Lungo la ciclabile Sinistra Po

di Redazione
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Non manca davvero nulla in questo itinerario che percorre la ciclabile Sinistra Po lungo la riva che accompagna il Grande Fiume dalle campagne venete fino al delta.

Un viaggio alla scoperta del Grande Fiume lungo la ciclabile Sinistra Po o, se preferite, un giro via nave a bordo di comode imbarcazioni per vivere il paesaggio dall’acqua. Incontrerete gente autentica, le stradine dei piccoli borghi e le aree naturali in cui sfoderare binocolo e macchina fotografica. Manca qualcosa? Certo che no, partiamo!

Cosa vedere lungo la ciclabile Sinistra Po

La partenza è da Melara, sia che decidiate di affidarvi ai pedali, sia che vogliate scivolare sull’acqua; qui infatti troverete approdi attrezzati e servizi per l’intermodalità. Prima di lasciare il paese, il più occidentale della provincia di Rovigo, fatevi un giro nel centro storico per visitare la settecentesca chiesa di San Materno, la torretta del ‘400 adibita a campanile e il museo Civico Archeologico, che raccoglie ritrovamenti preistorici e di epoca romana. Percorrete quindi la grande ansa del Po protetta da una fitta boscaglia di salici e pioppi, tra i richiami di gallinelle d’acqua, folaghe e aironi, fino a incontrare il piccolo borgo di Bergantino, cui presta il nome il veliero “Brigantino” che un tempo consentiva la navigazione del fiume. Nella seicentesca chiesa di San Giorgio, nel cuore del paese, potrete ammirare, tra le altre, una tela che ritrae la Sacra Famiglia, opera del pittore bolognese Crespi. Per un viaggio insolito nella tradizione legata alla storia del Po, fermatevi invece al museo della Giostra, all’interno di palazzo Strozzi.
Un lungo tratto piuttosto lineare conduce a Ficarolo, all’altezza del quale il fiume si allarga in una grande doppia ansa che lascia emergere al centro l’Isola Boschina formata dai depositi dei residui sabbiosi portati dalla corrente e rigogliosi di vegetazione. In paese, villa Schiatti Giglioli, oggi sede del Municipio, è il principale richiamo. Ancora in sella, incontrerete Stienta, dove fare una sosta davanti a villa Camerini-Bertelè ispirata ai canoni della tradizione ferrarese del Settecento; poco più avanti vi aspetta la località Santa Maria Maddalena con gli attracchi e il ponte di collegamento alla riva opposta dove si snoda la ciclabile Destra Po se vorrete cambiare punto di vista sullo scorrere dell’acqua (e anche regione).
Occhiobello con il suo campanile che “spunta” dall’argine vi regalerà la bellezza dell’area golenale, anche se, la sua fama è dovuta purtroppo alla “rotta del Po” del 1951 che provocò l’inondazione del Polesine. Il fiume punta verso sud e offre una deviazione verso Pontelagoscuro e da qui, se vorrete, a Ferrara, distante una decina di chilometri. Rimanendo sulla riva sinistra incontrerete invece Polesella che dopo gli Estensi divenne veneziana, trasformandosi in un importante scalo fluviale e luogo di notevoli opere ingegneristiche progettate per frenare l’impeto delle acque del Po. Lo splendore della Serenissima è ancora visibile nelle eleganti ville costruite sulle rive, tra cui villa Morosini Mantovani, a lungo casa di campagna del doge veneziano Francesco Morosini e oggi sede di eventi culturali e artistici. Stupiscono per sontuosità anche la cinquecentesca villa Armellini, villa Rosetta Chiereghini e più decentrata, villa Selmi.
Anche a Polesella, segnata dall’alluvione del 1951 che spazzò il borgo di Santa Maura, è possibile attraccare e attraversare il fiume verso Ro Ferrarese, incrociando di nuovo la ciclabile Destra Po che sfila accanto al mulino galleggiante dove potrete approfittare di un punto di ristoro.
Ripartite sfilando campi coltivati punteggiati dalle corti e lentamente arriverete a Crespino, con la piazza dedicata a Fetonte che, secondo la mitologia, cadde proprio nelle acque del Po. Con un giro al museo delle Acque, potrete conoscere le attività e la vita legata al Grande Fiume.
Di nuovo in sella incontrerete la golena di Villanova Marchesana, con l’antica fornace di mattoni visibile dall’argine, a memoria della ricchezza produttiva mentre, nel centro abitato, ci sono la parrocchiale di fine Settecento e le scuderie di villa Luisa e villa Camerini, un tempo monastero dei Certosini. Proseguite quindi per Papozze dove vi aspettano villa Zotti sull’isola di Mezzano (che prima della grande alluvione ospitava il centro storico del comune) e, poco oltre, l’oasi di Pannarella. Entrati nel parco regionale del Delta del Po Veneto, l’itinerario segue il corso del ramo principale, il Po di Venezia, dove il confine tra terra e acqua si assottiglia rendendo i contorni più sfumati.
Una deviazione a nord vi porterà ad Adria mentre continuando lungo l’argine maestro arriverete nelle vicinanze di Porto Viro, oltre cui inizia la zona delle valli che lasciano man mano spazio alle lagune e, infine, al mare, nel territorio di Porto Tolle. Nell’ultimo tratto, numerose strade tagliano i campi verso sud e permettono il ricongiungimento al Po di Goro lungo cui corre la Destra Po.

Per chi viaggia in camper

Occhiobello
Area sosta nei pressi del parco pubblico, dalla parte opposta dell’argine
Servizi: acqua

Informazioni per pedalare sulla ciclabile sinistra Po

Polesine Terra tra due Fiumi
www.polesineterratraduefiumi.it

Parco regionale del Po Veneto
www.parcodeltapo.org

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