Spettacolare pedalata nel cuore del parco nazionale dello Stelvio da Santa Caterina Valfurva al rifugio Pizzini-Frattola lungo l’incantevole val Cedec.
Che siate puri e in compagnia della vostra inseparabile MTB muscolare o meno sportivi pronti a saltare in sella a una scattante e-bike, non potete fare a meno di partire per questo fantastico viaggio nel cuore del parco nazionale dello Stelvio, con i suoi ghiacciai e le maestose vette, i possenti stambecchi e i grandi rapaci.
Da Santa Caterina al rifugio dei Forni
Partite da Santa Caterina Valfurva (1734 m), famosa non solo per lo sci ma anche per aver dato i natali ad Achille Compagnoni che, con Lino Lacedelli, conquistò nel 1954 la vetta del K2. Prima di entrare in paese, se volete risparmiarvi qualche chilometro in sella, imboccate la strada a sinistra seguendo le indicazioni “Strada dei Forni” (con ticket d’ingresso); salirete lungo il versante sinistro della valle dei Forni per raggiungere, dopo circa 5 km, il rifugio dei Forni (2176 m). Potete lasciare l’auto qui o, poco sotto, nel parcheggio pubblico (sempre che non abbiate deciso di arrivare qui già in sella, partendo dal centro di Santa Caterina).
In val Cedec verso il rifugio Pizzini-Frattola
Da qui parte la carrozzabile sterrata (chiusa al traffico) che con un tratto in salita impegnativo risale qualche tornante; non farete in tempo a iniziare la salita che vi troverete al cospetto del ghiacciaio dei Forni e delle vette che lo circondano superando i 3000 metri di altezza. Sarete dunque ampiamente ripagati dal panorama e, poco dopo, anche dalla pendenza della carrareccia che si fa più dolce e regolare proseguendo sul fianco sinistro della val Cedec fino al ponticello e allo sperone erboso su cui sorge il rifugio Pizzini-Frattola (2706 m). Alle sue spalle, lo spettacolare circo glaciale nel cuore del parco nazionale dello Stelvio, è chiuso a nord dalla mole del Gran Zebrù, a est dal ghiacciaio del Cevedale e a ovest dalla piramide del pizzo Tresero. In lontananza scorgerete il rifugio Casati (3260 m) sul passo del Cevedale, raggiungibile solo a piedi.
Divertente ritorno lungo il Sentiero Panoramico
Vi aspettano tratti di puro divertimento e potrete anche scegliere la via del ritorno: se non volete ripercorrere la stessa strada dell’andata, scegliete il Sentiero panoramico. La prima parte è caratterizzata da un tranquillo single track non particolarmente impegnativo che, nei primi chilometri, si mantiene in quota. Poi, in leggera discesa, superate le rovine di una vecchia caserma e proseguite fino a un trivio dove, se avete lasciato l’auto al Rifugio Forni, seguite dritto fino al parcheggio. Se optate invece per il giro completo, al trivio seguite le indicazioni per le baite dell’Ables; la traccia lascia il posto a un comodo e panoramico tratturo dal fondo terroso, ben battuto. Immersi in questa piacevole atmosfera alpina, arrivate alle baite dell’Ables dove parte una comoda “gipponabile” che vi riporterà fino a Santa Caterina Valfurva.
Scheda tecnica
Percorso ad anello
Partenza: Santa Caterina Valfurva
Arrivo: Santa Catering Valfurva
Lunghezza: 23.2 km
Difficoltà: media
Percorso dal Rifugio Forni
Partenza: Rifugio dei Forni
Arrivo: Rifugio Pizzini-Frattola
Lunghezza: 4,5 km
Difficoltà: media
Informazioni sul percorso in bici
Descrizione dettagliata dell’itinerario, scheda tecnica, traccia gpx e mappa sono disponibili sul sito di Loredana e Fabrizio
Gianolini Bike
www.gianolinibike.it/node/6391