La storia del vino di Torgiano

di Redazione
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Torgiano, cittadina del Dio Giano e del Dio Bacco, legata al primo per il nome e al secondo per il vino, si trova a pochi chilometri da Perugia, circondata dai campi coltivati della strada dei Vini del Cantico. Qui ogni dettaglio conduce alla sua antica tradizione vitivinicola (e non solo).

Per gustare il vino dell’Umbria passate da Torgiano, una manciata di chilometri da Perugia, tra colline ricoperte di vigneti e uliveti. Il piccolo comune, le cui origini risalgono al periodo romano, è stato nei secoli una sorta di avamposto del capoluogo per il controllo dei possedimenti agricoli della zona, un tempo coltivati anche dall’opera benedettina. L’iniziativa di una storica cantina vitivinicola ha permesso di creare, nel 1974, il museo del Vino, un viaggio tra i segreti del nettare degli dei, ospitato nella nobile residenza seicentesca Graziani Baglioni, che potrete scoprire in corso Vittorio Emanuele, proprio di fronte al palazzo Comunale. Non si tratta di un museo “classico” e vi stupirà per l’originalità dell’allestimento, con gli attrezzi da lavoro utilizzati nei campi, contenitori vinari in ceramica, capolavori d’arte grafica e sculture contemporanee dedicate a Dioniso. Potrete avvicinarvi a un reperto archeologico del II millennio a.C. e contemporaneamente a un testo storico di Baudelaire dedicato al vino.
Fate poi due passi nel centro storico verso la chiesa di San Bartolomeo e l’oratorio della Misericordia; la prima è stata ricostruita nel Settecento ma sorge sui ruderi di un’antica pieve duecentesca di fronte alla facciata color crema e alle linee sobrie di Palazzo Manganelli del XVII secolo.
Anche l’olio e l’olivo hanno qui un loro museo: si trova in via Garibaldi, nei locali che un tempo ospitavano un frantoio, all’interno delle mura castellane. La storia della pianta, e del prodotto che l’Umbria sapientemente ne trae, sono raccontati da reperti e opere artistiche.
Simbolo indiscusso di Torgiano è senza dubbio la torre Baglioni, con la sua pianta quadrata e la merlatura guelfa, che raggiungerete allontanandovi dal centro storico. Dall’antica costruzione inizia lo scenografico viale delle Rimembranze, costeggiato da due filari di cipressi, che conduce alla chiesa di Santa Maria dell’Olivello, dove ammirare un affresco del ‘500 della Madonna col Bambino.
A partire da qui, e continuando verso via Tiradossi, sono ancora visibili alcuni tratti delle mura, che rivelano la forma dell’antico insediamento romano.
Dopo aver conosciuto i dettagli della produzione del vino, non vi resta che assaggiarlo: l’imbarazzo della scelta sarà tra le DOC di bianco, rosso e rosato di Torgiano, oltre al Rosso Riserva DOCG, da accompagnare, tanto per dirne una, con la torta al testo, un impasto di farina e acqua, farcita con prosciutto e verdura lessata, che cuoce sulla pietra rovente o, per dirne un’altra, con la più classica schiacciata, condita con cipolla o salvia.

Cosa vedere nei dintorni

A partire dal 1987 quando fu ideata la manifestazione Scultori a Brufa, la piccola Brufa, frazione di Torgiano, è diventata un laboratorio espositivo en plein air di opere d’arte realizzate da artisti di tutto il mondo. Le troverete tra i pochi vicoli del borgo e nei campi circostanti ad integrarsi con lo splendido paesaggio della campagna umbra. Idea audace e curiosa che ha trasformato e reso ancor più interessante questo luogo che vale di certo una visita.

Informazioni per visitare Torgiano

Comune di Torgiano
www.turismotorgiano.it 

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