5 luoghi da scoprire attorno ad Aosta

di Redazione
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Nei dintorni di Aosta e a cavallo della Dora Baltea, si specchiano storia e natura. Qui vi aspettano tesori poco noti ma perfetti per qualche tappa da abbinare alla visita del capoluogo.

Se avete appena fatto un giro ad Aosta o se state per andarci, ecco 5 spunti per altrettante mete sconosciute in cui spendere qualche ora curiosando sui due versanti della Dora Baltea.

A due passi da Aosta: la riserva naturale Tsatelet

In una decina di minuti e poco più di 5 km da Aosta potete raggiungere la località Senin per una passeggiata panoramica nella riserva naturale Tsatelet, su un dosso in posizione sopraelevata quasi a picco sulla città. L’area protetta, molto importante anche dal punto di vista archeologico in quanto abitata fin dal Neolitico, si estende per 14 ettari attraversati da sentieri e da un percorso vita ed è molto frequentata dai free climber che si cimentano su brevi pareti e massi erratici. Per arrivare al punto più alto vi basterà una passeggiata di 20 minuti accompagnata dai pannelli didattici; da lì godrete di una spettacolare vista sul monte Emilius, la vetta simbolo di questa porzione del territorio valdostano. La collina è un ottimo punto di osservazione del volo di uccelli, in particolare rapaci e corvidi e, durante il passo migratorio, è possibile avvistare poiane, astori, il nibbio bruno e falco pellegrino.

Il Giardino delle Rocce a Pollein

Oltre all’interessante campanile romanico-gotico che si alza a fianco della chiesa di San Giorno, vi portiamo a Pollein per una pausa di relax ma con uno spunto curioso e di sicuro unico. Anche in questo caso vi basteranno una decina di minuti dal capoluogo per arrivare all’area attrezzata Grand Place. Si tratta di un’area verde piuttosto grande sul fianco del corso della Dora Baltea in cui rilassarvi sull’erba, fare un pic-nic, jogging o solo lasciare sfogare i più piccoli e, già che ci siete, fare un giretto nel Giardino delle Rocce. Si tratta di un breve percorso lungo il quale sono posizionati una cinquantina di massi di dimensioni diverse, rappresentativi dei principali tipi di roccia delle montagne valdostane. Li troverete in ordine geografico e geologico, così da percorrere la Valle d’Aosta dal confine con il Piemonte fino al monte Bianco e scoprire, per ciascuna tappa, l’età e le caratteristiche della roccia.

Il castello dei Villair a Quart

Quart era una stazione di cambio dei cavalli sulla Via delle Gallie distante quattro miglia romane da Aosta e, proprio a questo, deve il suo nome. L’abitato è sparso in diverse frazioni ma l’occhio è attratto fatalmente dal castello dei Villair, arcigno e grandioso, costruito su uno strategico sperone panoramico. L’edificio è del XII secolo, ma il suo aspetto attuale è frutto di successivi interventi effettuati dai Savoia tra il XIV e XVI secolo; nella sua lunga storia ha conosciuto alterne fortune, fino ad essere destinato a funzioni agricole nell’800. Lo potrete ammirare salendo (circa 20 minuti da Aosta) ma solo dall’esterno mentre sarà possibile visitarlo internamente solo in occasione di aperture speciali.

La riserva naturale Les Iles

Accanto allo scorrere della Dora, a circa 11 km da Aosta, si trova la riserva naturale Les Iles. Seppur in apparenza sacrificata dalla presenza della vicina autostrada, è un’oasi di pace formata da due laghi di cava “rinaturalizzati” ed è il più importante sito regionale di sosta e di alimentazione per l’avifauna migratrice. Potrete qui fare un giro a piedi e armarvi di pazienza e curiosità per osservare e fotografare molte specie tra cui aironi e garzette.

La Necropoli di Vollein

La Necropoli di Vollein vi aspetta a poco più di 15 km da Aosta. Non immaginatevi le dimensioni delle più conosciute “sorelle” etrusche. Ma il sito è interessante, e dal 1968, anno della sua scoperta, sono state riportate alla luce circa 60 tombe dell’età eneolitica, tra il 2500 e il 3000 a.C. oltre ad alcune incisioni rupestri visibili sulle rocce. L’area è anche un Geosito di rilievo in cui ammirare fenomeni legati alle grandi glaciazioni come il dosso montonato e i massi erratici, e altri fenomeni più recenti creati dal lentissimo scivolamento del terreno che causa deformazioni e spaccature nella roccia. Potrete approfittare anche della posizione che regala un bel panorama su Aosta e della suggestione del tramonto che è l’ora migliore per andarci. Se poi vi siete appassionati, troverete gli oggetti più significativi presso il museo Archeologico di Aosta.

 

Informazioni per visitare Aosta e dintorni

Regione Autonoma Valle d’Aosta/Office du Tourisme di Aosta
www.lovevda.it 

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