Il lago degli Idoli e le sorgenti dell’Arno

di Luca Beretta
Toscana
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Montagna
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Parchi e natura
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Trekking
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Camminate immersi nel fruscio di faggete secolari nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi e scoprite le leggende del lago degli Idoli e le fresche sorgenti dell’Arno.

Se vi piace camminare ma non esagerare con la fatica, se amate la montagna anche senza una vetta da raggiungere e se cercate luoghi dove stare a contatto con la natura senza troppo caos… pianificate questo trekking che vi condurrà al lago degli Idoli e ancor più su, alle sorgenti dell’Arno. Un consiglio? Programmatelo per l’autunno, perché, lo spettacolo del foliage in questi boschi è davvero “uno spettacolo”!

Raggiungere il sentiero

Per raggiungere il punto di partenza dell’itinerario seguite il corso dell’Arno a ritroso nel suo primo tratto in cui attraversa il casentino e puntate sul navigatore il paese di Stia. Da qui guidate sulla SS 310 fino al bivio con le indicazioni per Papiano Alto dove girate a sinistra; continuate a salire superando Papiano fino a un bivio dove il cartello che indica la chiesa di Montalto porta a destra. La strada si stringe e diventa sterrata ma facilmente percorribile. Dopo circa 1,5 km, già avvolti dal bosco, sarete al campeggio e, dopo poche curve, un pannello in legno vi darà il benvenuto nel parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Lasciate qui l’auto, preparate gli zaini e allacciate gli scarponi: si parte.

Verso il lago degli Idoli

Un brevissimo tratto di strada bianca vi porterà al santuario della Madonna di Montalto (875 m) circondato da prati con tavoli e panche in legno dove però è troppo presto per fermarvi; alle spalle della chiesetta, sulla sinistra, parte il sentiero CAI 2 su cui iniziare a camminare. Con leggeri saliscendi tra vegetazione bassa e solo un ultimo strappo in salita, sarete al passo di Bocca Pecorina (1.085 m) da cui godere di un bel panorama. In questo stesso punto potrete arrivare anche percorrendo la strada sterrata che parte dalla chiesa di Montalto ma l’itinerario si allunga e lo sconsigliamo a meno che vogliate godervi il bosco più a lungo.
Oltre la strada il sentiero (ora CT4) s’infila nel bosco e vi riporterà nuovamente sulla carrareccia che termina poco oltre nei pressi del bivacco Vitareta (1.130 m). Nelle vicinanze del rifugio si trova un bivio con palina; tenete la destra percorrendo un bel sentiero ombreggiato che guadagna quota con decisione nella prima parte, poi si snoda in quota nella faggeta e affronta un secondo tratto in salita fino a un bivio che, a sinistra (CAI 3), taglia in piano le pendici del monte Falterona e raggiunge il lago degli Idoli (1.380 m). In caso di maltempo o del sopraggiungere della sera, a pochi passi dal lago avrete a disposizione un piccolo bivacco con stufa.

Luogo di culto degli Etruschi

Conosciuto un tempo come lago della ciliegeta per via degli alberi di ciliegio selvatico che lo circondavano, il laghetto ha preso il nome attuale dopo il ritrovamento nelle sue acque di una statuetta votiva nel 1838. A seguito di questa scoperta furono eseguite ricerche e scavi che portarono alla luce un incredibile tesoro di circa 600 statue in bronzo, monete, e migliaia di frammenti di armi e ceramica che fanno supporre che quest’area rappresentasse un luogo di culto etrusco tra il VI e il IV sec a.C. Nel corso di indagini archeologiche più recenti (2003 e 2007), sono stati ritrovati altri reperti che potrete ammirare al museo di Bibbiena; purtroppo, del “bottino” delle prime campagne, si sono perse le tracce ad esclusione di alcuni pezzi conservati in musei esteri.

Alle sorgenti dell’Arno

Dopo un po’ di relax proseguite aggirando il lago lungo un sentiero sempre ben segnato che taglia il versante in quota fino a incrociare il sentiero 2 che dovrete seguire a destra fino a Capo d’Arno (1.358 m, circa 20 minuti), dove vedrete sgorgare e potrete assaggiare l’acqua fresca e pulita delle sorgenti dell’Arno. La loro presenza è segnalata da un pannello didattico del parco e da una lapide su cui sono incisi i versi che Dante dedica a questo luogo nel XIV canto del Purgatorio. Per il ritorno ripercorrete l’ultima parte del sentiero e, al bivio, ignorate la deviazione a sinistra verso il lago degli Idoli e scendete nella maestosa faggeta lungo il sentiero CAI 2 che chiude l’anello al bivacco Vitareta; da qui seguite il percorso dell’andata fino al punto di partenza. Adesso si, vi siete meritati la sosta attorno al santuario e potete spizzicare pane, formaggio e vino sui tavoli attorno alla chiesa.

Scheda tecnica

Partenza: Santuario della Madonna di Montalto
Arrivo: Santuario della Madonna di Montalto
Durata: c.ca 5 h l’intero anello
Dislivello: 483 m
Difficoltà: E- sentiero escursionistico
Segnavia: CAI 2, GT4, CAI 3
Periodo: mag-ott

 

Informazioni per visitare il lago degli Idoli e le sorgenti dell’Arno

Parco nazionale delle Foreste Casentinesi
www.parcoforestecasentinesi.it 

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