In camper tra i borghi della Basilicata

di Luca Beretta
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Cinque giorni sono un buon inizio per assaggiare la Basilicata con un giro in camper! Partite dall’immancabile visita ai Sassi di Matera patrimonio UNESCO per poi scendere lungo l’altopiano delle Murge; curiosate tra le case bianche di Pisticci, attraversate i paesaggi lunari dei calanchi di Aliano e i set cinematografici della solitaria Craco, poi concedetevi un po’ di relax sulla spiaggia di Metaponto.

Partenza da Matera, la città dei sassi

Se ancora non conoscete la Basilicata giratela in camper: la prima tappa è quasi d’obbligo, una giornata per girare Matera, città dei Sassi e della cultura 2019. Sull’altopiano delle Murge, proprio sull’orlo della gravina a cui guardano i rioni del Sasso Barisano e del Sasso Caveoso inizia il nostro itinerario, ovviamente pedonale, che può partire da piazzetta Pascoli, una delle più panoramiche sui Sassi, e da palazzo Lanfranchi che ospita il Museo nazionale d’arte medievale e moderna. Da qui spingetevi verso il centro lungo via Ridola sulla quale affacciano il museo archeologico nazionale e le chiese di Santa Chiara e del Purgatorio proseguendo fino a sbucare in piazza San Francesco, da cui arriverete in piazza Sedile; tenendo la destra sarete al cospetto del duecentesco Duomo, imponente edificio in stile romanico-pugliese. Tornate a ritroso raggiungendo piazza Vittorio Veneto con l’ex convento dell’Annunziata e le chiese di San Domenico e della Mater Domini. La piazza, luogo di ritrovo e di passeggio, consente l’accesso al Palombaro Lungo, ingresso alla Matera sotterranea. Scendete verso il Sasso Barisano, fino alla chiesa rupestre di San Pietro Barisano e al monastero di Sant’Agostino. Su via D’Addozio si trova il palazzotto del Casale, preceduto dalla torre Matellana, resto dell’antica cinta muraria; proseguite a sinistra per raggiungere via Madonna delle Virtù, dove potrete visitare le chiese rupestri della Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci.
Continuate la passeggiata lungo la gravina entrando nel Sasso Caveoso per una sosta alla chiesa di San Pietro Caveoso, del XVII secolo. Risalendo lo sperone roccioso del monte Errone arriverete alla chiesa di Santa Maria dell’Idris, parzialmente ricavata nella roccia e ricostruita dopo il crollo della volta nel XVI secolo; attraverso un corridoio sarete alla chiesa di San Giovanni in Monterrone, originariamente un battistero e, da qui potete chiudere l’anello tornando al punto di partenza.
Dalla città, uscite su via Nazionale e imboccate la SS7 Appia, per svoltare dopo un breve tratto a destra verso il centro visite Jazzo Gattini dove potrete sostare durante la notte con il camper.

Secondo giorno: il parco della Murgia e Montescaglioso

Il giorno successivo scoprite il parco della Murgia. Potrete accontentarvi di una passeggiata a piedi fino al belvedere di Murgia Timone proprio sull’orlo della gravina di fronte ai sassi, oppure scegliere tra le numerose proposte di visite guidate nella gravina per viverne la natura e ammirare gli affreschi delle chiese rupestri; troverete spunti che possono impegnare solo alcune ore ma anche itinerari per un’intera giornata. Se deciderete di non fermarvi fino a sera, lasciata l’area sosta tornate sulla SS7 Appia e svoltate a sinistra per aggirare Matera e proseguire ancora sulla SS 7 per deviare poi dal percorso a favore della SP 380 verso sud per vedere l’abbazia di San Michele Arcangelo di Montescaglioso, che dominò a lungo sulle terre del Materano, nel medioevo e, successivamente, tra il XV e il XVIII secolo. Il consiglio è quello di non puntare in camper verso il centro storico perché, salvo abbiate un mezzo decisamente piccolo, le strade sono strette e non potrete accedere al parcheggio dell’abbazia che ha un ingresso molto limitato in larghezza e che conviene quindi raggiungere a piedi. Terminata la visita, tornate a ritroso lungo la SP 380 fino all’incrocio con la SS7 che dovrete prendere a sinistra seguendo le indicazioni per Miglionico e quindi per Pisticci che vi suggeriamo di raggiungere fermandovi qui per la notte.

Terzo giorno: dalle case bianche di Pisticci ai set dei film a Craco

La cittadina famosa per la produzione dell’Amaro Lucano (per visitare il Museo “Essenza Lucano”, tel. 0835.46.92.07) è divisa in due parti: il rione Torrevecchia in alto, e il rione Dirupo ai suoi piedi; a separarli fu una frana nel 1695 che spezzò il nucleo antico del paese. Anche in questo caso, evitate di raggiungere con il mezzo il cuore del borgo. Il giro può iniziare dal rione Torrevecchia, caratterizzato dalle architetture medievali fino in piazza 11 febbraio 1929 dove si trova la Chiesa Madre, che domina il sottostante abitato del rione Dirupo, certamente il quartiere più tipico con le case a schiera su un solo piano, tinteggiate di bianco… Un vero spettacolo per gli amanti della fotografia!
Lasciata Pisticci attraversate la campagna lungo la SP 176, per deviare a Peschiera sulla SP 103 e quindi salire un ultimo tortuoso tratto di strada verso uno dei borghi più affascinanti della regione, il paese fantasma di Craco. Qui vi aspettano un gruppo di case aggrappate a una rupe dominata dalla torre Normanna e un parco Museale Scenografico. Prenotate un giro nel centro storico per godervi un percorso di visita in sicurezza, tra vicoli, stradine e piazzette fino alla meravigliosa vista sul paesaggio circostante. Il fascino senza tempo di Craco lo ha portato a essere il set cinematografico per diversi film e spot TV. Proprio qui sono state ambientate alcune scene del film “Cristo si è fermato a Eboli”, de “La Passione di Cristo” di Mel Gibson come del più recente “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo.

Quarto giorno: tra i calanchi di Aliano e Santa Maria d’Anglona

Ad Aliano scoprirete la magia del paesaggio dei calanchi che abbracciano il borgo con le case disposte al culmine di una cresta da cui la vista può spaziare in ogni direzione. In paese potrete ritrovare le atmosfere antiche narrate da Carlo Levi nel romanzo “Cristo si è fermato a Eboli” e, grazie al parco letterario a lui dedicato, rilassarvi con una passeggiata nei luoghi “leviani”. Partite dal centro storico per una visita alla casa di confino di Carlo Levi che la abitò nel 1935-36 per poi scendere nel museo della Civiltà contadina e spingervi fino alla Casa con gli Occhi da vedere in piazza Garibaldi, e alla Chiesa Madre dedicata a San Luigi Gonzaga.
Lasciata Aliano ripercorrete la SS 598 dell’Agri verso Policoro deviando però a destra sulla SP 154 in direzione di Tursi per salire allo spettacolare santuario di Santa Maria d’Anglona su un colle che domina la vallata. Le sue linee essenziali e i blocchi in tufo e travertino con cui fu edificata, risalgono all’ampiamento di una piccola chiesa del VII-VIII secolo. La magia del luogo viene esaltata al tramonto quando la luce evidenzia alcuni intagli, numerose formelle in rilievo e il portale in stile romanico con i bassorilievi che simboleggiano i quattro evangelisti. Se vorrete calarvi nelle tradizioni locali, la prima domenica dopo Pasqua, vedrete la Madonna trasportata a spalla dai pellegrini in processione fino alla cattedrale di Tursi (che dista 12 km) dove resta per due settimane, per poi far ritorno al santuario nuovamente sorretta dai fedeli.

Quinto giorno: i siti di Policoro e Metaponto e il relax del mare

In pochi chilometri sarete a Policoro: una delle sue attrazioni sono gli scavi archeologici dell’antica Herakleia, fondata nel VI secolo a.C. sulle ceneri della colonia di Siris. Potrete ammirare i resti del tempio dedicato a Demetra e l’impianto urbanistico della città della Magna Grecia nei pressi della quale si svolse la famosa battaglia tra Pirro e i romani. Se vorrete approfondire, nelle vicinanze si trova il museo nazionale della Siritide, diviso in cinque sezioni che illustrano lo sviluppo delle vicende storiche dal Neolitico fino all’ultima fase della “romanizzazione”. Se preferite invece una pausa nella natura, a sud-ovest di Policoro si sviluppa uno dei maggiori boschi di pianura superstiti in Italia, oggi protetto dalla riserva naturale orientata Bosco Pantano di Policoro, 700 ettari di oasi naturale WWF, perfetta per una passeggiata fino alle dune sul mare…
Seguendo la costa ionica verso nord sarete presto a Metaponto, una delle più importanti città della Magna Grecia grazie allo sbocco sul mare e alla fertilità del suo immediato entroterra. Iniziate la visita dal museo nazionale di Metaponto con le numerose necropoli, i resti di empori micenei, la plateia (l’asse maggiore dell’impianto urbano) e, l’agorà, con il teatro del IV secolo a.C. Poco distanti, raggiungibili in camper, sono spettacolari i resti del Tempio di Hera, più noti come Tavole Palatine. L’edificio sacro, eretto in stile dorico verso la metà del VI secolo a.C., era il principale luogo di culto della colonia greca. Per il meritato relax raggiungete il lido, che si sviluppa tra le foci del Bràdano e del Basento (Riserva naturale), dove si estendono lunghi arenili di sabbia dorata.

Scheda tecnica

Partenza: Matera
Arrivo: Metaponto
Lunghezza: 223 km
Durata: 5 giorni
Tappe: Matera, Montescaglioso, Pisticci, Craco, Aliano, Tursi, Policoro, Metaponto

La Basilicata in camper: dove sostare

Matera:
Radogna camp
Contrada Murgia Timone
presso Jazzo Gattini, centro visite del Parco
Tel. 0835.33.22.62 – 320.26.36.528
www.ceamatera.it
Servizi: acqua, pozzetto, elettricità, servizi igienici, docce, ammessi i cani.

Craco
Parcheggio c/o Mediateca Comunale,
Via Santa’Angelo

Pisticci
Punto sosta c/o Agriturismo il Calanco
C.da Santa Lucia
Tel. 0835.46.21.91, 340.28.01.134
www.ilcalanco.it
Servizi: 10 piazzole, apertura annuale, sosta gratuita.

Policoro
Area sosta comunale
Largo Enotria
Servizi: parcheggio pubblico gratuito, alberato, servizi con docce

 

Informazioni per visitare la Basilicata in camper

Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano
www.parcomurgia.it

Riserva naturale orientata Bosco Pantano di Policoro
www.oasiwwfpolicoro.net

 

 

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