Ci sono da vedere molte più cose di quel che si immagina! Se poi abitate nel milanese, siete davvero a un passo dai percorsi verdi di questa bella pianura e il parco Oglio Nord è proprio una di queste. Da vivere in una giornata o un fine settimana dedicando più spazio alla natura che al divano, in bici o per una passeggiata, magari a caccia di sapori genuini. Niente male, vero?
Il parco dell’Oglio Nord in bici
Pronti per la partenza? Il punto giusto è il centro parco di Molino di Basso, a Torre Pallavicina; qui troverete materiale informativo e qualche buon consiglio per non sbagliare la scelta del percorso più adatto a voi. In più, nella struttura ci sono un bar, un ristorante, un punto vendita prodotti tipici e un ostello, perfetto per una notte immersi nel silenzio della pianura. Se non volete portarvi la bici, noleggiatela qui, proprio mentre ammirate il mulino, ancora perfettamente funzionante.
Il parco è attraversato dalla grenway dell’Oglio, 300 km di ciclabile che dal parco dell’Adamello raggiunge il parco Oglio Nord e il parco Oglio Sud mettendo in comunicazione su due ruote il passo del Tonale e il Grande Fiume, il Po. Non serve però affrontarla tutta subito, vi basti sapere che è possibile…
Sono invece 4 le tappe che attraversano il parco Oglio Nord senza particolari dislivelli: da Paratico a Pontoglio (18 km); da Pontoglio a Orzinuovi (25 km); da Orzinuovi a Quinzano d’Oglio (22 km) e da quest’ultimo a Regona (28 km). Il percorso inizia dove il fiume sbocca dal lago d’Iseo a Regona e dopo aver lasciato i dolci pendii del primo tratto, percorre pianeggianti strade di campagna. Se volete iniziare piano, consigliamo di “sgranchire i pedali” con un breve anello di pochi chilometri, il sentiero campestre n°7.
In sella per una passeggiata tranquilla: il Sentiero campestre n°7
Seguite la strada asfaltata lasciando il mulino a destra, attraversate il canale e vi troverete sotto le ruote uno sterrato che porta tra i campi; circa 300 metri oltre, in prossimità di una cascina, passate sul ponte e girate a sinistra. Poco dopo tenete la destra a un bivio imboccando un lungo viale alberato che costeggia un canale. Arriverete così al fiume Oglio dopo aver percorso poco meno di 1 km. Qui svoltate a destra su una strada sterrata che si snoda lungo il fiume e proseguite per circa 500 metri tenendo la sinistra a una piccola deviazione; la strada si restringe affiancando sempre il corso dell’Oglio fino a un piccolo e agevole guado oltre il quale il sentiero si allontana dal fiume infilandosi nel bosco fino a incontrare un secondo guado. Girate ora a destra sulla traccia lungo la rete metallica di un allevamento ittico e pedalate fino a raggiungere una comoda sterrata tra due canali; arrivati a un ponte, tenetevi a sinistra per chiudere l’anello e tornare al mulino.
Spuntino al sapore “di parco”
Regalatevi una sosta golosa a pranzo o cena. Concedetevi il lusso dei formaggi fatti con il latte buono delle cascine del parco e assaggiate i piatti poveri della cultura locale. Dal pescato del lago d’Iseo alla carne di selvaggina, dai salumi al miele e alle mostarde.
Vi attirano i primi? Chiedete un piatto di casoncelli con burro fuso e salvia o un risotto con erbe selvatiche e aromatiche. Il tartufo nero da poco si presenta sulle tavole della zona, mentre le radici amare e gustosissime vantano millenni di tradizione tra le mura di Soncino.
Meglio un secondo? Assaggiate allora i bolliti misti, i cotechini e gli stracotti di asino o cinghiale. Per il dolce, ovviamente, nessun problema: le crostate di marmellata casereccia chiudono la danza del gusto e sarete pronti per una nuova passeggiata o pedalata. Se non siete riusciti a gustare tutto in un weekend, fate scorta per continuare a casa con calma…
Tra natura e riserve
Dedicatevi a qualche scatto da tenere come ricordo. Per esempio sotto ai grandi alberi del Parco: l’acero, il carpino, il castagno, l’ontano, il pioppo, la farnia, la robinia, il salice bianco… Oppure appostatevi per vedere gli animali; servirà più pazienza ma non sarà difficile avvistare una garzetta o un airone cenerino restare in posa a poca distanza da voi. Con un po’ di fortuna, magari verso sera, riuscirete a scorgere anche la donnola, la faina, il tasso o la volpe.
Fortificazioni e castelli
Non c’è da stupirsi che una zona storicamente di confine come quella del fiume Oglio, sia punteggiata di rocche e castelli, testimonianza delle lotte tra il ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Appoggiatevi a uno dei bastioni e chiudendo gli occhi, sentirete ancora lo sferragliare delle spade! Se poi deciderete per un giro all’alba, quando le brume avvolgono la campagna, potrete perfino scorgere il profilo di un cavaliere o sentire il suo cavallo al galoppo (più probabile il secondo…).
Comunque sia, lasciatevi suggestionare: troverete resti di fortificazioni in moltissimi comuni; gli imperdibili sono senza dubbio la grande rocca sforzesca di Soncino voluta da Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, il castello di Pumenengo, della seconda metà del XIV secolo, il castello di Villachiara, antica residenza dei Martinengo e il castello di Orzinuovi con la porta Sant’Andrea e le mura fortificate di Palazzolo sull’Oglio.
Informazioni per visitare il parco dell’Oglio Nord
Parco Regionale Oglio Nord
www.parcooglionord.it