Iniziate da Porto Nuovo con un giro nel parco archeologico dell’antico Porto di Classe e proseguite con una visita ai mosaici della basilica di Sant’Apollinare in Classe. Raggiungete la pineta sul mare con le spiagge e la natura che circonda la foce del Bevano e chiudete il percorso con una passeggiata nel bianco delle saline di Cervia.
Il parco archeologico dell’antico Porto di Classe
Arrivando da Ravenna cercate Porto Nuovo e l’area archeologica di Classe da poco riaperta dopo i lavori che l’hanno resa un sito moderno e affascinante. Nel centro visite verrete accolti con un’introduzione multimediale mente nell’area, priva di barriere architettoniche, troverete una passerella sul canale nella zona in cui si trovava il ponte antico e un percorso di visita articolato in sei punti cruciali con pannelli trasparenti a sovrapposizione grafica (lastre prospettiche) con serigrafie che mostrano ricostruzioni delle architetture di cui oggi rimangono solo alcuni resti.
Approfittate anche dei due belvedere che offrono la veduta complessiva del sito. Potrete visitare l’area in autonomia con un biglietto d’ingresso, oppure farvi accompagnare da una guida; in ogni caso rivivrete le attività quotidiane, lo sviluppo e l’abbandono del porto che sorgeva qui tra il V-VI secolo e fu un centro abitato multietnico, in cui confluivano genti provenienti dai quattro angoli dell’impero tanto che, oltre al latino, si parlavano il greco e numerosi dialetti, e si mescolavano usanze, religioni e modi di vivere.
I mosaici della basilica di Sant’Apollinare in Classe
Abbracciata dalle poche case di Classe nella campagna ravennate, la basilica di Sant’Apollinare in Classe si trova a soli 5 km da Ravenna. L’Adriatico, che un tempo le arrivava davvero vicino, oggi l’accarezza con una leggera brezza che la avvolge con i profumi del mare. Il campanile che sfiora i 37 metri di altezza risale alla fine del X secolo ed è reso snello ed elegante dalla successione di feritoie, monofore, bifore e trifore che salgono verso il cielo sorrette da colonnine con capitelli. Nell’ampia navata centrale, si allineano due file di grandiose colonne marmoree con capitelli decorati mentre, sui lati, si trovano preziosi sarcofagi databili tra il V e l’VIII secolo. A colpirvi saranno però i preziosi mosaici patrimonio UNESCO: quelli dell’abside, un tripudio di smeraldi e ori che raffigurano Cristo benedicente fra i simboli degli evangelisti e, in un trionfo di verde traboccante di fiori, alberi e uccelli, quelli da cui s’innalza la figura di Sant’Apollinare tra dodici pecorelle.
Nella pineta di Classe
Dalla basilica spostatevi in bici lungo la ciclabile per raggiungere, dopo circa 3 km, la località Fosso Ghiaia. Da qui, avrete accesso alla pineta di Classe (spiazzo per parcheggiare se vorrete arrivare fin qui in auto).
Luogo di reminiscenze letterarie – citata da Dante nel Purgatorio al canto XXVIII, e da Boccaccio nella novella VIII della Quinta giornata del Decameron – la pineta è l’ultima testimonianza del grande bosco che un tempo ricopriva il litorale ravennate con lecci, carpini e arbusti mediterranei. Un luogo fresco e profumato in cui pedalare lentamente respirando a pieni polmoni.
Verso la foce del Bevano
Tra la palude dell’Ortazzo, la zona umida dell’Ortazzino e la pineta di Classe, la foce del Bevano occupa un’area di 40 ettari, che vi riporterà a un passato in cui la fascia costiera era interamente caratterizzata da lagune e dune costiere. Oggi le potete ancora incontrare in questo luogo protetto dal parco regionale del Delta del Po che presenta grandi eccellenze naturalistiche e permette incontri con un’avifauna ricca in cui avvistare molte varietà di uccelli tra cui il Cavaliere d’Italia. Potete percorrere la strada sterrata che passa tra Otrazzo e Ortazzino per salire sulle torrette di avvistamento e vedere le valli dall’alto e poi affiancare il corso del fiume Bevano; nelle immediate vicinanze, fate una sosta al centro visite Cubo Magico Bevanella se vi piace l’idea di lasciarvi guidare in un’escursione.
Riserva naturale delle Saline di Cervia
Pedalando verso sud, dirigetevi verso la riserva naturale delle Saline di Cervia, raggiungibile in bici attraverso la pineta di Classe, lungo i lidi e la pineta di Cervia. Qui troverete un’oasi naturalistica che oggi rappresenta la porta sud del Parco del Delta del Po; estesa su 827 ettari e composta da oltre 50 bacini, riceve l’acqua del mare attraverso un canale di circa 16 km ed è un’oasi per molte specie di animali e vegetali. Qui potrete assaggiare il sale dolce, l’antico ora bianco di Cervia da sempre legata alla produzione del sale anche se oggi è una delle più frequentate e attrezzate mete balneari della riviera romagnola. Alla salina potrete accedere solo accompagnati dalle guide ambientali nel periodo primaverile-estivo e compiere escursioni a piedi, in barca elettrica, in trenino elettrico o in canoa e, naturalmente, in bicicletta. L’ambiente è popolato da specie rare come fenicotteri, cavalieri d’Italia, avocette e altre specie protette quindi, non dimenticate binocolo e macchina fotografica.
Per chi viaggia in camper
Classe
Area sosta Basilica Sant’Apollinare
Servizi: acqua, pozzetto scarico. Apertura annuale
Informazioni per un giro in bici da Classe a Cervia
IAT di Classe
www.turismo.ra.it
Parco della Salina di Cervia
www.salinadicervia.it
Cubo Magico Bevanella
www.atlantide.net