Stretta laterale della Valtrompia, la valle Inzino è davvero una bella scoperta. Un sentiero fresco e divertente la risale fino a raggiungere i prati che circondano il rifugio Croce di Marone.
Arrivare in valle Inzino
Da Brescia raggiungete la Valtrompia e il paese di Inzino; seguite le indicazioni per il Santuario Madonna del Castello e, poco oltre, sarete al laghetto di pesca in località Gorga (420 m). Se avete un mezzo ingombrante o non vi piacciono le strade strette, parcheggiate qui; viceversa potete infilarvi nella stradina che in poche (ma strette) curve raggiunge lo spiazzo sterrato nei pressi della trattoria Rendena. Qui troverete i cartelli con le indicazioni su sentieri e tempi di percorrenza.
Lungo il sentiero tra le pozze
Poche decine di metri oltre la trattoria una sbarra chiude la strada e lascia subito il posto a un bel prato attrezzato con tavoli per il pic-nic e una mappa in legno della vallata. La tentazione è forte, ma non fermatevi. Il segnavia da seguire è il 315. Il torrente scorre tranquillo alla vostra sinistra e, dopo una breve salita, regala il primo spettacolo di pozze verdi e scivoli d’acqua che portano alla cascatella nascosta da un bellissimo ponticello in pietra. Il sentiero s’infila nel bosco giocando con il corso del torrente e lo taglia per ben 7 volte fino a raggiungere la Madonnina dei 7 Re. Gli attraversamenti non sono difficili o pericolosi ma richiedono un po’ di attenzione specie dopo giornate di pioggia perché i massi risultano scivolosi; meglio avere un buon paio di scarponcini e le bacchette da trekking per un miglior equilibrio. Durante la salita incontrerete 4 aree attrezzate con tavoli e panche per una sosta all’ombra del bosco. Alcune pozze sono uno spettacolo meraviglioso e tra uno scatto e una rinfrescata, allungherete di certo il tempo previsto per la salita. Dalla Madonnina il sentiero prende quota alternando piccoli strappi a tratti in falsopiano fino all’ultimo tavolo per la sosta, l’area attrezzata “Valle della Lana” che incontrerete dopo circa 45 minuti di cammino. Superato il ruscello, tenete la sinistra e, dopo una salitella, incontrerete il bivio tra il sentiero 315 (su cui proseguire) e il 316 che a destra porta in valle della Lana.
La traccia aggira un costone in leggera pendenza e prosegue alta sul torrente Inzino che scorre nel fondo della gola fino a incrociare di nuovo il corso d ‘acqua. Salite ancora nel bosco fino all’ultimo dislivello che vi porterà ai prati che circondano il rifugio Croce di Marone (1166 m) e la strada che lo raggiunge.
Un anello per la discesa
Se vi annoia l’idea di ripercorrere il sentiero fatto a salire avete alcune varianti per chiudere un anello. La più lineare vi porterà a destra lungo la strada che sale verso il Dosso della Tensone (1230 m) per poi scendere verso la località Nuovo Colonno (1152 m) dove troverete a destra la deviazione per la valle di Lana che lungo il sentiero 316 vi porterà al bivio incontrato in valle Inzino durante la salita. Da qui lungo la traccia 315 fate ritorno al punto di partenza.
Scheda tecnica
Partenza: Trattoria Rendena (ca 430 m)
Arrivo: Rifugio Croce di Marone (1166 m)
Dislivello: 736 metri
Durata: 2 ore e 15 minuti
Segnavia: n° 315
Periodo: da maggio a ottobre
Difficoltà: E – sentiero escursionistico
