Tracce di storia
Quando i romani si resero conto della necessità di una città che fosse baluardo contro le infiltrazioni barbare e contemporaneamente punto di partenza per spedizioni e conquiste militari, la piana a ridosso della laguna della odierna Grado parve agli strateghi imperiali un ottimo luogo.
Aquileia fu fondata come colonia militare nel 181 a.C. dove già esistevano alcuni villaggi collegati al resto della pianura da direttrici viarie minori ma l’efficienza dell’impero romano non esitò a trasformarle in vie facilmente utilizzabili sia per scopi militari che commerciali. I raccordi principali avvennero sull’asse est-ovest in direzione di Mediolanum e delle strade per Roma, mentre in direzione nord un’altra via puntava verso i confini estremi dell’impero.
La vicinanza al mare favorì lo scambio con il sistema della navigazione, tanto che il porto di Aquileia ebbe presto fama di uno tra i meglio attrezzati della penisola, con soluzioni all’avanguardia in grado di tenere conto dell’effetto delle maree, particolarmente marcato in questo tratto di Adriatico. La concomitanza del polo militare, commerciale e culturale non tardò a richiamare popolazione, tanto che la città arrivò a contare al suo apice 200.000 abitanti. Il suo palazzo fu tra i meglio frequentati, sia per la presenza di imperatori, sia per gli uomini di cultura che fecero meritare alla città il titolo di “dotta”. Tanto sviluppo si manifestò anche in una straordinaria attività edilizia, che oggi rende Aquileia un sito di ineguagliabile ricchezza archeologica in cui molto sembra essere ancora sepolto e molto, fortunatamente, è venuto alla luce.
Un giro per Aquileia
Appena entrati nel centro abitato incontrerete i resti del foro e la bellezza della basilica, ma vi basterà parcheggiare per iniziare un’esplorazione che ha tutto il sapore di un viaggio nel tempo.
La basilica patriarcale fu il primo edificio di culto cristiano, fondata nel 313 anche se la forma attuale è quella consacrata nel 1031. Appena oltre le porte rimarrete stupiti dalla bellezza dei mosaici che trasmettono il grande livello di raffinatezza che l’originario spazio offriva. Lo straordinario pavimento a mosaico dell’inizio del IV secolo, è caratterizzato da uno stile naturalistico di derivazione ellenica che già nel resto d’Italia andava scomparendo a quell’epoca a favore di una maggior stilizzazione. Particolarmente significativi sono il pesce che simboleggia Cristo e la tartaruga, che rappresenta il peccato.
L’attiguo battistero e l’area del porto alle spalle del tempio evidenziano la grandezza e la potenza della città prima che la calata dei Barbari costringesse gli abitanti all’abbandono.
Il porto, oggi difficile da intuire, consentiva l’approdo dei più grandi vascelli imperiali, mentre l’accesso ai magazzini era reso possibile da un duplice ordine di banchine a seconda dell’altezza delle maree. Percorrendo via Giulia Augusta raggiungerete il foro, il cui colonnato rivela le proporzioni che caratterizzavano la grande piazza circondata da portici con botteghe, sale pubbliche e archivi.
Sul lato opposto del borgo, il sepolcreto racconta l’importanza del culto dei morti in cinque aree con le tombe ordinatamente disposte in un raffinato spazio di tranquillità.
Molto del materiale rinvenuto ad Aquileia è conservato nel museo Archeologico che vi consigliamo di visitare; Il pezzo forte è rappresentato dai resti della grande nave romana, ma il cortile porticato e i tre piani espositivi sono ricchissimi di spunti e curiosità per tornare alla vita quotidiana dei romani.
Per chi viaggia in camper
Aquileia
Area comunale attrezzata
c/o parcheggio di Via Grandi
Servizi: acqua
Informazioni per visitare Aquileia
Fondazione Aquileia
www.fondazioneaquileia.it