In un angolo di Friuli-Venezia-Giulia la val Seisera vi stupirà con suoni unici e il suo paesaggio. Per una passeggiata tra storia e natura nel Tarvisiano.
Vi proponiamo un percorso tematico e sappiamo che vi aspettereste che l’argomento della passeggiata si concentri su un solo aspetto. Invece no. A Malborghetto, e precisamente in val Seisera, nel Tarvisiano, c’è una vallata che di argomenti ne ha almeno tre, quasi a metterci nell’imbarazzo su quale raccontarvi per primo.
Tre in uno, tutto in val Seisera
Se cercate la val Seisera su mappe reali o virtuali, la troverete probabilmente per il percorso del parco tematico della Grande Guerra. Forse anche per il tracciato della musica degli abeti di risonanza. O magari per la bellezza feroce del paesaggio che non lascia spazio all’immaginazione per tutta quella ripida roccia che ti riempie gli occhi senza tregua. Tre argomenti che meritano di essere esplorati, ma che offrono un denominatore comune: il suono. Del cannone, nel primo caso. Dei legni, nel secondo. Dell’eco, nel terzo. Per la combinazione di questa “triade sensoriale”, è molto probabile che una passeggiata qui diventi indimenticabile. E non è un’affermazione da dèpliant.
Per la parte bellica, all’inizio sarete impressionati per come le casematte sono affossate nel bosco. Ma è nulla rispetto allo stupore che vi susciterà il monte Forato. Di nome e di fatto, potrete ammirare un panettone roccioso percorso da gallerie e distinto dai crinali in cui è immerso. Vi permetterà di raggiungere il miglior punto di osservazione sulle postazioni di tiro austroungariche verso quelle italiane, attestate sui rilievi attorno. Il suono che immaginerete è quello del cannone.
Gli alberi usati per gli strumenti musicali si susseguono invece lungo il sentiero tematico costellato di sculture sul tema delle sinfonie. Saranno i pannelli a spiegarvi come un tronco sia capace di dare vita alle note sul pentagramma.
Le cenge tutt’attorno fanno il resto incorniciando questo mondo con un circo che sembra fatto per conservare i suoni. Sono quelli del vento, ma anche quelli dei tuoni o di quel silenzio sospeso che in due momenti di ogni giornata segna il passaggio dalle tenebre alla luce e viceversa.
L’itinerario in val Seisera
Se desiderate percorrere interamente il sentiero degli abeti partite dal cuore di Valbruna, nei pressi dell’hotel Saisera; se invece preferite un tragitto più breve scegliete come punto di partenza la Saisera Hütte (dove c’è un comodo parcheggio), l’agriturismo Prati Oitzinger, o il rifugio Montasio. Durante il tragitto incontrerete diversi punti di interesse: un curioso sito di alberi di abete rosso dalle strane forme a causa di nodi patogeni nel sottosuolo, il piccolo parco dell’arte Altrememorie, la sorgente Sabuata e, nella parte finale, l’Abschnitt Saisera, il parco tematico della Grande Guerra, proprio nel cuore della Val Saisera.
Gli anelli da percorrere sono tre distinti dai colori verde, blu e rosso. Il primo è il più breve ed è decisamente alla portata di tutti snodandosi praticamente in piano; partenza dal parcheggio del rifugio Montasio (932 m), quasi al termine della strada asfaltata della val Saisera e arrivo nei pressi del Sasso Bucato – un enorme masso percorso da una galleria di 60 metri con 4 feritoie utilizzate dai soldati austro-ungarici come postazione per mitragliatrici – e di Villa Anna, la ricostruzione di un alloggiamento dei soldati. Gli altri due percorsi si aprono in successione al primo con minimi dislivelli da superare e la possibilità di vedere due caverne usate per alloggiare mitragliatrici e una grande postazione da cannoni, detta Fuss Nabois. Tutti i tracciati sono evidenti e attrezzati con cartelli illustrativi, sia per la parte musicale che per quella bellica.
Scheda tecnica
Partenza e arrivo: in base all’anello scelto
Dislivello: 220-300 metri in base al punto di partenza scelto
Distanza: dai 3 ai 5 km, in base all’anello scelto
Durata: in base all’anello scelto
Segnavia: verde, blu o rosso in base all’anello scelto
Periodo: da maggio a ottobre
Difficoltà: T
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