Uno sguardo alla riserva
La riserva della val Rosandra si trova al confine con la Slovenia, giusto alle spalle di Trieste, dove proprio non ti aspetti di incontrare una vallata dalle caratteristiche prealpine, a un passo dal mare e a una quota piuttosto bassa. Altrettanto inaspettato è l’ambiente incontaminato; passeggiando nei suoi boschi, non vi sarà difficile incontrare una grotta o i resti di una jazera (le antiche costruzioni per la conservazione del ghiaccio), o avvistare una delle 130 specie di uccelli che hanno scelto di frequentare questa zona. Tagliata in due dallo scorrere del torrente Rosandra, la vallata è un’oasi di pace e natura in cui camminare o pedalare alla scoperta della sua cascata e dei resti dell’acquedotto romano.
L’itinerario in val Rosandra
Esistono diversi itinerari per andare alla scoperta della vallata; uno di questi può iniziare dal centro visite di Bagnoli della Rosandra, che potrete raggiungere sia in auto sia con i mezzi pubblici nel comune di San Dorligo della Valle. Poco prima di raggiungere il sentiero che conduce alla cascata noterete sulla destra i resti dell’acquedotto romano (I sec. d.C) mentre, sulla riva opposta del torrente, è visibile la struttura di un vecchio mulino, funzionante fino agli anni ’30.
Il percorso suggerito (che inizia con il segnavia n.1, ex 13) compie un anello e si snoda inizialmente lungo il centro della vallata affiancando il torrente. Usciti dalla vegetazione continuerete ora in leggera salita portandovi sul versante orografico sinistro poco sotto la chiesa di Santa Maria in Siaris oltre cui sarete presto in vista della cascata con il suo salto di circa 40 metri. Inoltratevi quindi in un boschetto e ai bivi che seguono tenete sempre la sinistra. Dopo una breve discesa, incontrerete il ponte sul torrente passato il quale, s’incrocia la stratta strada proveniente da San Lorenzo (palina con cartelli). Prendete a sinistra seguendo le indicazioni per la ciclopedonale e salite fino a incrociare il tracciato della vecchia ferrovia Trieste-Erpelle-Cosina, realizzata tra il 1885 e il 1887, oggi trasformata in pista ciclabile. Girate a sinistra (lasciando a sinistra anche l’edificio del vecchio casello) e prendete la ciclabile sterrata che dopo un breve tratto s’infila in due gallerie oltre le quali dovrete imboccare il sentiero n° 15 che chiude l’itinerario scendendo nuovamente a Bagnoli.
Il sentiero Foresta d’Acqua
Un secondo spunto collega Bagnoli al centro didattico naturalistico in località Basovizza tramite il sentiero Foresta d’Acqua, un percorso di circa 15 km tra sentieri e piste forestali che richiede circa 5 ore di camminata. Anche attraverso l’uso di dispositivi mobili, il percorso, consente di immergersi nella vegetazione e nell’ambiente carsico alla scoperta dei “luoghi d’acqua”. Il torrente, gli antichi stagni, i mulini e le grotte come quella di Skilan, fra le più interessanti del Carso, generata dal lento e incessante lavorio dell’acqua piovana sulla roccia calcarea. Da non perdere anche le Jazere di Draga Sant’Elia, cisterne che in passato servivano per la produzione e conservazione del ghiaccio, tra le attività più redditizie per la gente del luogo.
Informazioni per visitare la val Rosandra
Riserva naturale val Rosandra
www.riservavalrosandra-glinscica.it