Percorrendo l’autostrada A15 che dalla pianura Padana porta al mar Tirreno, noterete le acque limpide del fiume Magra e le importanti cime degli Appennini ma non vi accorgerete quasi di attraversare una zona affascinante e golosissima come la Lunigiana. Ecco allora qualche dritta per un weekend di gusto.
Pontremoli e i suoi sapori
Partite da Pontremoli e, nel centro del borgo, perdetevi a piedi nel ricco centro storico di strette e ripide stradine ciottolate (“i surchèti”) che si inerpicano tra palazzi antichi e botteghe storiche – quelle degli antichi mestieri e dell’enogastronomia tipica locale – e salite fino al castello del Piagnaro.
Proprio tra le strade scoprirete la singolarità della cucina locale; in Lunigiana infatti ritroverete l’unione di ingredienti di cucine regionali diverse, come la ligure, l’emiliana e la toscana che, insieme, creano sapori unici che si fondono in un armonioso matrimonio gastronomico. Poiché qui il cibo è una questione di testa, anzi di testi, beh allora dovete proprio fermarvi in uno dei locali del centro e gustarvi i testaroli; presidio Slow Food, sono semplici dischi del diametro di 40-45 cm ottenuti con un impasto abbastanza liquido di farina, acqua e sale, cotti in contenitori di ghisa (un tempo in terracotta, ma troppo fragili per questa sorta di forni portatili), detti testi da cui appunto prendono il nome. Il testo, usato per la cottura di diverse pietanze, viene arroventato su un fuoco di legna e, al suo interno, il composto cuoce risultando poi bucherellato per l’evaporazione del liquido, poroso per assorbire meglio il condimento e sottile.
Se vi state chiedendo come si mangiano questi dischi, sappiate che vengono tagliati a losanga e cotti in acqua bollente giusto pochi secondi per diventare un primo dal gusto fantastico e dal profumo invitante. Si condiscono con funghi porcini, semplicemente con olio d’oliva locale e Parmigiano Reggiano o pecorino oppure, nella versione più famosa, con un pesto ligure. Si, perché, a due passi dai valichi appenninici, c’è il mar ligure. Per gustare un piatto di testaroli prenotate un tavolo alla trattoria da Bussè, istituzione del 1930 in pieno centro storico a due passi dal Duomo.
Continuando la passeggiata nel centro città vi accorgerete dei numerosi ponti fra il fiume Magra e il torrente Verde; tra i più suggestivi c’è il ponte medievale del Casotto da cui rientrare verso la centrale piazza Duomo per fermarsi in una dolce tappa del gusto al Caffè degli Svizzeri datato 1842. Questo antico locale in rigoroso stile Liberty è gestito ancora dagli eredi dei pasticceri svizzeri che portarono in questo lembo di Lunigiana la loro arte e rappresenta un’ambita meta turistica. All’ombra della torre del Cacciaguerra, prendetevi il tempo necessario e ordinate gli Amor, un’esplosione d’arte pasticcera composta da due cialde di wafer ripiene di una corposa crema pasticcera. Non una crema qualsiasi, ovviamente, ma il frutto di una ricetta segreta che si tramanda dalla tradizione settecentesca.
L’antico borgo di Castiglione del Terziere
Rimettetevi in viaggio in direzione di Villafranca in Lunigiana per visitare il castello del Terziere, tra le case dell’antico borgo di Castiglione del Terziere, nel comune di Bagnone.
Se vi spostate in camper, parcheggiate lungo la strada perché nel borgo rischiereste di rimanere imbottigliati senza possibilità di fare manovra.
Ad accogliervi troverete Raffaella Paoletti, proprietaria e compagna di vita di Loris Jacopo Bononi scrittore e poeta italiano, morto nel 2012. Da oltre trent’anni Castiglione del Terziere, per sua volontà, costituisce la sede spirituale e materiale della “memoria storica” della Lunigiana. Il castello, sapientemente restaurato e reso accessibile, conserva, espone e illustra tutto ciò che è stato possibile raccogliere e salvare, riguardo la storia e l’identità del territorio della Lunigiana Storica, ossia la zona che nel Mille si estendeva sul territorio oggi compreso nelle provincie di La Spezia e Massa Carrara fino ad Albareto in provincia di Parma e all’Alta Garfagnana in provincia di Lucca.
Qui troverete anche un’enorme biblioteca in cui sono custodite le prime edizioni o le edizioni particolari di gran parte dei testi della letteratura italiana, insieme agli autori lunigianesi antichi. Potrete ammirare gli incunaboli di Jacopo di Fivizzano, tipografo italiano che stampò opere di Cicerone e di Sallustio undici anni prima che la stampa approdasse a Londra e a Bruxelles.
Lunigiana, altre tappe di gusto
Il gusto di visitare la Lunigiana vi ha preso la mano? Rimettevi in moto e puntate un altro borgo da conquistare a tavola; a Podenzana sarete conquistati dai meravigliosi panigacci (se siete in camper sappiate che parcheggiare a Podenzana è difficoltoso ma potrete assaggiare i panigacci anche ad Aulla).
In ogni caso, i panigacci di Podenzana sono un vero e proprio tesoro della tradizione culinaria lunigianese, piatto antichissimo quanto i testaroli della tradizione contadina. Sentirete infatti raccontare di come durante la Seconda Guerra Mondiale, rimasti isolati per diverso tempo, gli abitanti di Podenzana sopravvissero proprio grazie ai panigacci che vennero preparati e fatti cuocere in falò improvvisati.
Se volete assistere a un momento particolare della preparazione di questo piatto, cercate un ristorante disponibile a mostrarvi le fasi della cottura: resterete senza parole!
A differenza dei testaroli con i quali condividono gli ingredienti, i panigacci non sono proprio un primo piatto, sono più piccoli (un diametro di circa 15 cm) e sono un pane non lievitato. Si consumano caldi, accompagnati da affettati e formaggi molli o scottati in acqua con pesto, sugo di funghi oppure olio e parmigiano. Buonissimi anche dolci, accompagnati con nutella o marmellata.
Ad Aulla assaggiateli alla Locanda Magno vicino a piazza Corbani mentre a Podenzana potete cercare La Gavarina d’oro e Da Gambin; in entrambi dovrete prenotate per tempo.
Se poi amate il buon vino sappiate che la Lunigiana offre un’ottima scelta come il Pinot nero, il Merlot, e un Merlot unito al Ciliegiolo, che trovate alla cantina Podere Fedespina, di Mulazzo, dove prenotare una camera se viaggiate in auto, o semplicemente una visita con degustazione.
Per finire in dolcezza, assaggiate il buccellato tra i dolci tipici della Lunigiana è il “dolce delle nonne”; conosciuto anche come ciambellone, ha un nome che deriva da “buccella” ovvero “boccone” tanto è buono inzuppato nel latte a colazione o accompagnato da un bicchiere di vino liquoroso alla fine di un pranzo festivo.
Per chi viaggia in camper
Per poter visitare la zona non ci sono molte aree attrezzate per i camper
Pontremoli
potete utilizzare il comodo parcheggio di Via Chiosi
Bagnone
è possibile sostare nel parcheggio del centro sportivo
Informazioni per visitare la Lunigiana
Museo Statue Stele di Pontremoli
www.statuestele.org
Castello di Castiglione del Terziere
www.castellodicastiglionedelterziere.webnode.it
La Gavarina d’Oro
www.lagavarinadoro.com
Podere Fedespina
www.poderefedespina.it