Una giornata in val Grosina

di Redazione
Lombardia
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Incuneata tra le montagne e poco conosciuta, la val Grosina con i suoi due rami, raddoppia l’emozione di uno scenario alpino di grande bellezza da scoprire in una giornata “no stress” che siate avventurieri della MTB, trekker o alla ricerca di un prato perfetto per il pic nic.

Val Grosina, due anime in una

Se vi capita di percorre la Statale 38 che collega Sondrio a Bormio, pianificate per l’estate una giornata un po’ fuori dagli schemi e, soprattutto, dal caos. Arrivati a Grosio, allora, fuggite dal traffico e salite verso Ravoledo per entrare in val Grosina dove, giusto il tempo di buttare un occhio sulle pozze del torrente Roasco, sarete ai 1.200 metri del nucleo di Fusino, proprio alla confluenza tra i due rami della vallata. Lasciate l’auto nei pressi della chiesa della Madonna della Valle e scatenate la vostra passione.

Verso Malghera in MTB

Se sul tetto della vostra auto avete la bici e l’idea è quella di macinare chilometri in salita, prendete la strada a sinistra della chiesa che scende verso il fondovalle in direzione dalla bastionata della diga di Roasco e risale sul versante opposto a Fiesso da cui inizia l’aggiramento del monte Alpisella. La strada procede ripida per un primo tratto poi si snoda per un paio di chilometri in falsopiano e torna bruscamente a salire con un altro strappo; concede di nuovo respiro oltre la località Dossa (1.350 m) lungo un traverso prima di costringervi sui pedali con qualche tratto di pendenza impegnativa che precedono le case di Sacco (1.617 m). Qui l’asfalto lascia il posto a una mulattiera sterrata nell’unico tratto dell’itinerario riparato dagli alberi che vi porterà al pianoro Campo Pedruna a 1.700 metri di quota.
Superato il torrente ignorate a sinistra la salita in val di Pedruna e affrontate con un primo tratto impegnativo i tornanti che portano alle Baite della Pirla (1.850 m) da cui restano da colmare ancora circa 100 metri di dislivello per arrivare alle baite di Malghera (1.937 m); in breve sarete al Santuario della Madonna della Neve all’ingresso della val di Sacco, architettura di singolare eleganza che stupisce per il contrasto con le architetture di montagna tipiche dei pascoli d’alta quota. Al rifugio Malghera troverete ospitalità per mangiare e dormire.

Scheda tecnica

Partenza: Fusino
Arrivo: Santuario Madonna della neve
Distanza: 11 km

Trekking ai laghi di Malghera

Potrete raggiungere Malghera anche in auto e partire da qui per uno dei numerosi sentieri che permettono la scoperta di alpeggi e valli nei dintorni. L’itinerario da cui consigliamo di iniziare è quello che porta ai laghi di Malghera, tre specchi d’acqua che occupano altrettanti terrazzamenti a monte dell’alpeggio. Dai cartelli presso il parcheggio, spalle al santuario, imboccate il sentiero (quello più a destra) che sale dolcemente sul versante orografico sinistro, taglia un corso d’acqua laterale, e si avvicina al torrente emissario dei laghi fino a superarlo per proseguire sul lato opposto. Continuate in salita a zig zag su una dorsale più ripida che incrocia nuovamente il torrente e immette sul pianoro erboso lungo cui procedere su una traccia tenendo la destra fino in vista della conca che ospita il lago di Malghera (2.316 m), il più grande dei tre, sulle cui rive si trova l’omonimo bivacco. Per raggiungere il secondo lago tornate a ritroso sul sentiero fino a un bivio con una traccia che prende alla vostra sinistra: imboccatela per aggirare una zona umida e salire ripidi per un tratto per poi camminare in pendenza moderata fino all’ultimo gradino che porta al secondo bacino a 2.426 metri. Se volete raggiungere lo specchio d’acqua più alto, aggirate il laghetto tenendolo a sinistra e salirete lungo una traccia che sale ripida senza tregua fino al gradino roccioso a 2.588 metri.

Scheda tecnica

Partenza: Malghera
Arrivo: Terzo lago
Dislivello: 651 metri
Tempo al primo lago: 1 ora
Tempo al terzo lago: 2 ore e 15 minuti

Passeggiata tra le baite di Eita

Cercavate solo un luogo bellissimo per fare una passeggiata e rilassarvi? Da Fusino proseguite allora in direzione di Eita (1703 m), che occupa un tranquillo pianoro raggiungibile in auto lungo la strada che affianca il torrente Roasco sulla destra orografica; la viabilità è regolamentata tramite un permesso giornaliero che viene rilasciato dal comune di Grosio oppure in località Fusino presso il distributore automatico vicino alla chiesa. La particolarità del luogo, oltre alla chiesa dell’Immacolata di Lourdes, con il suo campanile che si innalza staccato dal corpo dell’edificio principale, è senza dubbio la cascata che precipita in uno stretto corridoio roccioso che la costringe a un duplice salto, la famosa “pirla”, che le conferisce il nome. A questo punto non vi resta che scegliere l’angolo più adatto a voi o il rifugio per un pranzo. Se poi volete fare 4 passi in salita, percorrete un breve tratto della mulattiera che sale al passo di Verva…

 

Informazioni per visitare la val Grosina

Rifugio Malghera
www.rifugiomalghera.it

Rifugio Eita
www.rifugioeita.it

Proloco Grosio
www.facebook.com/Prolocodigrosio

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