
Alla scoperta della Rocca di Angera, una delle fortificazioni medievali meglio conservate del Lago Maggiore e della Lombardia.
Seguendo il solco del Ticino e abbandonando il polo urbano che raggruppa le città di Castellanza, Busto Arsizio e Gallarate, si passa il sipario delle Prealpi e si approda sulle rive di Angera, borgo affacciato su uno splendido golfo, in una posizione strategica molto ambita fin dalle origini. L'abitato ha addirittura un'origine preistorica, anche se furono i Romani, di cui fu importante vicus, a renderla un punto di passaggio cruciale tra la pianura e i passi alpini.
Nel corso del medioevo divenne dominio di diverse famiglie, ma fu senz'altro quella dei Borromeo a segnare per sempre la sua storia, soprattutto artistica e culturale. Palazzi e giardini accrebbero la bellezza di un luogo che nella collocazione geografica trovava già tutti gli elementi del suo fascino.
L'imponente Rocca edificata tra il XIII e il XVII secolo è il simbolo indiscusso della località. La sua torre castellana spicca robusta e imponente sopra il grande recinto merlato che racchiude quattro edifici, torre compresa, disposti intorno a un cortile, e offre ai visitatori la possibilità di contemplare dall'alto un panorama ineguagliabile su tutto il Verbano.
A ridosso di questa, alla fine del Duecento, Ottone Visconti fece costruire la Palazzina Viscontea, occupata, al primo piano, dalla Sala di Giustizia, il più spettacolare e rappresentativo ambiente della fortificazione. Al suo interno si possono ammirare preziosi affreschi celebrativi della signoria milanese. Della fine del Trecento è invece l'ala scaligera, mentre l'ala borromea venne realizzata tra il Cinquecento e il Seicento, coronando l'odierno impianto a U.
La rocca custodisce inoltre, al suo interno, due allestimenti museali: il Museo della Bambola, che espone un migliaio di esemplari tra pupazzi, giochi di legno, cartapesta e celluloide appartenuti alla famiglia Borromeo e incrementati da copiose donazioni, e il Museo della Moda infantile, con vestiti e corredi otto e novecenteschi.
Passeggiando sul lungolago alberato, con giardini fioriti che lambiscono le acque del lago, rimane ancora un particolare da notare: di fronte alle insenature di Angera c'è infatti una piccola isola, Partegora, circondata da canneti e ninfee dalla parte della terraferma.
Angera è raggiungibile in auto da Milano percorrendo l'autostrada A8, uscita Sesto Calende/Vergiate da cui si prosegue sulla Statale del Sempione sino a Sesto Calende; seguendo le indicazioni si percorre la SP69 che porta ad Angera.
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