Si sente spesso parlare di cuore verde di una regione, di un paese. Ognuno, poi, declina il cuore verde secondo la propria immaginazione: verde di folti boschi o verde di colli e pascoli ricoperti d’un mare d’erba. Il cuore verde delle Marche è anche il verde selvaggio del parco regionale della Gola della Rossa e di Frasassi che si traduce in un habitat intatto in cui da sempre nidifica l’aquila reale, sui costoni di roccia affacciati al torrente Sertino.
Le pozze solforose della Gola della Rossa e di Frasassi
A disegnare il confine ovest del Parco, quasi a proteggerlo con il suo corso, è proprio il torrente Sertino, le cui acque solforose formano, non molto lontano dalle grotte di Frasassi, graziose pozze immerse nella folta vegetazione. Attenzione, però: contrariamente a quanto si possa pensare, l’acqua è fresca, caratteristica che non le rende così gettonate. Al di là del piccolo slargo dove potrete lasciare l’auto per scendere alle pozze, una ripida passeggiata a balconata sale all’eremo di Santa Maria Infra Saxa, suggestivo edificio in pietra ricavato in parte nella roccia. Se siete amanti del genere potete accedere liberamente – e a vostro rischio – nella grotta alle spalle dell’eremo, il cui fondo non è visibile dall’esterno e dove vivono centinaia di pipistrelli.
Le grotte di Frasassi
Appena più a valle, il Sertino compie il miracolo: le grotte di Frasassi. L’ecosistema di questo complesso ipogeo, che si è sviluppato a partire da sostanze minerali senza l’ausilio della luce, potrebbero giustificare forme di vita nel sottosuolo di altri pianeti: da qui l’interesse che queste grotte suscitano negli scienziati di tutto il mondo. Scienza a parte, le grotte si presentano a chi le visita come uno dei più spettacolari complessi carsici d’Europa, in continua evoluzione. Impossibile venire da queste parti senza dedicare tempo alla visita: grandiosa è la grotta Grande del Vento, decisamente suggestiva quella delle Candeline, due “chicche” di un percorso che vi lascerà estasiati per poco più di un’ora.
Da vedere nei dintorni
Poco distante dall’ingresso, nella piccola frazione di San Vittore alle Chiuse, andate a vedere la graziosa e solitaria abbazia accanto a cui si trova il minuscolo edificio del museo Speleo-paleontologico e archeologico che conserva però uno spettacolare ittiosauro risalente a 150 milioni di anni fa.
Spingetevi poi fino a Genga, intatto borgo medievale alto sopra un colle dominato dal castello, e fino a Serra San Quirico, appena oltre la Gola della Rossa. Protetto dal monte Murano, nella media valle del fiume Esino, il borgo è racchiuso da possenti mura caratterizzate dalle “copertelle“, i passaggi coperti arcati; lo splendido centro storico è ricco di chiese e palazzi di rara bellezza: su tutti spicca la chiesa di Santa Lucia, gioiello barocco ricco di opere d’arte.
Uno spunto di…vino
Le grotte di Frasassi si trovano a meno di 10 km da Sasso Ferrato, città del vino, e a una ventina da Matelica, patria del Verdicchio: mappe facilmente reperibili sul posto indicano le enoteche comunali, ben organizzate, e le cantine, dove infilarsi per una innocente degustazione e uscire con la borsa piena. A buon intenditor…
Per chi viaggia in camper
Genga
Parcheggio La Cuna, (vicino alla biglietteria delle grotte)
Servizi: acqua, pozzetto scarico, illuminazione, servizi igienici
Informazioni per visitare la Gola della Rossa e le grotte di Frasassi
Grotte di Frasassi
www.frasassi.com
Parco Naturale Regionale delle Gole della Rossa e di Frasassi
www.parcogolarossa.it