Un giorno alle torbiere di Marcaria

di Luca Beretta
Lombardia
|
Parchi e natura
|
Pianura
|
Se amate il contatto con la natura e siete affascinati dagli uccelli; se vi piace l’idea di osservarli nel loro ambiente naturale o, ancor più di fotografarli, dedicatevi una giornata di relax alle torbiere di Marcaria.

Le torbiere di Marcaria – conosciute anche come la riserva degli aironi – sono una piccola zona umida che occupa un tratto del vecchio corso del fiume Oglio, ora abbandonato; vi aspetta ai margini di un paesino della pianura Padana tra Cremona e Mantova nel territorio protetto dal parco regionale Oglio Sud.

Un giro alle torbiere di Marcaria

Una semplice passeggiata in famiglia o un lungo appostamento nel capanno? Alle torbiere di Marcaria potrete fare entrambe le cose e potrebbero rilasciare lo stesso influsso benefico sulla vostra giornata.
Raggiunto il borgo di Marcaria, abbandonate l’auto al parcheggio di piazza Umberto I e seguite il cartello che indica la riserva, nelle immediate vicinanze.
Per un breve giro a piedi imboccate il sentiero, superate la sbarra con il pannello didattico che presenta la riserva e sarete presto in vista dei laghetti. Proseguite fino alla torretta d’avvistamento e salite per godervi la panoramica sull’intera area. Tornati “a terra”, una deviazione più avanti, vi porterà a sinistra verso il capanno d’osservazione sospeso su uno degli specchi d’acqua oppure, proseguendo diritti, fino a un piccolo bosco. Da qui, per chiudere un anello, tornate sui vostri passi e, all’altezza della torretta d’avvistamento, prendete a sinistra attraversando una macchia di alberi fino a un’area attrezzata con panche e tavoli a ridosso del fiume Oglio. Raggiunto l’argine, percorretelo per tornare in paese al punto di partenza in circa un’ora.
Se siete appassionati di birdwatching o amanti della fotografia naturalistica, puntate alla torretta e al capanno d’osservazione dove appostarvi in silenzio per ammirare le tante specie di uccelli presenti.
Le visite individuali alla riserva si possono svolgere in maniera libera purché entro i percorsi indicati; se desiderate invece una visita in gruppo, è necessario contattare il Parco.

L’area protetta: da cava a rifugio per gli uccelli

Un tempo sfruttata per l’estrazione della torba a uso combustibile, l’area è stata riqualificata e, nelle zone umide, la flora e la fauna hanno ritrovato spazi per il ripopolamento. È stato il caso, ad esempio, dell’airone che, nella riserva naturale delle torbiere di Marcaria ha dato vita a una garzaia, ossia una vera e propria colonia. Ma i canneti e la vegetazione sono diventati luoghi perfetti anche per altri uccelli che possono fermarsi e anche trovare condizioni ideali per riprodursi. Negli ultimi anni è stata accertata la nidificazione di numerose specie come la nitticora, l’airone rosso e quello cinerino, la garzetta, la sgarza ciuffetto, l’airone guardabuoi, l’airone bianco e il tarabusino; e non mancano il tuffetto, il falco di palude, il nibbio bruno o il martin pescatore.
Seminascosta e forse consapevole di non essere troppo gradita per i danni provocati agli argini di fiumi e canali della Bassa, la nutria scivola silenziosa nell’acqua. Tra i mammiferi è in buona compagnia: nella riserva ci sono infatti anche ricci, talpe, caprioli, scoiattoli, volpi e tassi. Un’oasi di biodiversità, dunque, dove non solo gli aironi hanno trovato il loro habitat ideale.

Informazioni per visitare le torbiere di Marcaria

Riserva naturale torbiere di Marcaria
www.ogliosud.it

Condividi l'articolo su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin
Condividi su whatsapp
Condividi su email

Cerca altre METE

Scopri le nostre proposte per il weekend in tutta Italia

Cerca altre IDEE

Al mare, in montagna, turismo attivo, di fede, in camper e molto altro ancora

Potrebbe interessarti anche

idee per il tuo weekend?

Lasciaci la tua e-mail
Ogni settimana riceverai le nostre proposte