Il castello di Racconigi, antica residenza sabauda

di Anna Tremolaterra
Piemonte
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Castelli
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Collina
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A meno di un'ora d'auto da Torino eppure immersi in una straordinaria isola verde, il fastoso castello di Racconigi e il suo immenso parco raccontano le atmosfere spensierate delle estati sabaude, trascorse tra sfarzosi ricevimenti, gite in barca e battute di caccia.

Il castello di Racconigi e il suo parco, tra i beni patrimonio UNESCO, non sono solo una delle più belle regge del circuito delle Residenze Sabaude del Piemonte ma anche un’oasi verde in cui rifugiarsi per una gita a pochi chilometri da Torino.

Passeggiando tra il giardino e il parco

Nel giardino del castello di Racconigi firmato dal francese André Le Nôtre (archistar ante litteram la cui mente ha partorito i giardini di Versailles, tanto per capirci), ci si imbatte a ogni passo in vivaci corsi d’acqua, piccoli laghetti, grotte e superbi monumenti. E che dire del parco (170 ettari) dove un tempo si svolgevano le battute di caccia? Beh, per esempio che nel 2010 è stato eletto il più bello d’Italia dalla giuria che presiede il Premio di Parchi e Giardini o, ancora, che è stato location per film e fiction tra cui la fortuna serie tv “Elisa di Rivombrosa”. Potrete attraversarlo in maniera molto romantica con un giro in carrozza o a piedi fino alle Margherie, le abitazioni in stile neogotico dei marghé, i contadini, di cui scoprire gli ambienti con le stalle, i granai e i magazzini. Era da qui che arrivavano le materie prime e gli ingredienti per imbandire i banchetti delle ricorrenze dei reali: pensate che per il matrimonio di Emanuele Filiberto con Caterina d’Este, nel 1684, dalle cucine uscirono ben 250 diverse portate per gli invitati!

Tra le stanze del castello di Racconigi

Sembrerà strano ma, uno dei pezzi forti durante la visita al castello di Racconigi sono proprio le cucine: enormi, lunghissime, allestite com’erano un tempo, da far quasi venir voglia di mettersi a impastare sui ripiani in marmo, tra le decine di utensili, pentole, teglie, taglieri usate dagli “chef reali”.
Nelle sale del castello è un tripudio di stucchi, affreschi e sontuosi arredi. Al primo piano si trovano gli appartamenti di rappresentanza, le sale cinesi, gli appartamenti principini (cui si accede attraversando la galleria dei Ritratti, oltre 3mila!), quelli del cardinale, del re e della regina. Mentre al secondo piano potrete andare alla scoperta delle stanze di Carlo Alberto, di Umberto II e di Vittorio ed Elena.

Quattro passi a Racconigi

Terminato il giro al castello di Racconigi, dalla piazza che guarda la facciata meridionale, passeggiate lungo il monumentale viale alberato voluto dal re Carlo Alberto o, se preferite, imboccate via Morosini per arrivare al cuore storico di Racconigi: fermatevi qui per un caffè sotto i portici di piazza Vittorio Emanuele II, chiedendo di assaggiare il Real Biscotto, a base di farina di mais e nocciole tostate. Se la curiosità vi spinge ad andare oltre, puntate piazza Santa Maria, sulla quale affacciano la chiesa di San Giovanni Battista, considerata il Duomo di Racconigi, e la chiesa di Santa Maria Maggiore. Scegliete quindi il ristorante che fa per voi tra i tanti locali che si propongono lungo le viuzze del centro: nei menu non mancheranno bollito misto servito con salse e contorni vegetali, trippa e cappone. Difficilmente resterete delusi!

Informazioni

Comune di Racconigi
www.comune.racconigi.cn.it

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