Chilometri di curve, sinuose come i profili che delimitano la vista. Avvolgenti come il profumo del mirto scaldato dal sole, sincero come la gente di questa terra, dall’anima ruvida e dal cuore grande. Una campagna dipinta da vigneti e ulivi secolari, dai boschi macchiati dal giallo delle ginestre e dal silenzio del vento che risuona all’infinito.
Le sorgenti di Su Gologone
A una manciata di chilometri da Oliena, protetta alle spalle dalle rocce del monte Corrasi, potrete ammirare un fenomeno naturale inaspettato in un luogo decisamente sorprendente. Ai piedi di un baluardo dolomitico, infatti, da una profonda gola tinta dal verde dei riflessi cristallini, sgorga dal sottosuolo un’imponente massa d’acqua purissima (ca 500 litri al secondo!): la sorgente di Su Gologone, forse la più importante in Sardegna, che confluisce nel placido corso del fiume Cedrino, che scorre a poca distanza. Misteriosa come questi luoghi, intrigante per natura, nasconde la sua origine a profondità ancora inesplorate nonostante i molti tentativi di esplorazione subacquea culminati al momento con la discesa di Alberto Cavedon fino a 135 metri. Attorno alla sorgente sarete all’ombra di un bosco di slanciati eucalipti ottimo per una sosta o un pic-nic al riparo dal caldo.
La valle di Lanaittu
Non distante dalla sorgente si snoda la strada sterrata che risale per circa 8 km la valle di Lanaittu, forse la migliore occasione per assaggiare la Barbagia più autentica. Punto nevralgico del giro è il rifugio di Sa Oche, un tempo caserma forestale e oggi suggestivo punto di appoggio e partenza. A breve distanza potrete infatti esplorare le grotte di Sa Oche e Su Bentu che si aprono su una spettacolare parete calcarea costituendo l’ingresso di uno dei principali sistemi idrogeologici dell’isola. Ma non solo: sempre a breve distanza si trova la grotta Corbeddu, che deve il nome all’omonimo brigante-eroe che, secondo la leggenda, vi si rifugiò per sfuggire all’ordinanza di cattura ingiustamente emessa nei suoi confronti. In queste cavità, dopo campagne di scavi, sono stati rinvenuti, e ancora visibili, i più antichi resti di ossa umane ritrovati in Sardegna.
Vale una visita anche il villaggio nuragico di Sa Sedda ‘e sos Carros abitato fino al VII secolo a.C. Per impegnare tutti i sensi, concedetevi una pausa intorno al fuoco con i pastori per gustare pecorino sardo e il famosissimo maialetto.
Informazioni per visitare le sorgenti di su Gologone e la valle di Lanaittu
Sorgenti su Gologone
www.sorgentisugologone.it
Valle di Lanaittu
www.sardegnaturismo.it