Castell'Arquato e la sua rocca disegnano uno scenario da fiaba, dove le torri sfiorano il cielo, il fossato racconta le battaglie passate e i mattoni dipingono uno tra i borghi tra i più belli d'Italia.
A vederla, la Rocca Viscontea di Castell'Arquato, maestosa ed elegante, si pensa subito a quanti passi, quante mani, quante vite ne avranno attraversato le stanze, toccato i mattoni, brandito le armi o conquistato le dame, nei suoi oltre seicento anni di storia. Le sue merlature svettano nel cielo piacentino, e ancora oggi raccontano vicende di un passato glorioso, in cui queste terre erano il ricco possedimento di una delle famiglie più potenti dello Stivale: i Visconti, che le avevano conquistate dagli Scotti.
Situato strategicamente sulle prime colline della Val d'Arda, Castell'Arquato conserva tutti i tratti caratteristici dell'antico centro medievale. Il suo nucleo storico sorge sulla riva sinistra del torrente Arda, arroccato in cima a un colle, a 30 chilometri da Piacenza e poco più da Parma. La centrale Piazza Municipio rappresenta il fulcro ideale della vita pubblica; qui sono sopravvissuti nel corso del tempo tutti i simboli del potere temporale accanto a quello religioso, consacrando nel tempo la fama del borgo.
Le torri merlate e le strabilianti architetture medievali rendono il paesaggio davvero suggestivo; da ogni stradina o bottega potrebbero sbucare prodi cavalieri avvolti nei loro costumi. Ed è quello che deve aver pensato il regista Richard Donner quando decise, nel 1985, di ambientare proprio tra le pietre di Castell'Arquato il celebre film "Lady Hawke".
Il Registrum magnum di Piacenza indica il 1342 come anno di inizio della costruzione del maniero, per volere del signore Luchino Visconti. La Rocca sorge sulle fondamenta del castrum quadratum romano, risalente al III secolo a.C.. Ci vollero sette anni per completare l'opera, ma il committente non la vide mai ultimata dal momento che morì proprio in quell'anno. La torre più alta serviva da strategico punto di avvistamento, per scrutare l'intero territorio, dalla Pianura Padana a Milano e dalle pendici degli Appennini fino al mare: nessuno poteva sfuggire allo sguardo attento dei soldati di guardia.
Oggi si conservano la struttura perimetrale esterna e le quattro torri difensive, delle quali è ancora integra solo quella orientale. Si accede attraversando un ponte, un tempo levatoio, che valica il profondo fossato, collocato alla base del grande mastio che ospita locali sovrapposti, messi in comunicazione da una scala in legno e muratura che conduce alla sommità della torre dalla quale si domina, oggi come seicento anni fa, il paesaggio a 360 gradi.
La salita al dongione permette di gustare non solo un'impareggiabile vista, ma di visitare anche il Museo della Vita Medievale allestito all'interno. L'edificio, tutto in cotto, comprende due parti collegate tra loro, una cinta inferiore, più ampia, disposta su due gradoni e una minore costruita più in alto.
IAT Castell'Arquato e Val d'Arda
c/o Palazzo del Podestà
Piazza Municipio
Castell'Arquato (PC)
Tel. 0523.80.32.15
www.castellarquatoturismo.it
Da Milano si imbocca l'autostrada A1 in direzione Bologna, fino all'uscita Fiorenzuola Arda Ovest. Da qui si continua verso Fiorenzuola percorrendo la SS462. Attraversato il paese si procede verso Castell'Arquato, seguendo poi le indicazioni per il centro.
Un mondo suggestivo e affascinante anche per i non intenditori:...
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