Le piramidi di terra di Segonzano

di Deborah Terrin
Trentino Alto Adige
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Montagna
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Trekking
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In val di Cembra, a guardia del piccolo torrente Alvisio, si trovano spettacolari formazioni rocciose dall’aspetto quasi umano che qui chiamano “Omeni de tera”; sono le piramidi di terra di Segonzano, da scoprire lungo un facile sentiero.

Le piramidi di Segonzano

Un fenomeno naturale decisamente curioso e piuttosto raro fa del piccolo borgo di Segonzano un posto assolutamente da vedere. Le piramidi di terra hanno forme davvero bizzarre e sbucano dal bosco con silhouette allungate come brevi creste taglienti o imponenti colonne a forma di cono. Raggiungono altezze fino a 20 metri culminando, in alcuni casi, con enormi massi a far loro da cappello, tanto da attribuire ad alcuni profili sembianze quasi umane. Si tratta dell’eredità di un fenomeno geologico di 50.000 anni fa originato dal deposito morenico di un ghiacciaio; a renderle uniche è una miscela di terra e ciottoli di varie dimensioni, indurita dal tempo e dall’azione incessante del ghiaccio e rimodellate dall’acqua piovana.
Lasciata l’auto nel parcheggio a lato della SP 71 (dove troverete anche un ristoro), potrete partire alla scoperta di queste singolarità e vederle da vicino percorrendo un sentiero ricco di scorci particolari e adatto agli adulti quanto ai bambini; se preferite invece vederle dall’alto, potrete raggiungere il balcone panoramico che affaccia sulle piramidi dalla località Prada.

Da vedere nei dintorni

Poco a nord delle piramidi di terra ci si allunga verso le case di Segonzano, a circa di 700 metri di altezza, in un panorama fatto di incredibili vigneti terrazzati. Immortalato dai celebri acquarelli che Albrecht Dürer dipinse nel 1494, il castello di Segonzano si erge a dominare la val di Cembra con le torri merlate, un impianto medievale e un aspetto severo. Saccheggiato dalle truppe napoleoniche nel 1796, il maniero venne poi demolito nell’Ottocento e oggi potrete ammirarne alcuni resti raggiungibili percorrendo il sentiero di Corvaia che si snoda tra meleti e vigneti.
Sempre tra i boschi potrete scoprire il santuario della Madonna dell’aiuto, una chiesetta all’ombra di un grande tiglio che ospita al suo interno il quadro della Madonna dell’aiuto, copia della Mariahilf di Lukas Cranach conservata nella chiesa di San Giacomo a Innsbruck.

Vini bianchi e strangolapreti per una sosta di gusto

Posta com’è tra i dolci pendii della val di Cembra e dell’altopiano di Piné, la cittadina è di certo un’occasione anche per immergersi tra i sapori del territorio. Per esempio, con un bicchiere dei grandi vini bianchi come il Müller Thurgau, o con un piatto di strangolapreti con pane raffermo e spinaci, senza dimenticare gli immancabili canederli o lo speck, prima di chiudere con uno strudel di mele.

 

Informazioni per visitare le piramidi di Segonzano

APT Altopiano di Piné e valle di Cembra
www.visitpinecembra.it

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