Le battaglie sul monte Zenone
Una delle battaglie più complesse della Resistenza ligure fu quella che avvenne a monte di Sestri Levante, dove i partigiani della Divisione Coduri fronteggiarono gli Alpini del Battaglione Monte Rosa e i nazisti che li spalleggiavano. Quando si rese necessario un massiccio spostamento di uomini tra la val Graveglia e la val di Vara, l’area del monte Zenone fu teatro di una serie di scontri lampo dove prevalsero i partigiani per la capillare conoscenza del territorio e la determinazione di comandanti e uomini temerari.
L’area delle operazioni è sorprendente per come la visuale posa spaziare sia in direzione della dorsale appenninica che verso la successione intensa di golfi sulla costa, in questo punto particolarmente frastagliata. Per il tipo di vegetazione d’alta quota e la presenza costante del mare all’orizzonte, il paragone è quello con le grandi distese nord-americane. Cavalli allo stato brado, roccoli di cacciatori e sterrati senza fine, hanno un sapore tutto yankee che non lascia sospettare la vicinanza delle affollate spiagge di Sestri Levante e del Tigullio, mille metri di dislivello più sotto.
L’itinerario lungo le pieghe del monte Zenone
L’avvicinamento all’inizio del percorso avviene dalla località Bargone, nel comune di Casarza Ligure. Lasciato l’abitato per la strada in salita dal parcheggio in centro al paese, procedete verso la frazione Costa di Bargone, che dovrete però ignorare svoltando a destra all’ultima curva prima delle case. Una sbarra indica il divieto di transito per i mezzi privati anche se, in realtà si tratta di una strada pubblica che può essere percorsa a rischio delle sospensioni e del fondo della vostra auto. Riuscendo a guadagnare un po’ di tornanti – e 600 metri di quota – potrete arrivare a un bivio dove uno spiazzo lascia possibilità di parcheggio. Il luogo è riconoscibile per il tabellone dell’Associazione Nazionale Partigiani che racconta la storia della battaglia del monte Zenone. Iniziate a camminare lungo lo sterrato pianeggiante a destra, assecondando i crinali della montagna; ignorate le indicazioni per il monte Pu e proseguite fino a raggiungere la stazione di rilevamento dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Fino a questo punto l’itinerario è percorribile anche in bici. Imboccate il sentiero lasciando a sinistra alcuni manufatti minerari; con un pizzico di suggestione vi sembrerà di tornare al 13 settembre 1944 e immaginare 500 uomini della Resistenza mimetizzati ovunque attorno a voi in attesa delle pattuglie nemiche.
Tra cespugli guadagnate la quota del bivio del sentiero per Velva, dove si svolta a destra per mantenersi sul crinale lato mare; a una successiva biforcazione, continuate tenendo la destra in salita per superare un ampio avvallamento di trincea circondato dagli alberi. A monte di questo vi aspetta l’ultimo dislivello fino alla sommità del crinale, lungo il quale potrete procedere a vista fino al segnale di vetta del monte Alpe.
Scheda tecnica
Partenza: località Bargone
Durata: 3 ore da Bargone – 1 ora dal tabellone ANPI
Dislivello: 780 metri da Bargone – 180 dal tabellone ANPI
Periodo: da gennaio a dicembre