Sapori “uguale” Castelli Romani
Tra le top ten del vino ci sono loro, i Castelli Romani. È da qui che le fragranze degli antichi vitigni di origine greca arrivano a stuzzicare i palati della capitale, quando in un ristorante di Trastevere si consulta la carta dei vini. Non si finisce di vedere Roma che si è già in una cantina di Frascati, alla ricerca di quel bouquet intenso e fruttato che tanto bene si abbina a piatti locali, tutti di straordinaria potenza: carbonara, amatriciana, porchetta, abbacchio al forno, coda alla vaccinara, carciofi… e chi più ne ha più ne metta.
Frascati, vino e ville
Frascati è sulla “traiettoria” delle strade consolari che escono dalla capitale. Andate subito in una delle osterie fedeli all’antichissima tradizione delle “fraschette” (da cui deriva il nome della città, benché siano tipiche di Ariccia), le capanne di fortuna fatte con ramoscelli (le frasche) che poi i viticoltori usavano per segnalare ai passanti la disponibilità di vino novello, pronto da degustare. Molte sono in realtà vecchie cantine ristrutturate dove si mangia in un’atmosfera familiare e allegra, come ci si aspetta da queste parti. Lasciate un po’ di spazio anche per l’assaggio di prelibati formaggi e prodotti sottolio, marmellate e miele che, nelle aziende vitivinicole accompagnano la degustazione di Frascati Superiore DOCG, vino di grande finezza ed eleganza ottenuto dalla malvasia Bianca di Candia. Fate solo in modo che la prima ebbrezza non offuschi (ma esalti) la bellezza del centro storico della cittadina, e quello delle ville patrizie dei suoi immediati dintorni, di epoca romana ma anche rinascimentale. Come la splendida villa Aldobrandini, la più prestigiosa residenza storica dei Castelli, e le numerose ville Tuscolane, alcune trasformate in scenografici relais immersi nel verde.
Uva in festa a Marino
Già, perché natura e paesaggio qui non sono solo un dettaglio. La terra d’origine vulcanica non solo ha reso fertili le campagne innescando una produzione enologica d’eccellenza fin dall’antichità, ma ha conferito al paesaggio caratteristiche uniche: due bellissimi laghi cinti verso est da una corona di colli ammantati di boschi.
Dopo Grottaferrata si scopre il primo di questi specchi d’acqua, il lago Albano, un tempo solcato da navi cerimoniali degli imperatori romani. Marino, arroccata sul versante settentrionale dell’antico cratere vulcanico è, insieme a Frascati, una delle mete classiche del wine tour tra i Castelli: vi si produce il bianco Marino Superiore DOC, vino elegante, dalla gradazione non troppo elevata che si adatta bene ai piatti a base di carne, come i rigatoni con la pagliata o la coda alla vaccinara. Se potete, passate di qui la prima domenica di ottobre in occasione della Sagra dell’Uva. Dalla Fontana dei Mori, al posto dell’acqua viene fatto sgorgare del vino, che va a riempire i boccali di tutti i partecipanti.
Sotto le fraschette di Ariccia
Restate sulla Strada dei Vini dei Castelli Romani per una degustazione di Colli Albani DOC a Castel Gandolfo, famosa per essere la residenza estiva del Papa, e ad Albano Laziale, dove a fine luglio c’è Borghi DiVini, una tre giorni dedicata a street food e cultura del vino. E finalmente approdate ad Ariccia, la vera patria delle fraschette e della porchetta, del maialino arrostito al forno e aromatizzato tipico della cucina popolare romanesca. Molte sono quelle all’aperto, sempre piene di gente e vivacissime, un must che richiama enoturisti da tutto il mondo. Se amate la storia del cinema fate un salto anche a palazzo Chigi, dove Luchino Visconti ha girato Il Gattopardo.
E se il vino (si) fa cultura…
Spostatevi infine sulle rive del lago di Nemi e fate incetta di fragoline di bosco, produzione spontanea di queste zone. Se potete, non perdetevi in tarda primavera il tripudio di fantasia e colori dell’Infiorata di Genziano di Roma, conosciuta in tutto il mondo.
Stretta tra la sponda orientale del lago e i colli Albani, a Rocca di Papa chiedete informazioni presso la sede del parco regionale dei Castelli se siete tentati dagli itinerari naturalistici e archeologici dei Colli Albani, senza per questo abbandonare il filo conduttore del vostro viaggio nei Castelli, il vino. Anzi, passati i castagneti che avvolgono in un abbraccio il centro storico di Rocca Priora, fermatevi a Monte Porzio Catone per visitare il museo diffuso del vino, allestito in tre antichi tinelli (antichi locali per la produzione e conservazione del vino) e interamente dedicato alla storia della lavorazione dell’uva. I locali si affacciano su una via del centro storico, dando così senso alla forma diffusa del museo. Che non manca di mettere a disposizione dei visitatori una sala degustazione!
Informazioni per visitare i castelli romani
Visit Castelli Romani
www.visitcastelliromani.it