Nemmeno 2 ore da Milano e sarete nella natura più incontaminata, circondati dalle montagne. In Valchiavenna, tra le tante gite possibili, ne abbiamo scelta una a “misura di bambini”, quella tra le Marmitte dei Giganti.
Cosa sono le Marmitte dei Giganti?
“Quello sì, era mangiare sano! Prodotti della terra, cacciagione fresca e cucina all’aperto in grandi pentole naturali…”
Benvenuti tra i boschi a ridosso di Chiavenna dove, per fare una passeggiata che renda l’itinerario interessante per grandi e piccini, abbiamo pensato di portarvi alla scoperta delle favolose Marmitte dei Giganti. Niente paura, loro (i giganti), non dovreste trovarli! Le marmitte per fortuna si. Le chiamano così per la loro dimensione e la forma che ricorda quella di una pentola (grande); in realtà si tratta di cavità circolari o ellittiche scavate nella roccia viva e possono avere un diametro che raggiunge anche i 4-5 metri con una profondità perfino di 10. Nei dintorni di Chiavenna se ne contano alcune decine con il pregio di essere facilmente accessibili e anche tutelate nell’ambito della riserva naturale Marmitte dei Giganti, nata nel 1996 e amministrata dalla Comunità Montana della Valchiavenna.
L’origine delle marmitte va ricondotta all’azione dei ghiacciai che, circa un milione di anni fa, ricoprivano la catena alpina. Con l’innalzamento delle temperature, l’acqua di superficie creava numerosi ruscelli che, scorrendo verso valle, precipitavano a cascata sulla roccia trascinando detriti e così, la forza dell’acqua in caduta, vorticava fino a creare i numerosi pozzi glaciali che oggi prendono questo curioso nome.
Visitare la riserva significa quindi percorrere un viaggio in un mondo lontano milioni di anni con numerosi altri segni del glacialismo: dalle rocce montonate e striate ai canali di erosione che rendono questi boschi ancor più affascinanti.
Gli itinerari alla scoperta delle Marmitte
Una rete di sentieri permette di ammirare da vicino questi fenomeni tra i quali sono state ritrovate anche incisioni rupestri di notevole interesse sulle pareti di antiche cave, massi isolati e in piccole grotte.
Il percorso inizia proprio da Chiavenna, nelle vicinanze del Parco Paradiso dove troverete alcuni cartelli. Da qui il tacciato sale e attraversa diverse zone in cui sono visibili questi fenomeni glaciali. Le prime Marmitte dei Giganti, le incontrerete dopo circa 20 minuti e sono quelle dei dossi di Belvedere e Belmonte; in 30 minuti raggiungerete invece quelle attorno a Prato Grande. In entrambi i casi troverete indicazioni per rientrare verso Chiavenna chiudendo un anello. Se volete fare una passeggiata più lunga, salite al Sasso Dragone dove vedrete altri fenomeni e fino al passo Piola a cui arriverete dopo circa 45 minuti. Dal passo potrete tornare dolcemente tra i boschi lungo un altro sentiero fino a Chiavenna oppure scendere lungo una mulattiera in 20/25 minuti fino alla piazzetta di Prosto di Piuro. Nella piazzetta non perdete l’occasione di assaggiare i meravigliosi biscottini di Prost o, se siete per il “salato”, i salumi e i formaggi chiavennaschi al crotto Belvedere.
Da Prosto potrete approfittare della ciclopedonale per rientrare a Chiavenna (circa 25 minuti) oppure allungare ancora un po’ per regalarvi un piacevole giro tra le stanze di palazzo Vertemate Franchi o una sosta tutta relax sui prati ai piedi della cascata dell’Acquafraggia che, secondo noi, è proprio imperdibile.
Informazioni per visitare le Marmitte dei Giganti in Valchiavenna
Consorzio per la Promozione Turistica della Valchiavenna
www.valchiavenna.com