Dedicate un fine settimana a Chiavenna e ai suoi dintorni. Da vedere e fare c’è davvero molto.
Sia che vogliate solo passeggiare, sia che vi piaccia camminare e perdervi nei boschi per ammirare il panorama dall’alto degli antichi borghi in pietra che la circondano.
A spasso per Chiavenna
Chiavenna occupa da sempre una posizione strategica all’incrocio tra le strade che scendono dai passi del Maloja e dello Spluga, e la direttrice verso Como e Milano; la storia dunque è di casa e se ne respirano le tracce ovunque. Per una passeggiata iniziate dal centro con lo scorcio più conosciuto, quello delle antiche case che sembrano sporgersi per guardare lo scorrere delle acque limpide del Mera che attraversa l’abitato. Proseguite verso il complesso della Collegiata di San Lorenzo. Varcato l’ingresso vi troverete abbracciati dal porticato quadrangolare e sorvegliati dall’imponente campanile seicentesco; su un lato del complesso si trovano la chiesa e l’impressionante Battistero del 1156, ricavato da un unico blocco di pietra ollàre. Se volete approfondire e vi piacciono i “preziosi”, tre sale del museo del Tesoro che ospita dipinti, statue e oggetti religiosi, troverete la Pace di Chiavenna: una coperta di evangeliario, meraviglia dell’oreficeria medievale, composta di 25 lamine d’oro montate su una tavola di legno con una preziosa croce gemmata.
Di nuovo tra i vicoli lastricati, dirigetevi verso un’altra meta da non perdere per fare un salto nell’Ottocento e vivere lo scricchiolio del mulino di Bottonera, 4 piani di ingranaggi in legno dove sembra di vedere ancora i mugnai all’opera. Chiudete il giro tra le botteghe del centro a caccia dei sapori tipici e poi salite a gustarvi il panorama dai colli che ospitano il parco botanico-archeologico del Paradiso. Qui alcuni sentieri e una passerella sospesa che collega le due rupi, vi aspettano per scoprire curiosi aspetti ambientali come le rocce levigate e le marmitte, un percorso botanico con fiori e piante rare, e molti resti archeologici e storici: dalla rocca al Torrione fino al museo con gli allestimenti geo-mineralogici e faunistici che raccontano l’ambiente della valle.
Le pietre di Savogno
Percorrete la val Bregaglia in direzione del confine (potete farlo anche in bici da Chiavenna, lungo la ciclabile fino a Prosto) e raggiungete la frazione Borgonovo di Piuro dove ad accogliervi c’è il fragore delle cascate dell’Acquafraggia. Concedetevi una pausa al sole sui prati che le circondano e, recuperate le energie, imboccate la mulattiera che sale nel bosco dove partono due sentieri per Savogno; quello di destra sale lungo una bellissima mulattiera selciata a gradini mentre quello di sinistra raggiunge il borgo in maniera più varia e panoramica incrociando il torrente tra ponti e pozze d’acqua. Si tratta del Sentiero panoramico delle cascate che suggeriamo per la salita variando poi l’itinerario al ritorno. La traccia sale da subito decisa tra massi e gradoni e raggiunge un fantastico punto panoramico con possibilità di sosta sul fianco della cascata. Incontrerete alcune scalinate che agevolano la salita nel bosco e quindi una radura con una palina e un bivio; tenete la sinistra e arriverete a un magnifico ponte in stile tibetano (niente paura, è breve, stabile e sicurissimo anche per i bambini) grazie a cui superare il torrente. Ancora in salita gustate il fresco degli alberi e i riflessi di pozze e salti d’acqua fino a quando il bosco lascia il posto ai prati e alla mulattiera che raggiunge il borgo di Savogno con le case in pietra, la chiesa di Sant’Antonio Abate e San Bernardino e il rifugio Savogno dove mettere le gambe sotto il tavolo con enorme soddisfazione o trascorrere la notte nel silenzio più totale. D’obbligo è un giro a perdersi tra i vicoli strettissimi e le scalette in pietra, le balconate e il profumo d’erba tagliata.
Un salto a Uschione
Ancora a monte di Chiavenna, un’altra piccola frazione da vedere è l’antico borgo di Uschione, una chicca da scoprire per amore delle piccole cose: un campanile che guarda la valle, baite in sasso ben sistemate, fontane, e il fresco dei boschi tutt’intorno. Non solo, il semplice percorso che raggiunge i suoi 800 metri di quota vi porta davanti a uno strepitoso panorama sulla val Bregaglia.
Scegliete voi come: potrete guadagnare i 500 metri di dislivello salendo a piedi in poco più di un’ora lungo una bella mulattiera nel bosco a gradoni oppure pedalare in salita per 7 km; se siete pigri, arrivate in auto lungo la strada consortile fino alla sbarra (che vieta il transito nell’ultimo tratto) e passeggiate per 15 minuti fino alla meta.
Che vi siate guadagnati l’obiettivo con fatica o meno, potrete ricompensarvi con una sosta al rifugio Uschione, che occupa i locali dell’ex canonica; rimarrete inchiodati alla sedia grazie ai piatti tipici della sua cucina casalinga tra cui affettati e formaggi. Se siete venuti fin qui per assaggiare i pizzoccheri della Valchiavenna… Beh, sedetevi e preparatevi con un antipasto, vi faranno anche quelli! Non solo, potrete anche fermarvi per la notte coccolati dal calore del legno e svegliarvi con il solo cinguettio degli uccelli.
Per chi viaggia in camper
Chiavenna
Area sosta comunale in Via Falcone e Borsellino
Servizi: acqua, pozzetto scarico, illuminazione
Informazioni per visitare Chiavenna
Consorzio per la Promozione Turistica della Valchiavenna
Tel. 0343.37.485
E-mail: consorzioturistico@valchiavenna.com
www.valchiavenna.com
