Sul lago di Como a Corenno Plinio

di Redazione
Lombardia
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Un'idea per una domenica che sappia unire sole, lago, svago e cultura? A Corenno Plinio, sulla sponda lecchese del lago di Como, troverete gli spunti giusti.

Posto tranquillo, frequentato ma con discrezione, il borgo di Corenno Plinio è l’ideale per godersi il panorama del lago di Como senza traumi da ressa domenicale, con i giardini, il porticciolo e i vicoli che scendono verso la riva ma anche i tesori di valore storico e artistico, da scoprire con calma.

Cosa fare e vedere a Corenno Plinio

Lungo la statale che si snoda lungo il versante lecchese del lago di Como, Corenno Plinio è una tappa che non dovete farvi sfuggire. L’accesso al paese è immediato. Lungo la strada, vedrete sulla sinistra la piazzetta che accoglie il nucleo più antico dove sorgono i principali monumenti. Dimenticate l’auto davanti al sagrato e lasciatevi andare al piacere della scoperta. Vi troverete in un piccolo museo a cielo aperto, che raduna in un unico spazio, a monte del lago, un complesso architettonico con la chiesa dedicata a San Tommaso Beckett, vescovo di Canterbury, e i resti del castello medievale.
Iniziate dalla parrocchiale che risale al periodo visconteo; l’esterno mette in risalto il prestigio che la famiglia Andreani – presente a Dervio dal Duecento al Settecento – ebbe su questo angolo di Lario.
L’inserto architettonico più caratteristico della facciata sono proprio le tre arche funerarie di questa nobile famiglia, realizzate intorno al XIV secolo, ciascuna con caratteri distintivi peculiari. Quella di destra, la più antica, è a fasce bicrome e presenta ai due lati due stemmi Andreani; la seconda più decorata conserva un fregio di una Madonna col Bambino mentre la terza, addossata alle mura del castello, era in origine conservata all’interno della chiesa. Poi entrate. Non solo per godere dell’atmosfera del luogo, ma per vedere con i vostri occhi quanto promesso dal cartello all’ingresso, la presenza di affreschi cinquecenteschi. Strano pensare che gran parte di essi sia venuta alla luce solo durante i restauri del 1966!
Nemmeno un passo e troverete l’ingresso al castello sempre rivolto sulla piazzetta del borgo. La cinta muraria fungeva da riparo per proteggere uomini e bestiame durante gli attacchi nemici fu eretta nel Trecento dagli Andreani e costituisce l’unica fortezza lariana conservatasi nei secoli. La torre merlata di sud-ovest è molto suggestiva perché ha uno sviluppo a vela mentre una seconda torre più recente è sull’angolo di nord-est. Ora è il panorama sul lago ad attirarci sempre più.
Lasciatevi poi attrarre dai vicoli acciottolati che scendono silenziosi e stretti verso il lago tra muri e case in pietra: scoprirete angoli suggestivi dipinti da antichi portoncini e persiane colorate. Piante e fiori vi accompagneranno fino all’ultimo arco che si apre sul porticciolo con le poche barche e il suggestivo panorama sul Lario. Non vi resta che sedervi al sole e ascoltare il suono delle onde…

Informazioni

Comune di Dervio
www.dervio.org

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