I tesori di Ascoli Piceno

di Redazione
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Ascoli Piceno è uno dei tanti gioielli delle Marche, reso unico dal suo cuore in travertino. Piazza del Popolo, armoniosa ed elegante, è uno spettacolo e rappresenta solo un pretesto, irrinunciabile, per vedere tutto quello che la cittadina offre.

Passeggiare a piedi nel cuore di Ascoli Piceno

Nel centro storico di Ascoli Piceno è difficile trovare un monumento che non sia costruito in travertino. Merito delle vicine cave di San Marco, Rosara e Acquasanta Terme, attive da quasi duemila anni. E merito anche degli architetti che, secolo dopo secolo, hanno scelto questo materiale per dare forma alla centralissima piazza del Popolo, da molti considerata una delle più belle d’Italia. Vi si affacciano la chiesa di San Francesco, il palazzo dei Capitani del Popolo, edifici rinascimentali, i portici e le logge. Ma anche le vetrine dello storico caffè Meletti, in attività dal 1905: nelle sue sale Liberty sono passati il filosofo Jean-Paul Sartre, lo scrittore Ernest Hemingway, il pittore Renato Guttuso, il compositore Pietro Mascagni, lo scrittore e regista Mario Soldati… Magari solo per poche ore, ma sono stati qui, a sorseggiare la famosa Anisetta Meletti, il liquore a base d’anice che ha reso celebre il locale e l’intera città.
Forse anche loro sono rimasti assorti davanti alla maestosa facciata del palazzo dei Capitani del Popolo, un possente edificio costruito tra il XIII e il XIV secolo dove hanno soggiornato i vicari dei signori che nei secoli hanno governato Ascoli, dagli Sforza ai Papi. E lo stesso avranno fatto guardando l’imponente sagoma gotica della chiesa di San Francesco. La storia dell’edificio è tra le più toccanti del Medioevo: nel 1215, infatti, dopo che Francesco d’Assisi visitò la città, una trentina di giovani profondamente colpiti dalla sua predicazione indossarono il saio dando vita all’Ordine dei Frati minori conventuali. Nel 1258 ebbe inizio la costruzione della chiesa, dove la comunità trovò accoglienza.
A fare da contraltare a piazza del Popolo, c’è la vicina piazza Arringo con il Duomo di Sant’Emidio, dove vale la pena scendere nella cripta in cui è conservato uno dei capolavori di Carlo Crivelli, pittore veneziano del Rinascimento che visse in questa città. Ammirate poi il vicino battistero di San Giovanni, che conserva ancora la fonte battesimale a immersione del XII secolo, e palazzo dell’Arengo, oggi sede della Pinacoteca Civica. La piccola, ma importante, raccolta di opere dal XV secolo in poi, comprende anche un Pellizza da Volpedo (Passeggiata amorosa del 1901), l’autore del famoso Quarto Stato; accanto, il palazzo Episcopale è anch’esso sede di un museo, quello Diocesano.
Non lasciate la città senza percorrere, infine, via delle Stelle lungo il vecchio perimetro delle mura cittadine. È qui che si scopre l’”Ascoli” più medievale, con le torri merlate, i palazzetti e le strade a ciottoli. Arrivati in fondo, ecco l’ultima chicca: il ponte Romano di età augustea (I sec. d.C.), realizzato con una sola campata di circa 62 metri: per i tempi, un’impresa davvero eroica!

Per chi viaggia in camper

Ascoli Piceno
Parcheggio seminario vescovile in Via De Gasperi
Servizi: acqua, elettricità

 

Informazioni per visitare Ascoli Piceno

Ascoli Piceno
visitascoli.it

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