Sfilate lungo le sue rive tra vigneti e ulivi, attraversate il cuore delle montagne che si alzano per stringerlo all'estremità occidentale e sarete finalmente in Trentino... Pronti per un weekend diverso. Sulle sponde del Lago di Garda tra borghi, natura e grandi panorami.
Ha incantato perfino Goethe, che nel suo tour ne era rimasto affascinato tanto da definirla "la terra dove fioriscono i limoni", e non vi lascerà certo delusi. Un borgo ai piedi del Parco Naturale del Monte Baldo che si fa in tre: Torbole sul lago, Tempesta più a sud e Nago poco più a nord
Un paesino delizioso con le case quasi a formare un anfiteatro sulla caletta. Iniziate proprio da qui, dal vecchio porticciolo che all'epoca del dominio dei veneziani era l'approdo di grosse imbarcazioni mentre oggi sembra un piccolo centro di pescatori con la Vecchia Dogana, Casa Beust e poche barche da pesca e da diporto attraccate al molo. Qui i venti sono costanti e i motoscafi non possono transitare, per questo Torbole sul Garda è il posto perfetto per gli appassionati di windsurf e di vela. E poi ci sono le spiagge libere e attrezzate, pareti verticali per il free climbing e tanti sentieri per il trekking o semplici passeggiate lungo il lago o nell'entroterra, tra oliveti e vigneti. Non c'è che l'imbarazzo della scelta: prendete il sentiero Busatte-Tempesta se avete voglia di una camminata vista lago che si snoda per quattro chilometri a mezza costa oppure l'itinerario lungo gli argini del Sarca o, ancora, il percorso sulla sponda settentrionale del lago che da Torbole sul Garda porta a Riva del Garda. Se invece non siete in vena di lunghe scarpinate, dal porticciolo salite fino al belvedere, basta imboccare la strada dalla piazza centrale e in pochi minuti il vostro sguardo spazierà sull'intero lago.
Posto com'è su un'altura rocciosa anche Nago vi potrà regalare sorprendenti vedute. Il suo centro storico vi sorprenderà con i suoi tredici murales che raffigurano arti e mestieri passati e tutto il territorio comunale è punteggiato da sacre edicole che si scoprono in vecchie case o antichi cortili. Da Torbole a Nago ci si arriva anche a piedi seguendo la valletta di Santa Lucia, una tra le più belle passeggiate dell'intero comprensorio. Sul promontorio che sovrasta la strada andate a vedere i resti di Castel Penede che insieme ai forti austro-ungarici di Nago avevano la funzione di bastioni difensivi; il castello e i forti sono stati restaurati e non vi resta che farci un giro.
Da Torbole, con una piccola deviazione dalla strada statale, potete programmare una sosta anche alle Marmitte dei Giganti, pozzi glaciali dell'era quaternaria di 4-5 metri di diametro e profondi 10-12 metri. Sono stati originati dalle acque di disgelo che, precipitando nelle fratture dei ghiacciai, provocarono un movimento dei sassi in grado di modellare la roccia come una scodella. Il paesaggio è lunare: preparate il cellulare perchè i pozzi principali si trovano proprio nelle vicinanze della strada panoramica che collega Nago a Torbole. Tutt'intorno cercate gli altri monumenti naturali: scoprirete il salto glaciale e le rocce montonate, striate e lisciate.
A dividere Torbole da Riva del Garda ci si mette il monte Brione, un colle dalla forma un po' strana, quasi un enorme spicchio d'arancia poggiato su un piano punteggiato da fortificazioni della Grande Guerra inglobate nel Sentiero della Pace. Entrate in punta di piedi nel biotopo monte Brione, un'area naturale protetta decisamente curiosa per le specie floreali presenti come l'albero di Giuda e l'euforbia di Nizza. La riserva è un rincorrersi di terrazzamenti coltivati a olivo mentre solo una parte minima è coperta da vegetazione spontanea, ma la vera sorpresa è l'incredibile presenza di orchidee selvagge. Per concludere il vostro weekend non vi resta che programmare una gita che dal parcheggio di viale Rovereto a Riva del Garda si snoda per la riserva naturale del Brione e prosegue lungo la sponda meridionale del monte offrendovi un'impagabile vista sul lago.
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