Avete presente il profumo del mare che entra in città? Quel mare che passa sotto i ponticelli, quello “infilzato” da centinaia di pali di attracco? Quel mare mai troppo blu, quello dei pescatori e dei gabbiani, quello che lambisce i tre gradini sugli usci delle case, quello che, cullando instancabile mille barche colorate, dirige un’orchestra di suoni bellissimi? Ecco, questa è Chioggia. La laguna veneta di fronte, le valli del Brenta e la foce del fiume alle spalle.
A piedi per Chioggia
Calli, campi e canali, come a Venezia, appunto. Quelli che nelle città “normali” sono vie, piazze e corsi d’acqua, in cui passeggiare con un po’ di meraviglia.
Ponte Vigo è il più imponente dei nove ponti di Chioggia; accanto alla piazza omonima, un leone marciano – el gato, come lo chiamano i locali – se ne sta immobile accanto al molo dei battelli per Pellestrina. I canali Vena – dove affacciano i più bei palazzi – Lusenzo, San Domenico e Lombardo disegnano la trama della città, fino alla Riva Mare, l’estrema parte dell’abitato proteso in sulla laguna.
Se volete vedere l’orologio da torre più antico al mondo, voltate le spalle alla laguna e dirigetevi alla chiesa di Sant’Andrea, percorrendo corso del Popolo, la strada più animata e piena di locali di Chioggia. La torre in stile romanico, custode dell’orologio, risale all’XI secolo. Se vi affascinano le credenze popolari legate alla religione, cercate la basilica di San Giacomo Apostolo, nei pressi della Pinacoteca: ospita il ceppo su cui sedette la Madonna reggendo Gesù morto, scena riprodotta nel dipinto presente, di autore ignoto. Trovate il tempo di mettere il naso nella Pinacoteca, non fosse che per ammirare i magnifici ambienti dell’oratorio della Santissima Trinità (risalente al 1500), dov’è insediata. Se invece andate cercando qualcosa di insolito, andate al museo di zoologia adriatica che si trova all’interno di palazzo Grassi: un museo universitario in cui, tra gli interessanti reperti legati all’ambiente marino, spicca e sorprende un esemplare di squalo elefante lungo ben otto metri.
La laguna e la foce del Brenta
Per entrare nell’anima di una città come Chioggia, dovrete anche saper guardare “oltre”. La laguna, per esempio, quel particolarissimo ambiente, placido e spesso avvolto nella foschia, in cui l’acqua, l’umidità e la salsedine scrivono il passare del tempo sulle case e sulle cose. A sud della città, il Brenta si moltiplica in canali e navigli creati ai tempi della bonifica, dando origine a uno scenario tanto affascinante quanto surreale, le valli del Brenta: una vasta distesa di terra fertile, le cui vivaci fioriture sono punteggiate dalle cascine. Il litorale di Pellestrina chiude la laguna dalla bocca del porto di Chioggia fino al litorale del lido di Venezia e la Strada Romea corre fino a Venezia, lunga e dritta sul Taglio di Brenta. In mezzo, tra la strada e il litorale, la vita della laguna si consuma a pelo dell’acqua, disegnando quell’habitat straordinario in cui tutto è armonioso.
In barca
Se vorrete fermarvi più a lungo, spingetevi fino a Mira e seguite il Naviglio magari in barca, per vedere dall’acqua la vita “fuori”. Affacciate sulle sponde, le ville si alternano con i pesanti bagagli di storia e leggende da raccontare.
Le ville della Riviera del Brenta sono raggiungibili a bordo dei battelli che ripercorrono l’antico percorso del burchiello offrendo l’opportunità di godere del patrimonio storico architettonico che tocca le dimore più famose: dalla Malcontenta a villa Widmann, dalla Barchessa Valmarana a villa Pisani a secondo dei programmi di navigazione. Poi via, a Fusina per ammirare Venezia che galleggia sul mare, o di nuovo a Chioggia, per il tramonto nella più romantica delle cornici.
Informazioni per visitare Chioggia
Consorzio Promozione Turistica Chioggia
www.chioggiavenezia.com
Museo di zoologia adriatica
www.museoolivi.it