L’itinerario verso San Pietro al Monte
Per raggiungere la partenza del percorso, cercate a Civate via del Pozzo al termine della quale, a sinistra, inizierete a camminare lungo uno stradello asfaltato in salita che porta alle poche case della frazione Pozzo dove incontrerete il crotto del Capraio, ideale per una sosta con le gambe sotto al tavolo. Imboccate qui a destra il sentiero n. 10 che vi porterà nella selvaggia valle dell’Oro, nome evocativo che non si riferisce al nobile metallo, ma ad alcune sorgenti d’acqua (oris, in latino), che incontrerete lungo la via. Procedete in falsopiano fino alla cascina dell’Oro, per poi iniziare la salita percorrendo una mulattiera acciottolata che, con tratti gradinati, conduce nel fresco del bosco fino alla meta senza possibilità di errore. Le condizioni del tracciato sono sempre ottime (attenzione al ghiaccio in inverno), e il percorso è alla portata di tutti; non distante dalla meta troverete anche una sorgente per rinfrescarvi e far scorta d’acqua. Varcato l’arco che introduce al complesso, si esce anche dagli alberi per attraversare il grande prato che guarda sul lago di Annone.Incontrerete per prima la mole del grazioso oratorio di San Benedetto (XI sec) caratterizzato da una pianta a croce semplice e l’armonia delle proporzioni; sono il preludio alla scalinata che porta al fronte semicircolare d’ingresso della chiesa di San Pietro. Oltre la scalinata, come un abbraccio, il portico caratterizzato da coppie di bifore che si susseguono ritmicamente, circonda il corpo principale della chiesa e invita a una sosta prima di varcare l’ingresso. L’interno conserva raffinate decorazioni che ornano gli archi, le colonne e i pannelli delle cappelle del pronao. Ancor più sorprendono gli affreschi, in particolare quello ispirato ai miti dell’Apocalisse sulla parete di fondo, con il drago a sette teste che tormenta gli esseri umani. Il ciborio che sormonta l’altare è un capolavoro, molto simile a quello che si trova nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. Scendete nella cripta per scoprire i tesori più antichi del monastero. Tra le colonnine che sostengono le volte si respira il mistero di un luogo dove riposano le reliquie dei santi. Di nuovo all’aperto sedetevi sul prato e godetevi il paesaggio con le nuvole che si specchiano nel lago; se siete ancora carichi, in un’altra ora di cammino potrete raggiungere il rifugio SEC sul monte Cornizzolo o la sua cima per un panorama decisamente più ampio.
San Pietro al Monte tra storia e leggenda
La storia riecheggia gradino dopo gradino con i suoi mille anni di peregrinazioni e leggende. Una di queste racconta che la fondazione dell’abbazia si debba alla volontà di Desiderio, ultimo re dei Longobardi (VIII sec.) e di suo figlio Adelchi che, durante una battuta di caccia, si spinse all’inseguimento di un cinghiale fino a raggiungere una chiesetta posta sul monte. Qui nell’atto di scagliare una freccia contro l’animale rifugiatosi sotto l’altare, perse improvvisamente la vista e tornò a vedere solo grazie al pentimento e all’aiuto di un vecchio eremita, bagnandosi gli occhi con l’acqua di una sorgente vicina. Pare fu per questo motivo che suo padre, riconoscente per il miracolo, volle erigere qui una chiesa e un monastero, portandovi le preziose reliquie dei SS. Pietro e Paolo.
Scheda tecnica
Partenza: Civate
Arrivo: San Pietro al Monte
Dislivello: 340 m
Durata: 1 ora e 15 minuti
Periodo: tutto l’anno
Difficoltà: T – sentiero turistico
Informazioni per visitare San Pietro al Monte
Associazione Amici di San Pietro al Monte
www.amicidisanpietro.it
Crotto del Capraio
www.crottodelcapraio.com
Rifugio SEC
www.escursionisticivatesi.it