Mettete nel mirino della vostra estate la Via Spluga, uno dei tre tracciati storici – insieme a Via Priula e Via Bregaglia – che attraversano la Valchiavenna. Vi troverete in una nuova dimensione di vacanza fatta di piccoli gesti, luoghi intimi e incontri autentici; ritroverete il benessere del tempo da gustare pienamente lungo un tracciato storico da vivere assolutamente slow.
Organizzare il cammino lungo la Via Spluga
Il percorso della Via Spluga unisce la cittadina di Chiavenna alla Svizzera Thusis attraverso il passo dello Spluga e si snoda per circa 65 km lungo mulattiere tra borghi e paesaggi di montagna, gole e gallerie scavate nella roccia. Se volete gustare solo il lato piacevole del percorso, seguite il naturale scorrere dell’acqua, salendo in auto fino al passo (Spluga) per camminare poi in discesa verso Chiavenna.
Si tratta di un percorso a tappe che attraversa un ambiente di montagna e richiede una certa dimestichezza con il trekking e una buona preparazione fisica. E poi, proprio perché camminerete in quota, dovrete prevedere la giusta attrezzatura per affrontare il caldo o il freddo e quasi certamente anche la pioggia. Se non volete fare i turisti “fai da te”, per zaini e borse, non preoccupatevi troppo, potrete appoggiarvi al servizio bagagli organizzato dal Consorzio Turistico Valchiavenna; anche se l’intero percorso richiede in genere 6 giorni, potrete farvi confezionare una proposta ad hoc.
Potete iniziare a preparare la vacanza anche dal vostro smartphone o dal tablet grazie alla app Via Spluga (iOS e Android), su cui scoprire le tappe dell’itinerario corredate da foto e mappe interattive.
Le tappe principali
Al passo dello Spluga troverete un pugno di case a scortare la strada che spiana appena dopo aver svalicato e si affaccia sul grande bacino del lago di Monte Spluga; da qui per secoli sono passati viandanti, animali, carri e carrozze e vi aspettano oggi alcuni locali di ristoro e una chiesetta. Costeggiate il lago scendendo verso la Gola del Cardinello, un suggestivo tratto nella roccia, storico passaggio ultimato solo dopo il 1709, con la costruzione di gallerie, parapetti e tettoie paravalanghe; da non perdere è l’antico albergo “Locanda Cardinello” il cui portale reca la data 1722.
A Isola, frazione di Madesimo, fate un salto ad ammirare i suggestivi bassorilievi della Via Crucis nella chiesa dei SS. Martino e Giorgio, del XV secolo. Poi ancora giù fino a Campodolcino per una sosta al MUVIS, museo della Via Spluga e della val San Giacomo dove conoscere gli oggetti che raccontano la vita tra queste montagne. Da qui raggiungerete – immerso in un castagneto – il Santuario di Gallivaggio, testimonianza che il percorso non fu solo via commerciale, ma vide anche il transito di pellegrini. San Giacomo Filippo con le sue due chiesette anticipa l’arrivo a Chiavenna. Qui non solo potrete fermarvi ma anche riposare le gambe mentre siete a tavola in uno dei numerosi crotti dove assaggiare i prodotti e i piatti tipici della Valchiavenna.
Informazioni per visitare la Via Spluga
Consorzio per la Promozione Turistica della Valchiavenna
Tel. 0343.37.485
E-mail: consorzioturistico@valchiavenna.com
www.valchiavenna.com