Alla scoperta della Sicilia orientale

di Redazione
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Immaginate una terra piena di luce perfino in inverno! Dominata dal grande cono dell’Etna e bagnata dal mar Ionio, la Sicilia orientale rivela città e paesaggi modellati dalla lava del vulcano, in un viaggio unico da Taormina ad Acireale fino agli antichi altopiani della Magna Grecia.

Tuffatevi nei colori e nei profumi della Sicilia orientale per un itinerario che parte dalla meravigliosa Taormina per scendere fino a Siracusa. Scoprite il fascino ruvido dell’Etna e lasciatevi abbracciare dai capricci dei capolavori del Barocco.

I profumi di Taormina

Bagnata dal mare e sorvegliata dalla possente mole dell’Etna, Taormina è una meta turistica fin dal XVIII secolo, quando divenne una delle tappe del Grand Tour. Per una passeggiata nel centro storico iniziate da porta Messina che immette su corso Umberto I, l’asse principale della città, su cui guardano botteghe artigiane di ceramica e negozietti. In piazza Vittorio Emanuele andate a vedere palazzo Corvaja nel quale convivono le merlature arabe della torre con le bifore gotiche del salone e le cornici di calcare e pietra lavica. Non perdetevi il teatro Greco, che si affaccia sul golfo e sul vulcano fin dal III secolo a.C.. Tornati sul corso, fate una sosta alla chiesa di Santa Caterina prima di raggiungere le Naumachie, 18 nicchie aperte nel muro che in epoca greca costituivano una delle pareti perimetrali del ginnasio e il cui nome, “battaglie navali”, deriva dalla sovrastante cisterna che alimentava d’acqua l’intera città.
Per entrare nel cuore di Taormina raggiungete piazza XXV Aprile, balcone panoramico sull’Etna, con le chiese di Sant’Agostino e San Giuseppe oltre al Wunderbar, che con un pizzico di glamour riporta a frequentazioni illustri come quella di Greta Garbo e di Liz Taylor. Attraversate porta di Mezzo, con la seicentesca torre dell’orologio e continuate fino a piazza del Duomo, con la cattedrale del XIII secolo, il palazzo del Municipio e una fontana barocca al centro. Se ne avete ancora, salite alla Badia Vecchia, monastero del XV secolo, oggi sede del museo archeologico; nei dintorni troverete alcuni locali per concedervi una meritata sosta rinfrescante a base di granita, quella vera. Con la funicolare, o lungo le scalinate scendete al mare tra giardini e bouganville per godere della spiaggia di Taormina, Mazzarò, con le sue acque cristalline e un istmo che la collega all’isola Bella.

I colori dell’Etna e il panorama sulla Sicilia orientale

L’esplorazione della Sicilia orientale prosegue con Castiglione di Sicilia, arroccata ai piedi di un castello, e Linguaglossa, dove si concentrano le piste del versante nord dell’Etna, che è pur sempre il vulcano attivo più grande d’Europa. Lungo le sue pendici in inverno potrete sciare tra il nero delle rocce vulcaniche, il bianco della neve e il blu del cielo e del mare sottostante. Il comprensorio sciistico etneo si suddivide in due aree principali: oltre a quello di Linguaglossa, a sud si incontra la stazione per gli sport invernali di Nicolosi. L’intero territorio è protetto dal parco dell’Etna. Nelle stagioni di mezzo, non perdetevi la camminata che, da Zafferana Etnea, porta nella valle del Bove, il catino sud-est della montagna; ai crateri sommitali potete arrivare invece dal rifugio Sapienza (1800 m sul versante sud), dal rifugio Citelli (1741 m) e da Piano Provenzana (1800 m), entrambi su quello orientale.

Un tuffo nel barocco di Acireale

Dalle pendici dell’Etna tornate sulla costa e raggiungete Acireale, arroccata su una terrazza lavica che si protende sullo Ionio. Più volte distrutta e ricostruita in seguito a eruzioni e terremoti, conserva alcuni capolavori del barocco siciliano. Su piazza Duomo domina la cattedrale, costruita alla fine del XIII secolo, caratterizzata da due campanili ma si affacciano anche il palazzo comunale e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo con la sua facciata settecentesca. Una breve deviazione vi porterà al teatro-museo dell’Opera dei Pupi, dove scoprire i segreti di un’arte antichissima. Non resta che passeggiare in via Vittorio Emanuele, tra negozi e caffè prima di arrivare in piazza Vigo, dove si trovano palazzo Pennisi di Floristella e la basilica di San Sebastiano, preceduta da una balaustra ornata di dieci statue che raffigurano personaggi del Vecchio Testamento.

Catania, tra chiese, teatri e focacce

Tra lo Ionio e le pendici meridionali dell’Etna, Catania è la seconda città della Sicilia; potrete iniziare il vostro giro da piazza Duomo, cuore della città, su cui affacciano il palazzo del Municipio, l’ex seminario dei Chierici, la cattedrale di origine normanna dedicata a Sant’Agata, e porta Uzeda; al centro c’è la bella Fontana dell’Elefante del 1736, dalla cui vasca si alza un piedistallo che regge un elefante scolpito in un unico blocco di lava, diventato simbolo della città. Imboccate poi via Garibaldi con l’ottocentesca fontana dell’Amenano, alimentata dalle acque del fiume sotterraneo e perdetevi tra le vie e le piazzette occupate dai banchi del mercato della Pescheria. Per una sosta di gusto assaggiare le focacce con ripieno di verdure e formaggi o carne, e le “siciliane”, pizze fritte, con formaggio e acciughe.
In piazza Federico di Svevia, andate per vedere castello Ursino, con i possenti torrioni circolari agli angoli e mura spesse un paio di metri. Catania è anche città di teatri per eccellenza, primo fra tutti il teatro Bellini, intitolato al compositore catanese. A Catania potrete dedicare anche più di un giorno, e così visitare la chiesa di San Nicolò, suggestiva non solo per essere una delle più grandi della Sicilia, ma anche perché, dopo l’eruzione del 1669 che la distrusse, non fu mai portata a termine e resta ancora oggi incompiuta. Su via Vittorio Emanuele troverete l’ingresso al teatro Romano, di cui rimangono la cavea, il margine dell’orchestra e alcuni resti della scena. In piazza San Francesco d’Assisi entrate nella chiesa dedicata al Santo; qui sono conservate le “candelore”, costruzioni in legno intagliato e dorato, simbolo delle corporazioni degli artigiani della città, che vengono portate a braccia durante la festa di Sant’Agata, (ogni anno dal 3 al 5 febbraio e il 17 agosto). Via dei Crociferi è invece la via monumentale della città, in cui passeggiare tra palazzi e chiese barocche tra cui la grandiosa chiesa di San Benedetto.

La Sicilia orientale fino a Siracusa

Siete ormai nel pieno della Sicilia orientale: il giro a Siracusa inizia andando a ritroso nel tempo tra i resti dell’area archeologica della Neapolis, dove si trova il teatro Greco, il più grande della Sicilia e della Magna Grecia – che ancora ospita rappresentazioni teatrali – l’anfiteatro romano del III secolo a.C. in cui si svolgevano anche combattimenti tra gladiatori, e l’ara di Ierone II, un altare per i sacrifici votivi. Nell’area sono ancora visibili le latomie, le cave dalle quali venivano estratti i blocchi di pietra calcarea utilizzati per la costruzione degli edifici della città, adibite poi a prigioni; la più famosa è la latomia del Paradiso che, circondata da aranceti, custodisce al suo interno l’Orecchio di Dionisio. Secondo la leggenda, la sua acustica straordinaria consentiva al tiranno di ascoltare dall’alto anche i più tenui bisbigli di protesta dei suoi prigionieri. Nell’angolo nord-orientale del parco vi è infine la necropoli Grotticelle, con le numerose sepolture scavate nella roccia, tra cui la famosa tomba di Archimede, il celebre filosofo e scienziato siracusano. Se siete appassionati di archeologia, nelle vicinanze del parco c’è anche il museo archeologico regionale Paolo Orsi, con oltre 18.000 pezzi esposti sulle varie civiltà susseguitesi nel territorio e un’area delle catacombe.

Dirigetevi poi verso l’isola di Ortigia, piazzaforte fortificata fino alla fine dell’Ottocento, che separa i bacini del Porto Grande dal Porto Piccolo. Sulla sua superficie si concentrano tracce della Siracusa di molte epoche. Da qui, passando per piazza Archimede con la fontana dedicata a Diana, raggiungete il Duomo – eretto nel punto più alto – di cui colpisce la facciata barocca. Camminate lungo via della Maestranza fino al belvedere San Giacomo con uno dei migliori panorami siracusani, e passeggiate poi fra le vetrine di corso Matteotti. Proseguite il tour verso il Porto Grande per una sosta alla fonte d’acqua dolce Aretusa e, più a sud, al castello Maniace costruito sulla punta estrema dell’isolotto da Federico II e ora zona militare.
Se siete sazi di storia e città, lasciate che l’auto vi porti verso sud fino a lambire Noto e ad attraversare Pachino; scivolate quindi fino all’estremo lembo sud dell’isola per sedervi sulle spiagge battute dal vento di Porto Palo di Capo Passero e respirate tutta la magia della Sicilia.

Scheda tecnica

Partenza: Taormina
Arrivo: Pachino
Lunghezza: 200 km
Durata: 4/5 giorni
Tappe: Taormina, Acireale, Catania, Siracusa, Noto, Pachino  

Per chi viaggia in camper

Taormina
Area sosta camper Pier Giovanni
via Spagnolo, frazione Trappitello
Tel. 329.20.60.259
Servizi: acqua, pozzetto scarico, illuminazione, elettricità, servizi igienici, docce, servizio navetta. Animali ammessi, apertura annuale

Catania
Area sostacamper c/o autoparco Ghidara
via Giovanni da Verrazzano
Tel. 342.05.14.337
Servizi: acqua, pozzetto scarico, elettricità, docce

Siracusa
Parking Paradise in Viale Giuseppe Agnello 1
Tel. 329.96.66.312
www.parkingparadise.it
Servizi: acqua, pozzetto scarico, illuminazione, elettricità, servizi igienici, docce, bar, ristorante, servizio navetta. Animali ammessi, apertura annuale

 

Informazioni per visitare la Sicilia orientale

Sicilia Turismo
www.regione.sicilia.it

Comune di Taormina
www.comune.taormina.me.it

Parco dell’Etna
www.parcoetna.it

Catania turismo
turismo.cittametropolitana.ct.it

Siracusa Turismo
www.comune.siracusa.it

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