Alla scoperta di Capo Rizzuto
Un’isola di spiagge azzurre e cieli infiniti, tra il parco della Sila e il mare Ionio, che poi, un’isola non è. Isola di Capo Rizzuto, infatti, a differenza di quanto faccia pensare il nome, è un promontorio. Un lembo di terra che a sud di Crotone, si spinge nel mare quasi a voler essere l’ultima propaggine del tallone della Calabria e l’ultimo capriccio della costa dei Saraceni.
Per esplorare l’area vi suggeriamo di iniziare da Capo Colonna, il promontorio più a nord, che conserva i resti del santuario di Hera Licinia dove un tempo sorgeva il tempio dedicato alla dea; oggi ne potrete ammirare un’unica colonna dorica a testimonianza dell’antico splendore che la località rivestì nella Magna Grecia. Gli arenili di sabbia rossa e sottile si susseguono fino a Capo Cimiti e quindi a Capo Rizzuto. Qui vi aspettano la caratteristica Torre Vecchia e punta Le Castella, dove il cinquecentesco castello aragonese, con alcuni tratti di fortificazione e la torre cilindrica, troneggia sullo scoglio a pochi metri dal mare.
Da Capo Colonna inizia anche l’area marina protetta di Capo Rizzuto che comprende tutta la costa fino a Le Castella: 40 ettari di macchia mediterranea e mare incontaminato. Fondali non troppo profondi e in parte rocciosi che custodiscono vaste praterie di posidonia e specie ittiche rare. Se vi piace l’idea, con la giusta attrezzatura da sub e magari con una guida, potrete incontrare i colori vividi del pesce pappagallo o del pesce donzella, la tartaruga Caretta Caretta o gli anemoni di mare…
Ma potrete vivere il mare anche in altri modi: per esempio con i battelli dal fondo trasparente o grazie alle escursioni in vela; da terra, visitate l’Aquarium che raccoglie esemplari delle specie presenti nella riserva o affidatevi alle visite naturalistiche alla scoperta della costa.
Tra le strade del centro storico di Capo Rizzuto non perdetevi la fortificazione cinquecentesca del castello feudale di cui vedere le torri quadrilatere, le mura perimetrali e la porta medievale che divide la parte antica da quella nuova, con in cima la torretta dell’orologio.
Non vi resterà poi che fermarvi ad assaggiare la cucina locale conosciuta per i sapori forti e i prodotti genuini che, in questa zona, si arricchisce di piatti particolari come la patati e pipi friuti, pietanza a base di patate e peperoni fritti necessariamente piccante, la zuppa di pesce o il riso e finocchia, con finocchietto selvatico tagliato a pezzi, oppure la vurrajina, ossia la borragine, erba officinale, con una spolverata di formaggio di capra.
Informazioni per visitare l'”isola”
Pro Loco Le Castella
www.prolocolecastella.it