Il Chianti è vino; vino nella toponomastica (tutti i paesi si chiamano …in Chianti), vino nei castelli oggi trasformati in eleganti aziende agricole, vino sulle tavole di semplici trattorie come nei ristoranti più raffinati; poi aroma di mosto dalle cantine durante la vendemmia e vigne, filari infiniti di vigne. Seguiamo questi filari, per incontrare cinque piccoli borghi.
Greve, il Chianti per chi arriva da Firenze
Greve può essere considerato la porta del Chianti per chi proviene da Firenze lungo la Via Chiantigiana. Al segnale passo dei Pecorai siete già nel territorio di Greve, in una minuscola frazione che deve il nome all’intenso traffico di pecore al tempo della transumanza. Grazioso gioiello artistico, Greve si visita partendo dalla piazza principale, piazza Matteotti, i cui portici che ne caratterizzano tre lati nascondono botteghe di artigianato, di sapori tipici e, naturalmente, di vini. Spicca sulla piazza l’architettura rinascimentale del palazzo Comunale e, di fronte, la statua di Giovanni da Verrazzano. Già che siete in piazza, mettete il naso nella storica macelleria: Firenze e la Toscana sono pur famose anche per la carne! Poi date un’occhiata alle chiese antichissime e alle pievi romaniche tra gli stretti vicoli per ammirarne l’architettura e gli affreschi.
Panzano, sulla Via Chiantigiana
Panzano dista poco circa 7 km da Greve e si raggiunge lungo la SR 222; è la frazione di Greve divenuta amena località di villeggiatura, a quasi 600 metri di altezza. Ciò che resta del castello e delle antiche mura con la torre del cassero sono gli elementi più caratteristici che balzano agli occhi giungendo nel borgo. Ma il vero tesoro è custodito all’interno della pieve di Santa Maria: una tavola trecentesca, due crocefissi del XV secolo, alcune tele seicentesche e diverse opere e decori di arte sacra. E per tornare in tema di vino, proprio a Panzano, si svolge ogni anno il terzo fine settimana di settembre, Vino al Vino, una festa enologica organizzata dai viticoltori di Panzano e dal consorzio Chianti Classico.
Castellina, borgo etrusco
La Chiantigiana si snoda ora in uno dei tratti più panoramici e salta il confine tra le province di Firenze e Siena, quindi sale decisa a Castellina dopo uno spostamento di 13 km. Anticipa l’ingresso al borgo il caratteristico centro quattrocentesco di Molino Nuovo, distinguibile per la torre di Grignano. Pittoresco borgo etrusco, Castellina dipana i suoi vicoli lastricati sui dossi dove confluiscono la val di Pesa, la val d’Elsa e la valle dell’Arbia. Siamo nel cuore vero del Chianti, la cui storia si percorre volentieri nelle sale del museo archeologico del Chianti Senese, allestito nella Rocca, pure quattrocentesca. Se il segnale che indica il tumulo di Montecalvario attira la vostra attenzione, non indugiate; con poca strada dal museo si raggiunge questo sito archeologico che altro non è che una grandiosa tomba etrusca formata da quattro tombe ipogee che risalgono ai secoli VII e VI a.C. Con una breve deviazione dalla Via Chiantigiana, da Castellina si raggiunge, tra curve e panorami sui colli, la riserva naturale Bosco di Sant’Agnese, una fitta cipresseta che si estende per 270 ettari a spezzare le geometrie infinite dei filari d’uva.
Radda, il gallo nero e la Lega del Chianti
Grazie alla sua posizione centrale Castellina divenne punto strategico per la difesa, per conto della Repubblica di Firenze, di tutto il territorio del Chianti. Corre l’anno 1384 quando la Repubblica fonda la Lega del Chianti, un’alleanza militare che unisce Castellina a Radda e Gaiole. Lo stemma è un gallo nero, lo stesso che decine di anni dopo, fu modificato solo in parte per divenire simbolo del vino Chianti Classico. Di quell’epoca, Radda – che dista poco più di una decina di chilometri da Castellina – conserva il caratteristico aspetto medievale a forma di ellisse allungata. Passeggiate tra pittoreschi vicoletti, le torri che un tempo facevano parte delle mura e le facciate in pietra locale; spingetevi fino al quattrocentesco palazzo del Podestà, che fu sede della Lega del Chianti e sulla cui facciata sono murati numerosi stemmi dei podestà che si sono avvicendati nel corso dei secoli. Di fronte al palazzo, in posizione sopraelevata, spicca la facciata neogotica della graziosa chiesa di San Niccolò all’interno della quale potrete vedere un organo a canne della metà dell’Ottocento e, se siete fortunati, sentirlo suonare.
Gaiole, il Chianti è nato qui
Percorrete i 12 km verso la prossima meta lungo la SP 2 che serpeggia tra le campagne e la SP 408; immerso in una cornice spettacolare, circondato da maestosi castelli e graziose pievi, il borgo di Gaiole in Chianti è incubatore e culla del famoso Chianti Classico. Qui, infatti, nel castello di Brolio, il Barone Bettino Ricasoli perfezionò la formula di questo vino nel 1872. Di origini longobarde, il castello è oggi la maggiore cantina della regione del Chianti. Per finire in bellezza il vostro tour, varcatene le mura e scegliete la modalità di visita (a pagamento, che include una degustazione) che preferite: il tour classico, per l’accesso libero e senza guida ai giardini; il tour storico che include la visita guidata al museo della Collezione Ricasoli; il tour ricerca e sperimentazione per esplorare le cantine e i vigneti.
Se assaggiate troppo, cercate un posto tranquillo per un riposino, prima di ripartire, magari nei dintorni della suggestiva badia a Coltibuono, una ex-abbazia oggi trasformata in villa.
Scheda tecnica
Partenza: Greve in Chianti
Arrivo: Gaiole in Chianti
Lunghezza: 55 km
Durata: 2 giorni
Tappe: Greve in Chianti, Panzano in Chianti, Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti
Per chi viaggia in camper
Greve in Chianti
Area di sosta in Via Montebeni, adiacente alle piscine comunali
Servizi: acqua, pozzetto scarico, illuminazione.
Castellina in Chianti
Area sosta in Via Chiantigiana Km 43
Servizi: acqua, pozzetto scarico, illuminazione, elettricità, servizi igienici. Area a pagamento.
Gaiole in Chianti
Area di sosta in Via Buonarroti, nel parcheggio del campo sportivo
Servizi: acqua, pozzetto scarico, illuminazione. Apertura annuale
Informazioni per visitare il Chianti
Toscana Promozione
www.visittuscany.com