Ci sono giornate in cui stare chiusi in casa è assolutamente impossibile! Niente di meglio allora che sfoderare tutto il (presunto) sapere geografico maturato in anni di lavoro sul campo e invitare gli amici nell’Oltrepo Pavese per la classica gita fuoriporta…
Nell’Oltrepò Pavese tra Fortunago e Zavattarello
Uno sguardo al caro vecchio atlante stradale e il dito cade sul corno pavese, quel magico Oltrepò che “sa di Toscana”. Giro da un giorno in assoluto relax, niente di meglio che vagare tra colline e castelli.
Cielo terso e colori vivaci ci accompagnano lungo la strada che ci porta a Fortunago, uno dei borghi più belli d’Italia. L’attesa cresce insieme alla domanda: “cosa c’è di bello da vedere?” Si arriva in fretta al parcheggio e al piccolo oratorio da cui si prosegue solo a piedi. Pochi passi in salita e incontriamo due signore che chiacchierano sull’uscio; ne approfittiamo subito a caccia di informazioni. “Buongiorno, cosa c’è di bello da vedere qui?” Una lieve alzata di sopracciglio e un’espressione quasi sorpresa sono il preludio all’ultima risposta che mi sarei aspettato: “niente di speciale”! Tuona squillante una delle due mentre diverse teste si voltano in cerca del mio sguardo che si rifugia all’infinito.. A parte un clamoroso abbassamento del mio rating, riprendiamo la passeggiata. E ci rendiamo conto che “il bello” è proprio quel “niente di speciale”, se non un borgo che ha saputo conservarsi dimostrando attenzione alle proprie origini di paese rurale immerso in un paesaggio unico. Niente di più – e scusate se è poco – che poter gustare un’atmosfera senza tempo e senza rumore circondati da architetture in sasso recuperate e rivissute. E allora seguiamo il breve Sentiero della Rocca che porta al palazzo Comunale e alla chiesa di San Giorgio da cui “riappare” il paesaggio prima nascosto tra le case; un gelato e una breve sosta ai giardinetti per i più piccoli e si torna al punto di partenza.
Di nuovo in auto lasciamo entrare dai finestrini abbassati l’odore dei campi nel saliscendi tra le colline. In poche curve siamo su un dolce crinale tra il verde dei germogli e l’oro del grano e il panorama ci costringe a fermarci per uno scatto: davanti a noi, un maniero medievale domina la collina e le poche case di Zavattarello; si tratta del possente castello Dal Verme che si erge a dispetto dei molti assedi subiti nel tempo, forte delle sue mura in pietra spesse fino a 4 metri. Non resta che raggiungerlo per respirare da vicino un po’ di storia e, di nuovo, il panorama che si arricchisce degli altri castelli della zona.
Se avete con voi dei bimbi, raccontategli del fantasma che abita una stanza all’ultimo piano del castello, oppure lasciateli senza preavviso nelle prigioni…
L’importante è che la gita sia indimenticabile!
Informazioni
Comune di Zavattarello
www.zavattarello.org
Comune di Fortunago
www.comune.fortunago.pv.it