All’inizio era un norcino, un tale Galaverna, che incaricato dalla contessa Matilde di Canossa si avviava nelle campagne della Bassa Padana con i suoi attrezzi da lavoro per raggiungere le case dei contadini e degli allevatori.
Nel giorno in cui iniziava la lavorazione del maiale iniziava la festa: saporite minestre e caratteristici dolci rendevano felici grandi e piccini. Per rivivere quei bei momenti passati, Campagnola Emilia propone Il Cicciolo d’Oro; una fredda domenica invernale, quest’anno sarà il 01 dicembre, durante la quale poter assaggiare le buone specialità emiliane, dai saporiti ciccioli alla profumata coppa di testa, dai rosei prosciutti a squisite salsicce e guanciale con polenta e… non possiamo svelarvi proprio tutto!
La festa ha anche il merito di aver diffuso l’arte, tramandata a voce dagli anziani norcini; ai curiosi in piazza vengono mostrate le fasi della lavorazione e della trasformazione del suino. La giornata inizia molto presto. Preparare più di cinque quintali di ciccioli da distribuire gratuitamente richiede tempo e fatica che verrà ricompensata dalla voglia di vincere: la giuria qualificata assegnerà infatti il premio a quelli più buoni.