Trekking nella foresta della Valsolda

di Redazione
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Affascinante e selvaggia, la foresta della Valsolda vi aspetta se siete alla ricerca di natura e silenzio. Armatevi di un buon binocolo o un teleobiettivo per catturare i tanti animali che popolano l’area e alcuni scorci sulle cime aspre della vallata e sul lago di Lugano.

Ruvide pareti chiudono una vallata verdissima di cui il bosco è il signore indiscusso. Godetevela lungo i pochi (ma buoni) sentieri che attraversano la foresta della Valsolda, 318 ettari di natura assoluta in un angolo appartato della provincia di Como.

Foreste in Lombardia?

Certo suona un po’ strano eppure sono ben 20 le foreste da scoprire sul territorio lombardo. E quella della Valsolda è tra le più suggestive! Si tratta di aree di proprietà della Regione Lombardia per un totale di 23.000 ettari che vengono gestite da ERSAF, l’ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste che si occupa della loro tutela e valorizzazione. Grazie a loro troverete sentieri in ordine, cartellonistica e ripari per vivere un weekend in Lombardia nel verde e in tutta sicurezza.

La foresta della Valsolda

Sul ramo nord-orientale del lago di Lugano, quasi al confine con la Svizzera, vi aspetta un bel trekking in una delle foreste più selvagge della Lombardia, dove il sentiero si apre nel fitto della vegetazione tra i richiami degli animali. In questo ambiente così integro sono state create due aree di tutela, una riserva naturale orientata, a sud, in cui si snoda l’itinerario proposto e una riserva naturale integrale, a nord. Il sentiero non presenta particolari difficoltà ma richiede un po’ di allenamento e un equipaggiamento da montagna; ricalca il Sentiero Faunistico Maurizio Monti, lungo cui incontrerete 11 pannelli per l’osservazione della fauna e una splendida altana panoramica nel punto più alto, e la Via dei Canti, che vi aiuterà a riconoscere gli uccelli attraverso il loro canto.

Gli animali della foresta

La foresta della Valsolda è un’area di grande interesse faunistico. Muovendovi con cautela potrete osservare il capriolo, il camoscio e il cervo di cui, in autunno, potrete anche ascoltare i bramiti. Li potrete scorgere nelle prime ore del mattino o verso il tramonto, seguendo le tracce sul terreno, o appostandovi nei punti di osservazione.
Il bosco protegge anche volpi, tassi, faine e la donnola oltre ai tanti uccelli, dal gallo forcello ai rapaci come il gheppio, la poiana e l’aquila reale che non sarà raro osservare mentre volteggia maestosa tra le cime.

L’itinerario nella foresta della Valsolda

Dall’abitato di Dasio (597 m), seguite inizialmente il Sentiero delle Quattro Valli (un trekking di 45 km che attraversa le valli Sanagra, Cavargna, Rezzo e Valsolda), contrassegnato dal numero 3 sbarrato. Raggiungete il torrente Soldo da superare grazie a un bel ponticello in legno e risalite il versante opposto superando le baite della località Ranco (750 m) fino a incontrare il bivio con la strada cementata che proviene da Drano (è possibile salire anche da questa frazione, ma il dislivello è molto più accentuato). Proseguite svoltando a sinistra e farete il vostro ingresso nella foresta demaniale Valsolda, accolti da un cartello che ne battezza il confine. Inizia qui la Via dei Canti che, con i suoi bollini blu, vi accompagnerà lungo il percorso. Con una pendenza più mite continuate a salire tra pareti calcaree e boschi di carpino e pino silvestre fino a raggiungere l’alpe Serte (860 m) dove tavoli e panche vi aspettano per una sosta. Da qui, accanto ai bollini blu, troverete anche quelli rossi che indicano il Sentiero Faunistico che vi permetterà di conoscere gli animali che vivono in questo ambiente. Camminate in salita seguendo le indicazioni per l’alpe Pessina (1217 m), attrezzato punto di sosta (il più alto del percorso) con vista panoramica sulla Valsolda e sul lago di Lugano.
L’ultimo pannello del Sentiero Faunistico è sicuramente uno dei più interessanti; dedicato agli ungulati, si trova accanto a un’altana costruita per osservare gli animali senza disturbarli. Con un po’ di fortuna potrete ammirare il volteggiare dell’aquila reale sulla foresta ma, in ogni caso, potrete godere del magnifico panorama sulle cime del monte Prade (1607 m) e del Torrione (1805 m). Se siete curiosi, per la discesa, potete passare dalla grotta Tana del Lupo e arrivare al passo Stretto a 1102 metri di quota; da qui scendete fino a ritrovare la carrabile nei pressi dell’alpe Serte per poi percorrere a ritroso la prima parte dell’itinerario fatto in salita.

Scheda tecnica

Dislivello: 620 metri
Tempo di percorrenza: 3 ore e 30 minuti per l’intero anello
Difficoltà: E
Segnavia: 3 sbarrato, bolli blu e rossi, cartelli

Informazioni per visitare la Valsolda

Foreste di Lombardia > Valsolda
www.ersaf.lombardia.it

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