A metà strada tra Venezia e Verona, Vicenza vi aspetta per svelarvi le scenografie e i capolavori di Andrea Palladio con i suoi monumenti nel centro storico e le ville – riconosciute patrimonio UNESCO – che punteggiano il territorio circostante.
A spasso per Vicenza, tra le opere del Palladio
Iniziate il vostro giro dal Teatro Olimpico, una delle meraviglie artistiche di Vicenza, progettato dal Palladio come sede teatrale stabile (contrariamente all’uso che prevedeva allestimenti temporanei) ispirato ai teatri romani descritti da Vitruvio; la sua gradinata ellittica è dominata da un colonnato con statue che guardano al maestoso palcoscenico con un proscenio su due ordini architettonici. Il disegno fu pronto solo pochi mesi prima della morte del Palladio che non lo vide realizzato anche se fu il figlio Silla a curarne l’esecuzione e la consegna alla città nel 1583. L’esemplare progettazione della scenografia realizzata in occasione della prima opera da Vincenzo Scamozzi, fu così ben riuscita che le sovrastrutture lignee diventarono parte stabile del teatro.
Sul retro dell’edificio, davanti allo scorrere del fiume Bacchiglione, giusto quattro passi, vi aspetta palazzo Chiericati oggi sede della Pinacoteca Civica che custodisce opere di Tintoretto, Tiepolo o Picasso, tanto per citare i nomi più conosciuti. La progettazione di questa residenza privata rappresentò il raggiungimento della maturità del grande architetto e la sua particolarità si deve al fatto di aver potuto progettare un palazzo urbano su uno spazio aperto, permettendo così all’artista di esprimersi senza le limitazioni imposte da una prospettiva stradale ristretta.
A poca distanza troverete la casa del Palladio (visitabile solo dall’esterno) da cui passeggiare lungo il corso a lui dedicato fino in piazza dei Signori, salotto cittadino in cui ammirare la basilica palladiana, edificio simbolo di Vicenza e non edificio di culto, realizzata in due momenti successivi, a distanza di un secolo esatto l’uno dall’altro, quando il primo nucleo quattrocentesco fu completato su disegno di Andrea della Gondola, solo in seguito conosciuto come il “Palladio”. Il doppio ordine di logge inglobò gli edifici esistenti permettendo gli accessi al preesistente palazzo in cui, al primo piano, si trova la grandiosa sala del Consiglio. Dovrete alzare la testa invece per ammirare in tutta la sua altezza la torre della Piazza o torre dei Bissari che svetta a fianco alla basilica prendendo il nome dell’antica famiglia che qui aveva la sua torre di difesa.
Tornate su corso Palladio e prendete a sinistra fino a superare la torre di Castello; poco più a vanti, infilatevi nei giardini Salvi dove scorgere un angolo palladiano meno conosciuto ma assolutamente suggestivo: la Loggia Valmarana che si specchia sull’acqua di una roggia e pare essere il posto giusto in cui giurarsi amore eterno…
Se avvertite un leggero languorino potete fermarvi per assaggiare la cucina “di casa” iniziando con un buon risotto di cui, il più famoso, è sicuramente quello coi Bisi (piselli) da accompagnare con un buon vino veneto e magari da un secondo a base di pesce come il baccalà, tanto per non sbagliare.
Se poi siete appassionati di shopping e particolarmente di gioielli, Vicenza è “La Città dell’Oro” in cui trovano spazio tradizione, design, creatività e innovazione nelle piccole botteghe artigiane come nelle grandi aziende che ne hanno fatto la capitale italiana dell’oreficeria. Non vi resta che tenere pronta una carta da strisciare…
Cosa vedere nei dintorni di Vicenza
Per completare un giro “a tema”, anche se dovrete uscire dal centro, non vi resta che raggiungere la più celebre fra le ville del Palladio, ossia villa Almerico Capra detta “La Rotonda” progettata nel 1566 per il canonico Paolo Almerico che, rientrato a Vicenza dopo una brillante carriera presso la corte papale, scelse la quiete della campagna al palazzo familiare. Vi troverete di fronte a una villa-tempio costruita su un poggio, con il corpo centrale di forma cubica particolare per le 6 colonne che su ciascuna facciata, sono raggiunte da una scalinata e sostengono un timpano triangolare. La costruzione è sovrastata da una cupola ispirata al Pantheon romano e il piano nobile ruota attorno al maestoso salone circolare a tutta altezza che attribuisce alla residenza il nome popolare di Rotonda.
Sulla strada vi troverete a passare anche da villa Valmarana ai Nani, dimora del 1600 che conserva affreschi del Tiepolo dove fare tappa per una visita guidata. Per estendere l’itinerario, non distante da Vicenza, potete cambiare prospettiva salendo ai castelli scaligeri di Giulietta e Romeo di Montecchio Maggiore che hanno ispirato l’opera di William Shakespeare.
Per chi viaggia in camper
Vicenza
Park Interscambio Centrobus
Servizi: acqua, pozzetto scarico. Animali ammessi. Area a pagamento. Navetta per il centro
Informazioni per visitare Vicenza alla scoperta del Palladio
Vicenza Turismo
www.vicenzae.org