La Sardegna in camper è un’esperienza indimenticabile che regala ogni giorno emozioni diverse. Potreste fermarvi per mesi interi ma, tanto per iniziare, dedicate qualche giorno alla sua parte più meridionale, dal fascino della storia nel capoluogo alla natura selvaggia delle scogliere, passando per piccoli borghi e spiagge indimenticabili.
Primo giorno: Cagliari e dintorni
Cagliari si è sviluppata ai piedi della collina di Castello, quartiere pisano-aragonese che racchiude il centro storico. Dal porto avrete subito il primo impatto con la città percorrendo via Roma, il grande viale con i portici coperti d’impronta sabauda; qui ammirerete gli eleganti palazzi signorili, tra cui il palazzo comunale, in stile neogotico con bifore e torrette. Continuate a piedi lungo viale Regina Margherita che, in salita, porta in piazza Costituzione, sovrastata dal bastione di Saint Remy, costruito alla fine del XIX secolo sopra le vecchie mura spagnole. Una bella scalinata vi porterà alla Terrazza Umberto I, il belvedere di Cagliari, da cui la vista spazia verso il mare, gli stagni e la Sella del Diavolo, la particolare formazione rocciosa che delimita la spiaggia del Poetto. Camminate poi fino alla cattedrale di Santa Maria (XII-XIII sec.) che fonde diversi stili architettonici (romanico, aragonese e barocco) e custodisce importanti sculture e marmi policromi. Sotto l’altare, la cripta custodisce le tombe dei principi di Casa Savoia. Usciti dall’edificio svoltate a destra, continuando su via Martini fino alla torre di San Pancrazio e poi fino a piazza Arsenale dove vi aspetta la Cittadella dei Musei. L’anfiteatro romano del II secolo d.C. – interamente scavato nella roccia – dista pochi passi ed è la più significativa testimonianza della Cagliari romana.
Appena fuori dal capoluogo fate il primo tuffo nella natura con una tappa dedicata al birdwatching alla laguna di Santa Gilla o allo stagno di Molentargius, due oasi che centinaia di specie di uccelli hanno scelto per nidificare e in cui potrete ammirare i bellissimi fenicotteri rosa.
Secondo giorno: l’antica città di Nora e le dune della baia di Chia
Da Cagliari imboccate la SS195 (Strada Statale Sulcitana) che costeggia il mare in direzione di Teulada; dopo circa 35 km incontrerete Pula. Spingetevi oltre il paese fino a raggiungere il promontorio di Capo di Pula per scoprire l’area archeologica dell’antica città di Nora in cui vedere il tempio fenicio dedicato alla Dea della fertilità, il teatro, le terme, le abitazioni e le strade lastricate del periodo romano, oltre ai bellissimi mosaici. Chiudete il giro con un tuffo e un po’ di relax sulla spiaggia sabbiosa di Nora.
Di nuovo in marcia in direzione di Teulada, dopo quasi 20 km, nei pressi di Setti Ballas, deviate a sinistra per raggiungere Baia Chia, una delle località più incantevoli della Sardegna. Troverete alcuni parcheggi e un’area sosta in cui fermarvi per poi perdervi tra le meravigliose ondulazioni delle dune che si sviluppano alle spalle della spiaggia di sabbia finissima: un cordone che arriva fino a 24 m di altezza, affacciato su un mare incredibile con ginepri secolari e una ricca avifauna proveniente dai vicini stagni.
Terzo giorno: l’isola di Sant’Antioco
Tornate sulla strada principale e svoltate a sinistra seguendo la SP71 che dopo un primo tratto si fa tortuosa ma con scorci mozzafiato sulla costa; seguitela concedendovi almeno una sosta foto alla spiaggia bianca di Piscinnì e raggiungete infine Teulada (circa 30 km) raccolta attorno alla settecentesca chiesa della Madonna del Carmelo. Il paese è rinomato per l’artigianato: tappeti, arazzi, oggetti in sughero e pelle, ma soprattutto per le curiose pipe di terracotta. Fate un giro veloce nel borgo e poi, di nuovo sulla SS195, puntate verso Palmas e l’istmo che porta all’isola di Sant’Antioco, l’antica Sulki fenicia da cui un tempo transitavano i minerali estratti dalle miniere dell’Iglesiente. Lasciatevi conquistare dalle case colorate e dai profumi del mare da assaggiare anche a tavola; poi fate un salto alla basilica di Sant’Antioco e, se volete un punto di vista privilegiato, salite al forte Su Pisu che domina l’abitato. Girare la Sardegna in camper vi darà modo di avvicinarvi e vivere angoli di rara bellezza; se vi attira la storia, potrete scoprire testimonianze prenuragiche, come le domus de Janas di is Pruinis, i menhir di sa Mongia e su Para e diversi nuraghi, tra cui quelli di s’Ega de Marteddu. Se siete più spiaggiaioli, iniziate con una sosta sui ciottoli di Portixeddu la più vicina a Sant’Antioco, oppure scendete verso Maladroxa per stendervi sulla sabbia grigia e sottile o, ancora più a sud, alla lunga distesa di Coqquaddus o alla spiaggia di Turri sorvegliata dall’antica torre. Doppiato Capo Sperone sarete sulle scogliere a picco sul mare; sulla costa occidentale non perdetevi l’arco dei Baci Is Praneddas, Cala Sapone con i ruderi della tonnara ottocentesca e la meravigliosa Cala Grotta stretta tra le rocce.
Vi basterà un giorno? Certo che no, potreste farci una vacanza intera ma, dopo un bel giro, tornate verso nord puntando sul navigatore “Calasetta”, punto di imbarco per l’isola di San Pietro.
Ultima tappa: l’isola di San Pietro
Mezz’ora di viaggio vi porterà all’isola di San Pietro disabitata fino al 1736 quando Carlo Emanuele II la offrì a una comunità di pescatori di corallo liguri che vivevano su un’isola al largo della Tunisia. Esploratela camminando fra gli stretti carruggi dopo essere sbarcati a Carloforte unico centro abitato, poi scoprite i dintorni. Alle saline vi aspettano i colori dei fenicotteri e di molte specie di uccelli come i cavalieri d’Italia e le garzette. Spingetevi a nord per vedere le vecchie tonnare e a sud per un po’ di relax sulla spiaggia de La Bobba e una foto alle Colonne i famosi faraglioni dell’isola. Per respirare il mare e il panorama cercate invece sulla costa occidentale il belvedere di Capo Sandalo dominato dal faro. Non mancano calette e angoli nascosti per un bagno unico: Cala Vinagra e Cala Fico sono fiordi dall’acqua verde turchese che culminano con una spiaggetta; se volete un ambiente appartato e protetto dagli alberi, cercate la piccola spiaggia di Cantagalline ai piedi di una collina; sabbia bianchissima e acque azzurre le troverete sulla spiaggia di Girin che vi rapirà con il suo fondale sabbioso poco profondo e i profumi della macchia mediterranea.
Lasciate le isole del Sulcis potrete tornare sulla costa meridionale della Sardegna per puntare verso Carbonia e da qui fare ritorno verso Cagliari.
Scheda tecnica
Partenza: Cagliari
Arrivo: Isola di San Pietro
Lunghezza: 220 km (variabile in funzione delle deviazioni sulle isole)
Durata: 5/7 giorni
Tappe: Cagliari, Area archeologica di Nora, baia di Chia, Teulada, Isola di Sant’Antioco, Isola di San Pietro
Per chi viaggia in camper
Aree di sosta
Cagliari
Camper Cagliari Park, via Stanislao Caboni 13
Tel. 070.30.31.47
www.campercagliaripark.it
Servizi: acqua, pozzetto, illuminazione, elettricità, lavaggio. Area a pagamento
Baia di Chia
Area sosta camper Culurgioni
spiaggia Su Giudeu
Tel. 339.23.07.096
www.areacamperchia.net
Servizi: acqua, pozzetto, illuminazione, elettricità, servizi igienici, docce, bar. Apertura da Pasqua a inizio novembre
Teulada
Area Sosta Porto Budello nel vecchio Porto Teulada
Tel. 338.87.97.065
Servizi: acqua, pozzetto, elettricità. A pagamento
Isola di San Pietro
diverse possibilità di parcheggi vari a Carloforte, vicino alla vecchia tonnara, nei pressi di Cala Fico
No camper service
Se non avete un camper ma non vedete l’ora di salirci e provare questa fantastica esperienza, cercate il noleggio di camper in Sardegna su Yescapa