Weekend in Lunigiana

di Redazione
Toscana
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Borghi
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Collina
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Da scoprire lentamente, a piedi, in bici oppure con un giro a tappe in auto, ecco un itinerario insolito tra i gioielli della Lunigiana per esplorare un territorio davvero fuori dalle rotte comuni.

La Lunigiana è un lembo di terra all’estremità nord della Toscana, stretta tra la Liguria di Levante (Cinque Terre e Golfo dei Poeti) e l’Emilia-Romagna, facile meta anche per chi proviene dalla Lombardia e da Milano. Una regione storica e geografica di cui andare letteralmente alla scoperta. Così, del resto, hanno fatto per secoli, magari un po’ inconsapevoli, popoli e viaggiatori provenienti da tutta Europa.

Cosa vi aspetta in Lunigiana

Umili e dimessi se si trattava di pellegrini in marcia verso Roma lungo la Via Francigena o coperti dalle lucenti armature al seguito di re e condottieri, gli stranieri che varcarono le Alpi Apuane o l’Appennino Tosco-Emiliano sconfinavano in una valle generosa e ospitale in cui sono sorti splendidi borghi fortificati.
Il nome stesso, Lunigiana, dall’origine antica, è prestato dalla florida città romana di Luni, alla foce del Magra, nei pressi della ligure Sarzana, un sito tutto da vedere. Ma la storia è solo uno dei punti di forza di questo territorio in cui la natura trionfa con le sue foreste di faggio, abeti, lecci e castagni, che nascondono orridi, grotte e cascate da vivere slow con qualche sosta, perché no, a caccia dei sapori tipici e di un’accoglienza genuina.

Tra i tanti percorsi possibili, ne abbiamo scelto uno che ricalca gran parte del tracciato della Via Francigena. Lungo poco più di 20 km, si può fare in auto, ma anche a cavallo, in bici o a piedi e, chi lo desidera potrà farsi accompagnare dalle guide turistiche.

Pontremoli e gli Stretti di Giaredo

Iniziate con un giro a Pontremoli, caratteristica città medievale, che l’imperatore Federico II di Svevia definì “chiave e porta della Toscana”. Le tracce della storia qui sono davvero tante, a partire dal castello del Piagnaro, che ospita il museo delle Statue Stele Lunigianesi. Di cosa si tratta? Beh, vi troverete di fronte a enigmatiche e curiose sculture in pietra databili tra il IV e il I millennio a.C. che rappresentano la più preziosa testimonianza della presenza dell’uomo nella valle del Magra. Tra i vicoli incontrerete poi il Campanone, simbolo di Pontremoli, ossia torre del Cacciaguerra, innalzata tra le piazze del Duomo e della Repubblica. Eretta nel 1322 per volere di Castruccio Castracani (signore di Lucca nel XIV secolo), faceva parte di una fortezza che separava in due la città, allora lacerata dalle lotte intestine tra Guelfi e Ghibellini.
Una manciata di chilometri a ovest della cittadina potete immergervi nella natura (in tutti i sensi) con un tuffo negli Stretti di Giaredo, un canyon protetto da un’area naturale che potrete percorrere con un trekking fluviale. Qui lungo il corso del torrente, accompagnati dalle guide, camminerete sul greto e attraverserete a nuoto alcune pozze cristalline, circondati da verticali pareti rocciose di oltre 20 metri.

L’incanto dei piccoli borghi in Lunigiana

Scendendo idealmente lungo il Magra, programmate una deviazione per Ponticello dove lasciarvi incuriosire dalla presenza dei numerosi archi che collegano vie e abitazioni. A questa insolita trama si aggiunge la presenza delle case-torri (XIV-XV secolo), antiche abitazioni fortificate a tre locali sovrapposti in cui l’entrata era situata al primo piano, raggiungibile tramite una scala a pioli retrattile. Le particolari case-torri sono protagoniste anche poco più avanti a Caprio: casa Moscatelli, a Caprio di Sopra, è una delle più caratteristiche per i suoi portali in arenaria. Ancora verso sud, arrivate a Filattiera per visitare la maestosa Pieve di Sorano, suggestivo esempio di pieve romanica eretta su un luogo antichissimo, già frequentato in epoca preistorica. Il suo interno a tre absidi, custodisce alcune statue-stele originali.
Continuate verso sud l’esplorazione in Lunigana e, di nuovo lontani dal fondovalle, vedrete una torre cilindrica far capolino: è quella del castello di Malgrate, alta ben 25 metri! Da questa fortezza i Malaspina di Filattiera, signori della zona durante il Medioevo, controllavano l’entrata nella valle sul lato destro del torrente Bagnone. E Bagnone si chiama anche il borgo meta della prossima tappa. In posizione strategica su uno sperone roccioso, ha ricoperto in passato una grande importanza trovandosi all’incrocio di importanti vie di comunicazione. Lo testimoniano luoghi come il castello e le numerose chiese, la piazza e i ruderi dei manieri malaspiniani che sorgono nei dintorni del paese.
Punto di arrivo sono le case di Filetto, borgo di pianura che fa subito pensare d’essere entrati in un villaggio medievale ricostruito per qualche set cinematografico: e invece no. Ha semplicemente mantenuto intatta l’originale struttura di castrum bizantino, con la sua forma quadrilatera e le quattro maestose torri cilindriche. In questa spettacolare scenografia, potrete ammirare il mercato Medievale di fama internazionale che va in scena ogni anno in agosto con figuranti in costume, cartomanti, menestrelli e saltimbanchi che animano il centro storico per un salto indietro nel tempo.

Informazioni per visitare la Lunigiana

Associazione Operatori Turistici Lunigiana
www.visitlunigiana.it

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