Sebbene sia in tutto e per tutto un castello, farete fatica a individuare una struttura difensiva a Issogne, soprattutto se cercate un fortilizio arcigno, presidiato da torri e merlature. Si, perché le chateau d’Issogne non conserva nulla del castello medievale, ma assomiglia a una dimora rinascimentale destinata a ospitare personaggi di rango, banchetti e feste.
Portici, cortili e stanze del castello
Alla fine del XV secolo Giorgio di Challant commissionò la costruzione del castello e attorno al 1500 lo fece affrescare da tre botteghe di diversa formazione. L’esterno è semplice: l’alto fronte è ornato soltanto da finestre crociate e, sul lato sinistro, da un portale gotico sormontato da un arco.
Vi basterà arrivare nel portico per meravigliarvi davanti al ciclo di affreschi di stile gotico che rende famoso il castello proponendo la celebrazione del buongoverno degli Challant, simboleggiato dai negozi ferventi di attività e ricchi di prodotti. Lasciati i colori del portico, nel cortile, vi aspetta la fontana del Melograno, con la vasca ottagonale in pietra e l’elegante struttura in ferro battuto e, simbolo di fertilità e forza; sulle pareti tutt’intorno sono dipinti gli stemmi della famiglia, a far sfoggio della sua importanza.
È tempo di entrare: a pianoterra si allineano la sala da pranzo, la cucina e un tinello e, a questi corrispondono, al primo piano, la cappella affrescata, la camera di Renato di Challant e la stanza del Cardinale Madruzzo.
Grottesche ornano i pilastri della soprastante loggia cui affacciano la stanza di Giorgio di Challant e l’oratorio; un’altra loggia funge invece da accesso alla camera delle Contessine e alla camera del Re di Francia, detta anche dei Gigli per i fiori dorati presenti nei cassettoni del soffitto e sul camino, a ricordare il soggiorno nel 1494 di Carlo VIII.
La stretta scala a chiocciola collega i vari piani dell’ala dove si trovano la sala delle Armi e la camera di Margherita de La Chambre, cui è annesso un altro oratorio decorato. Al Maestro di Wuillerine si deve il ciclo di affreschi della sala di Giustizia: paesaggi che si aprono dietro finti tendaggi e architetture e che “raccontano” di viaggi e battute di caccia degli Challant.
Se desiderate estendere la visita, potrete approfittare dell’allestimento multimediale dedicato a Vittorio Avondo che, oltre a essere un importante pittore paesaggista del XIX secolo, fu l’artefice della rinascita del castello d’Issogne che acquistò e fece restaurare.
Non vi resta proprio che uscire, anche se con un po’ di dispiacere, perché non sarebbe davvero niente male poterci vivere…
Informazioni per visitare il castello di Issogne
Castello di Issogne
Tel. 0125.92.93.73
Comune di Issogne
www.comune.issogne.ao.it