In moto al passo della Mauria

di Tiziana Crimella
Friuli Venezia Giulia
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Veneto
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Borghi
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Montagna
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Moto
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Si parte dal Friuli, si guida lungo il Tagliamento, negli scenari della Carnia, poi giù verso Cortina d’Ampezzo, per chiudere in bellezza un itinerario che sa di storia, profuma di sapori tipici e culmina nella meta più trendy delle Dolomiti venete: il passo della Mauria.

Colline, fiumi, montagne. Grandi paesaggi e un bel po’ di curve per un itinerario su due ruote tutto da gustare fino su al passo della Mauria, tra Friuli e Veneto, Carnia e Cadore.

Su due ruote lungo il fiume

Il Tagliamento in questo tratto dà origine all’affascinante ambiente protetto del Greto del Tagliamento in cui le acque scorrono a canali intrecciati; vasti ghiaioni in cui vegetano solo piccoli arbusti e, sulle isole tra un canale e l’altro, pioppi neri e salici bianchi: i magredi.
A Spilimbergo posate la moto per spingervi nella centrale via storica fino a palazzo degli Spilimbergo di Sopra, splendido edificio la cui facciata è completamente affrescata. Sull’altra sponda del Tagliamento, una manciata di chilometri più avanti, a imporre una sosta è una questione di gusto: a San Daniele del Friuli, i prosciuttifici si possono visitare, per imparare tutto sul San Daniele DOP e finire con una degustazione del pregiato salume di cui vengono proposte le varie stagionature. Per la spesa da trasportare in moto è d’obbligo il sottovuoto! Minuscolo, appartato e interamente circondato da boschetti di pioppi e ontani e da canneti: il lago di Ragogna è un punto dove sgranchirvi le gambe e ascoltare il silenzio. Il bacino è naturale, alimentato da una sorgente e popolato da diverse specie di uccelli migratori e pesci; da annotare assolutamente se siete amanti del bird watching.
Dovete fare ancora un po’ di strada e superare Gemona del Friuli prima che il letto del fiume si restringa. Succede al cospetto del monte San Simone; la salita è imperdibile, per la vista esagerata che si gode una volta in cima. Ma bisogna fare attenzione: la strada è molto stretta e con l’unica protezione di una folta vegetazione; vi aspettano 28 tornanti, di cui quasi tutti quelli a sinistra ricavati in brevi gallerie. Ai piedi del monte, il lago di Cavazzo, con il suo “strano” monumento all’isolatore antisismico che rappresenta l’onda distruttiva, è un luogo della memoria del terremoto del 1976. Una memoria lungimirante, però: il viadotto di Somplago, costruito secondo una speciale tecnologia ingegneristica, resistente a scosse violentissime, è un vero e proprio monumento alla prevenzione.
Oltre il monte, ecco Venzone: oltre a essersi aggiudicato il titolo di “Borgo dei borghi 2017”, vi conquisterà per il tripudio di lavanda, essenza che spicca dentro e fuori le vetrine, compare come ingrediente nelle conserve, nei distillati e nei menu dei ristoranti con la sua graziosa tinta che colora anche le case, le finestre e molti oggetti d’arredo.

Passaggio in Carnia

Poi è Carnia. A Tolmezzo, l’ultima sosta prima di affrontare il tratto alpino, fatela per visitare il museo Carnico delle Tradizioni Popolari, 30 stanze che accolgono, con ricostruzioni di ambienti, oggetti e arnesi della tradizione locale tra il IX e il XIX secolo. A Enemonzo, già nella beata solitudine delle Alpi Tolmezzine, se è l’ora giusta potete fare un pic-nic direttamente sui tavoli nel prato del Caseificio Val Tagliamento: tome, ricotte e stracchini sono prodotte con latte di provenienza strettamente locale e affiancano un genuino gelato artigianale.

Qualche spunto per possibili deviazioni

Tutte da programmare, ecco qualche idea se vorrete allungare il giro. Attorno al monte Verzeghis potete compiere un entusiasmante anello con partenza e arrivo a Tolmezzo; percorrendo invece il Canale di Gorto, tra Tolmezzo ed Enemonzo, raggiungerete la val Pesarina, da cui sconfinare nel Cadore e riprendere la strada maestra toccando il lago di Sauris e i borghi fiabeschi della Carnia più appartata e pittoresca. Anche la sella di Razzo, che mette in comunicazione la val Pesarina con Vigo di Cadore, è una meta cui difficilmente i motociclisti rinunciano: in cima, un vasto altopiano a pascolo con vista mozzafiato.

Il passo della Mauria e il Cadore

Superata Ampezzo le case e i luoghi si diradano in questo magnifico territorio. Poco sotto il passo, che segna il confine tra il Friuli e il Veneto, tra la Carnia e il Cadore con il gruppo delle Marmarole e la valle Ampezzana, potrete individuare le sorgenti del Tagliamento, indicate da un segnale marrone al margine di un tornante. Per raggiungere Cortina si può scegliere la strada che corre a nord così da affrontare il passo Tre Croci, all’ombra del monte Cristallo oppure puntare verso il lago di Pieve di Cadore e guidare sotto l’Antelao e il Sorapiss, nel maestoso contesto delle Dolomiti più famose e spettacolari… A voi la scelta!

Scheda tecnica

Partenza: Udine o Pordenone
Arrivo: Cortina d’Ampezzo
Lunghezza: 250 km circa
Tappe: Spilimbergo, San Daniele del Friuli, lago di Ragogna, lago di Cavazzo, Venzone, monte San Simone, Tolmezzo, Ampezzo, passo della Mauria, Cortina d’Ampezzo

 

Informazioni per un giro al passo della Mauria

PromoTurismoFVG
www.turismofvg.it

Venzone turismo
www.venzoneturismo.it

Carnia turismo
www.carnia.it

Cadore turismo
www.dolomiti.org

Caseificio Val Tagliamento
www.caseificiovaltagliamento.it
 

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