Lo spazio e il tempo si dilatano in questa silenziosa pianura; i campi intervallati da piccoli abitati sembrano così lontani dal frenetico agitarsi della grande metropoli milanese, talvolta immersi nella nebbia “guareschiana” che sfuma colori e profili. Anche l’Adda, a dire il vero, pare voler schivare Milano piegando verso la bergamasca, ma senza lasciarsi scappare l’opportunità di bagnare Lodi che, dal 1992, è anche capoluogo di provincia. Tra le mete Lodi è un atterraggio insolito in cui passeggiare per ritrovare il fascino padano, fatto di brume e tetti rossi, balconi sulle piazze, mercati e ritmo tranquillo.
L’itinerario urbano per Lodi
Pronti per la passeggiata a Lodi? Il punto di riferimento che aggrega abitanti e turisti, quello che vi consigliamo di vedere per primo, è senza dubbio piazza della Vittoria, o Maggiore o, ancora, del Duomo, come preferite chiamarla… Il salotto di Lodi e forse dell’intero Lodigiano. Le linee geometriche della pietra che interrompono la pavimentazione di ciottoli fluviali ricordano ancora l’origine settecentesca della piazza, quando era necessario pensare all’aggiunta di strisce di granito, affinché i veicoli dell’epoca potessero procedere più agevolmente. La facciata del Duomo, romanica ma rimaneggiata da elementi gotici e rinascimentali, si fa largo tra portici, loggiati e balconi, affiancata dal massiccio campanile; antiche documentazioni attestano al 1160 l’inizio dei lavori per la costruzione della cattedrale, uno degli edifici religiosi in stile romanico più grandi della regione. Alle pareti si trovano resti di affreschi del XIV e XVI secolo e nella cappella battesimale due importanti polittici. Da vedere anche una statua in rame dorato di San Bassiano, patrono cittadino e, nel catino dell’abside, un mosaico di Aligi Sassu (1964). Dal presbiterio, salendo uno scenografico scalone, potrete raggiungere il museo diocesano d’Arte Sacra.
Lungo il lato sinistro della cattedrale, ad angolo tra la piazza e corso Adda, vi aspetta la facciata neoclassica del Broletto, ricostruzione settecentesca di un impianto medievale del Duecento, oggi sede del Municipio. Sul lato opposto al Duomo invece, la costruzione più interessante è palazzo Vistarini, con un impianto fortificato del XIV secolo. Seguendo corso Vittorio Emanuele arriverete a palazzo Barni, dalla inequivocabile fisionomia neoclassica e, in breve, al castello voluto da Federico Barbarossa, di cui resta visibile il possente torrione eretto successivamente da Francesco Sforza nel 1456.
Tornati in piazza infilatevi nell’isola pedonale di corso Roma, la via principale della città, perfetta per una passeggiata tra le vetrine; quasi per inerzia, sembra trascinare in piazza della Vittoria tutti coloro che la percorrono. Voi però resistete per una deviazione in via XX Settembre fino a palazzo Mozzanica (conosciuto come palazzo Varesi), tra i più importanti in città; la sua facciata in stile rinascimentale nasconde un intimo cortile porticato in cui sbirciare. Niente da fare: prima di andarvene tornate ancora in piazza e sedetevi ai tavolini di un bar: se vi piacciono le mandorle chiedete una fetta di Tortionata, dolce tipico quanto friabile da gustare in tranquillità respirando ancora un po’ di questa atmosfera genuina.
Lodi sembra proprio essere la “città a misura d’uomo”, sensazione che potrete cogliere tra le abitazioni del centro, tra le loro armoniose proporzioni, fermandovi nelle piccole botteghe o semplicemente facendo quattro chiacchiere con la gente del posto. Magari in dialetto…
Per chi viaggia in camper
Lodi
Via Generale Massena
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Informazioni per visitare Lodi
Proloco Lodi
www.prolocolodi.it
Turismo Provincia di Lodi
www.visitlodi.it