesa di San Silvestro a Fanano, la pieve di Trebbio nel comune di Guiglia, i borghi di Levizzano Rangone e Castelvetro di Modena.

Cammini storici in rete

La Via Romea Nonantolana rientra nel progetto Cammini Storici Italiani che mette a sistema le antiche vie di collegamento e il loro patrimonio storico e naturalistico. Sul sito www.camministorici.it potrete scaricare gli itinerari in formato GPX e avere informazioni su strutture ricettive, ristorazione, prodotti tipici e particolarità del territorio.

Informazioni per scoprire la Via Romea Nonantolana

www.camministorici.it

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