Il silenzio ovattato delle chiese e dei conventi, i colori vivaci dei fiori alle finestre, il blu intenso del mare e il profumo prepotente della cucina che gode di contaminazioni arabe. Anche solo in compagnia dei propri passi che risuonano sull’acciottolato, Erice è una cittadina sospesa nel tempo – e spesso tra le nuvole – che regala sensazioni uniche; da queste parti, il bello (magnifico!) e il buono (buonissimo!) catturano i sensi anche dei più distratti.
La passeggiata a Erice
Un enorme muraglione in pietra chiara che vi farà sentire piccoli piccoli, protegge la passeggiata nel centro storico, a pianta triangolare: sono le mura ciclopiche a ovest della città, interrotte da torri merlate e dalle tre porte normanne. Normanna è anche la chiesa di San Giuliano, risalente all’anno Mille, con una graziosa facciata in pietra rosa. La Matrice, chiesa dedicata all’Assunta, fu eretta invece all’inizio del XIV secolo, ma solo più tardi venne arricchita dal protiro gotico davanti al magnifico portone ogivale. Al suo interno potete ammirare una Madonna con Bambino in marmo del XV secolo e una pala d’altare cinquecentesca. Risale invece al Trecento il massiccio campanile isolato della chiesa, ricco di merlature, bifore e monofore, ispirato allo stile chiaramontano.
Via San Carlo e via La Russa che si diramano dal seicentesco monastero di San Carlo sono due delle tante stradine in cui respirerete il fascino del borgo. Il centro del reticolato medievale è occupato da una chiesa trecentesca e da un monastero che costituiscono il complesso di San Pietro. Tra una chiesa e l’altra, sarete in piazza Umberto I, cuore della città, con la biblioteca e il palazzo municipale che ospita il museo Cordici. Dentro monete antiche e reperti preistorici, punici e greci; fuori, nelle botteghe di artigianato, ceramiche finissime, la cui lavorazione è ripresa a metà del XX secolo secondo la tradizione antica ericina, e tappeti variopinti ancora prodotti con rudimentali telai. Il profumo dei dolci a base di pasta di mandorle e cedro candito si mischia a quello dei piatti di cus cus, di pesce, ma anche di carne di montone, come vuole la vera ricetta araba.
Il castello di Venere
Incontrate il castello normanno, edificato nel XII secolo sui resti dell’antico tempio romano di Venere Ericina, cui deve il nome. Decaduto il suo ruolo di fortezza, trascurato dai cartaginesi, visse poi un lungo periodo di incuria e abbandono fino a quando, verso la fine dell’800, il conte Agostino Pepoli si occupò della riqualificazione dell’area, ricostruendo la torre pentagonale e la cortina merlata. A lui si deve anche la progettazione del magnifico giardino del Balio all’inglese e di uno dei simboli che più identificano Erice: la torretta sulla rupe a nord ovest del castello.
Da sapere…
La Pro Loco di Erice gestisce, insieme al comune, il ricco cartellone di eventi della città. Il paese, oltre a far parte dei borghi più belli d’Italia, fa parte della Strada del Vino Erice Doc, un dettaglio che gli appassionati di Bacco e cantine non si lasceranno sfuggire. In città è attivo il Vespa Club Erice: se siete tra quelli a cui piace andare ovunque in Vespa, tenete d’occhio il calendario degli incontri del Club.
Cosa vedere nei dintorni
Se siete a Erice, non perdete l’occasione per visitare Trapani e le Saline e, da Trapani, magari fate un salto all’isola di Favignana; poi, più a nord, meritano una gita San Vito Lo Capo e la Riserva Naturale dello Zingaro, 1650 ettari di area protetta su 7 chilometri di fascia costiera.
Per chi viaggia in camper
Erice
Area sosta Bike&Kite Accommodations
Via Dante Alighieri 40, località Casa Santa
Tel. 348.2408695
www.biteaccommodations.com
Servizi: acqua, pozzetto scarico, illuminazione, elettricità, docce.
Informazioni per visitare Erice
Proloco Erice
www.prolocoerice.it
Castello di Erice
www.fondazioneericearte.org
Per la funivia
www.funiviaerice.it